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 Home page > Tribuna Libera > Elezioni 11 giugno 2017: lettera al futuro sindaco di Capranica

Elezioni 11 giugno 2017: lettera al futuro sindaco di Capranica

Capranica è uno di quei 1000 e più comuni in cui, l' 11 giugno 2017, la cittadinanza si reca al voto per la scelta del sindaco: da noi ci sono 3 liste "civiche". I programmi li ho letti da depliant messi nella buca della posta, straordinariamente visitata per la prima volta negli ultimi anni da costoro che si candidano.Civilmente desidero comunicare qualcosa, a chiunque diventi il nuovo sindaco tra i 3 concorrenti maschili.

Vivo al centro storico di Capranica da 14 anni e ho partecipato attivamente, per quello che potevo e mi è stato concesso fare, alla vita sociale del paese, si quello fino ad alcuni fa dove c'era la Mineralneri con il suo amatissimo Chinotto. Ho sempre abitato al centro storico, seppure in due abitazioni diverse.

Le prime notizie certe di questo comune del Lazio e della Tuscia Etrusca risalgono al 1050, a quei caprari, venuti dal vicino villaggio di Vico Matrino, che "scelsero Capranica per la sua bellezza, sicurezza e salubrità" e che cominciarono a mettersi poi anche al servizio di lotte tra conti, prefetti, cardinali e governatori vari. In questo paese di 6.700 abitanti circa, vantiamo 10 chiese, purtroppo recentemente quella di Santa Maria non è più agibile per lesioni varie che nessuno ha comunicato o affisso pubblicamente: si dice... Del Castello degli Anguillara rimane il Torrione con il Ponte dell'Orologio. Abbiamo molte Feste patronali e processioni religiose, tanto da vantare rispetto ad altri comuni limitrofi, anche più grandi, il Museo delle Confraternite. 

Abbiamo anche la tradizione dei Botti, di giorno, secchi fragorosi ripetuti spari per decine di volte, in quelle occasioni religiose. Recentemente vengono anche posti sul Ponte dell'Orologio con vari pacchi e rotoli di materiale da scoppio, proprio dove la gente cammina per scendere o entrare in paese e c'è una sola entrata, senza via di uscita, perché Capranica è su uno sperone tufaceo, bellissima come una nave. Che senso hanno quei ripetuti invicivilissimi botti con le tradizioni e la storia di un paese? A chi dovrebbero fare paura e dare fastidio se non ai bambini agli infermi agli anziani agli animali a chi non vuole ricordare la guerra e le armi? E che senso ha appendere luminarie ogni volta per le Feste di cui sopra, a grappoli e matasse tristemente penzolanti di grovigli elettrici risalenti al dopoguerra e mai portati in canali peraltro previsti molti anni fa dai fondi europei? Non sono davvero a norma gli impianti elettrici comunali e temo fortemente l'approssimarsi delle piogge sempre più violente che si abbattono sulla nostra Italia e lì quei fili sbatacchiati li rivedi sempre peggio in ogni stagione, alla mercè dei santi e della protezione non si sa di quali altri numi, penosamente rimessi sopra le pareti ridipinte solo nella prima parte del paese.

 

So che questi discorsi, queste urgenze che ho solo sfiorato, non interessano in nessun modo la popolazione restante, dei più o meno ridenti quartieri con altri 5.000 e più abitanti di Capranica, dei palazzi a cortina delle villette bellissime delle ville e delle residenze di campagna ma Capranica rimane il cuore del paese, trafitto da un' incuria che neanche si interessa di rimettere le lettere mancanti di una strada,confinante con piazza Sette Luglio, dove nacque il Comune: via Vespignani.

Sono aumentati vertiginosamente gli animali da compagnia , come i cani che hanno a volte alcuni proprietari che fanno finta di non sapere che devono raccattare le feci, ma che è anche vero che spesso devono portarsele a casa perché non esistono più un granché di cestini; sono aumentati vertiginosamente i gatti... io da sola ho 2 colonie feline sterilizzati a mie spese e in vari scaglioni, 15, provvedo a cibarli e pulire la strada dove sono all'incirca stanziali... non esiste nessun tipo di aiuto comunale sia per le cure degli animali che vivono liberamente, che per limitare le nascite e tantomeno c'è un luogo deputato per portare i cani al sicuro nel fare una passeggiata; non esiste alcun aiuto di volontari che trovino sistemazione adeguata per portare avanti con decoro questi animali, un veterinario che sia anche rimborsato dal Comune. Prolificano i piccioni, per i quali non è stato mai trovato o studiato un progetto di limitazione, prolificano topi, persone che buttano a terra nel centro storico carta, rifiuti alimentari, cicche di sigarette, assorbenti igienici, bottiglie di birra e vino, depliant degli esercizi commerciali vicini... chiedete quanti provvedono alla piulizia della via principale e dei vicoli e con quale frequenza.

Inoltre, il paese vanta un parcheggio con ascensore dalla Via Romanaparallela alla Francigena, al centro: è molto poco conosciuto. Lo spopolamento delle abitazioni e degli esercizi commerciali, non è diventato una felice isola pedonale ma un'unica strada per le macchine, senza via di uscita, in doppio senso di circolazione, senza piazze e opportunità di aggregazione umana se non quando si svuota la strada, dal parcheggio e dal transito, per le feste religiose.

Non aggiungo altro anche se avrei vari chili di documentazione cartacea ed umana da esporre.

Vinca il migliore per iniziare a rappresentare anche noi, resistenti nel Centro Storico di Capranica. Questa mia lettera espone non impressioni ma fatti documentati e visibili a chiunque percorra il paese fino in fondo, a piedi: la sicurezza, il decoro urbano e la gentilezza oggi sono beni primari, per vivere in pace. E cominciate una volta buona, a smetterla di fare i botti, anche se ve li pagate da soli, perchè paghiamo noi questo sconforto per il resto dell' anno e non è un premio ascoltare dalla prima mattina di Festa, quel rumore sordo e cieco, come ciechi e sordi sono stati tanti amministratori.

E dire che il primo film di Fellini, “Luci del varietà” fu girato a Capranica...Sarà la volta buona per noi, con questa Nuova Compagnia che ci amministrerà? Lo spero e che luci diventino a norma...almeno.

Doriana Goracci

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