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 Home page > Attualità > Politica > E intanto il paese...

E intanto il paese...

Diceva Benedetto Croce che il governo degli onesti è un’utopia per imbecilli, che la vita privata non c’entra con la buona politica e al buon chirurgo si chiede di operare bene, non di essere esempio di virtù.

Ma Angelino Alfano vuole un partito degli onesti.

Non sappiamo se il ragazzotto, messo a fare il Ministro della Giustizia da Berlusconi-Chavez ed imposto come segretario del PDL tra gli applausi non tutti convinti di una platea divisa tra facce sorridenti e facce annoiate, abbia commesso una gaffe, senza riflettere che un partito degli onesti comporterebbe il dimezzamento dell’apparato dirigente del suo o voglia, ingenuamente, convinto dalla sua giovane età, sfidare a duello Verdini, Papa, Cosentino e lo stesso Berlusconi, che quanto a rogne con la giustizia non scherza mica.

Ma fossero le amene ingenuità di un giovane ed inesperto ministro i guasti della politica italiana, sarebbe poco male e tutto sarebbe rimediabile.

Ma la verità è che questo governo che si vanta di aver salvato i conti pubblici, in vero continua a mentire ad un paese in ginocchio, anzi lo sfianca con una manovra finanziaria, che ricorda le peggiori manovre di tutti i governi di questi ultimi quarant’anni.

Di riforme epocali neppure l’ombra. Le uniche di cui il Cavaliere continua monotonamente a parlare sono la riforma della giustizia e quella delle intercettazioni telefoniche.

Per il resto siamo all’aumento del bollo sulle grandi cilindrate, al ritorno dell’aumento dei ticket sanitari con l’aggiunta di quello sul Pronto soccorso. E’ stata abolita la rivalutazione annuale Istat delle pensioni da 1400 euro in su (in pratica tutte), lasciata mano libera agli enti locali di aumentare le addizionali, la Tarsu ed altre imposte locali. Sono aumentate dal 1° luglio la luce ed il gas. E’ aumentata la tassazione sulle rendite finanziarie e sulle transazioni bancarie, senza considerare che i piccoli risparmiatori disinvestiranno, che le banche e le istituzioni finanziarie che finanziano il debito pubblico, costrette a comprarsi i Bot, lesineranno ancor di più i crediti alle imprese che continuano a sopravvivere di stenti o a morire.

Mentre non sono state liberalizzate né le professioni, né le aziende municipalizzate e tanto meno minimamente toccati i costi della politica o gl’innumerevoli privilegi appannaggio dei potenti. Tutto rimandato alle calende greche.

Ed intanto il Paese ansima, sbuffa, soffre e rischia seriamente di affondare.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.73) 4 luglio 2011 19:54

    Stillicidio >

    Accise sui carburanti, imposte su RC auto e passaggi di proprietà, bollo sui dossier titoli, ecc. A lievitare sono anche i ticket sanitari.
    Con un’inflazione vicina al 3% si “dimezza” la rivalutazione automatica delle pensioni tra i 18 ed i 30mila euro lordi. Fanno centinaia di euro che vengono a mancare dal portafoglio delle famiglie.

    E’ solo l’inizio. Dopo i 24 miliardi di tagli decisi nel 2010 il paese vedrà una serie di “cure” fino a 47 mld.
    Resta però vietato tassare le “grandi ricchezze” da milioni di euro.
    Come è un miraggio il contrasto ai costi della politica, della corruzione e degli sprechi da spesa pubblica.
    A futura legge Delega sono rinviate la “rimodulazione” delle aliquote fiscali e le promesse “liberalizzazioni”.

    Anno dopo anno, con ripetuti tagli e sacrifici si aggiusta il disavanzo ed il debito pubblico, ma non si arresta il declino del paese.
    Solo il PIL è una misura dello stato dell’economia e del benessere dei cittadini.
    Nel 2010 il PIL è fermo al 94,7% di quello del 2007 (ante crisi) che rivedremo solo dopo il 2014. Il tasso di crescita non arriva a metà della media europea.

    Tremonti afferma che “sono i numeri a dettare la politica”.
    Senza un forte rilancio dell’economia (PIL) certi annunci e proclami echeggiano come le “performances” di un Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.185) 4 luglio 2011 20:13

    eh...magari Benedetto Croce può anche aver detto una baggianta...mah...se auspicare un governo degli onesti è da imbecilli, auspicarne uno dei disonesti, come reciproco ( per converso...) sarebbe da persone argute , solide e realiste...una bella prospettiva di pensiero...

  • Di (---.---.---.185) 4 luglio 2011 20:28

    beh che abbiano bloccato le indicizzazioni di talune pensioni calcolate con il metodo retributivo ( ...non calcolate, cioè, in correlazione ai contributi effettivamente versati...), non mi sembra per nulla strano...penso poi, che con 1400 euro un pensionato non viva poi così male, dato poi, per giunta, che con ogni probabilità molti pensionati hanno eletto seppure indirettamente ed in modo contorto ( vedi il porcellum...), questo governo...le pensioni sono fonti di reddito economicamente meno produttive a ben guardare...

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