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Il futuro del Paese

Dice il ministro Giorgetti che sia i partiti che il governo e l’opinione pubblica non sono consapevoli della gravità del momento economico finanziario del Paese.

Infatti da decenni i governi non fanno quel che la realtà politica avrebbe il dovere di fare, ma accumulano chiacchiere, debiti e rimandano sempre ogni provvedimento necessario a salvare una situazione economica e sociale sempre più degradata e pericolosa.

I governi dovrebbero dimezzare un’evasione fiscale spaventosa, migliorare i servizi sanitari, l’inefficienza della pubblica amministrazione, le lungaggini della giustizia, promuovendo la riduzione della spesa pubblica, favorendo la concorrenza, abolendo le rendite parassitarie ed ogni spreco inutile e dannoso.

Ma per far questo bisogna essere liberali.

Ed essere liberale vuol dire considerare la libertà come mezzo e fine della vita, osservare equilibrio e onestà intellettuali nel giudicare persone e fatti, usare in ogni circostanza indipendenza conoscitiva e pratica nelle vicissitudini quotidiane.

Ovvero essere saggi, realisti e obbiettivi nel giudizio dei fatti e delle persone.

Non basta enunciare e dichiarare di credere nelle libertà individuali, nell’economia di mercato, nel merito, nell’utilita’ della concorrenza, e di ogni forma di competizione dialettica o fattuale, ma bisogna poi dimostrare di averne la voglia e la determinazione di attuare o perseguire tali affermazioni e propositi.

Un esempio. Valutare i meriti e i demeriti della presidente Meloni o del defunto presidente Napolitano non può significare per un liberale vero schierarsi a destra o a sinistra su posizioni faziose e false, come stanno facendo regolarmente i camerieri di partito o i media unilateralmente e pregiudizialmente schierati; ma analizzare e riconoscere pregi e limiti delle personalità da giudicare , analizzandone le qualità, i propositi ed i fatti nello svolgimento della propria opera, durante tutta l’esistenza pubblica e privata, ma soprattutto pubblica , se trattasi di personaggi istituzionali ed importanti.

Ma nel nostro paese prima fascista, poi clericosocialcomunista le idee liberali non hanno mai avuto spazio o cittadinanza. Ne’ credo che ne avranno mai, visti i risultati della politica economica, sociale ,culturale e giuridica che impera da una cinquantina d’anni.

Vogliamo avere speranza o credere nei miracoli? Boh!

Foto governo.it

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