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Dovremmo ringraziarlo

Credo sia ben nota la mia scarsa dimestichezza (e simpatia) per le urne. Il formalismo mi fa poi venire l’orticaria (e non in senso metaforico). Provo nausea ogni volta che leggo disquisizioni giuridiche su questo o su quello, ogni volta che si tira fuori questo o quell’articolo della Costituzione (che mi ricorda lo “stravecchio Branca”), organizzando attorno ad essi un balletto del tutto simile a quello degli Indiani nei film americani razzisti aventi come tema le “gloriose” azioni degli Yankees nel West; con tanto di “augh, augh, grande capo ha detto…..ecc. ecc.”.

Le elezioni “democratiche” vanno solitamente sempre bene negli Usa e in Europa. In altre zone, rischiano di divenire antidemocratiche, trampolino di lancio per i “terroristi” (in specie quelli della nuova Spectre di Bin Laden). Hamas vince le elezioni in Palestina? Impossibile, sono truccate, i voti ottenuti con l’imbroglio. Ahmadinejead schiaccia l’avversario con 14 milioni di voti in più? Tutti falsificati, la vittoria non può non essere dei “rivoluzionari verdi” (di bile!). Con qualche cellulare si filmano imponenti manifestazioni contro “i brogli”: dieci-quindici persone, con immagini del tutto sfocate, caotiche. Viene filmata anche la recita di qualche “esecuzione sommaria” della polizia. Il tutto gira il mondo nei media americani. Rivince in Ucraina il candidato detto filo-russo, con tanto di presenza di “osservatori” esterni? E’ chiaro che hanno osservato male, brogli a non finire, elezioni da invalidare perché non hanno vinto i fautori delle “democrazie occidentali”.

L’Italia, da tempo, è entrata nel club delle nazioni dove le elezioni “democratiche” hanno spesso “difetti d’esecuzione”. E’ possibile denunciarlo apertamente come in Iran, in Palestina, ecc.? Impossibile, bisognerebbe cacciare il paese dalla UE (e magari anche dalla Nato). Allora, basta dire che, sì, per la verità ha vinto, ma inspiegabilmente, la parte politica meno ben vista dagli americani e dai “poteri forti” (cioè marci e parassiti) italiani al loro servizio. Tuttavia, si compra sempre una quota di eletti, la si fa passare al servizio di quelli che hanno preso meno voti, si dichiara che formalmente la Costituzione non distingue i parlamentari a seconda dei partiti cui appartenevano quando sono stati votati; quindi il “grande custode” della Costituzione, l’“arbitro imparziale”, la deve far rispettare dando vita ad un Governo costituito contro quello appena scelto dalla maggioranza degli elettori e in spregio alla “libera volontà” da questi ultimi espressa (che non viene affatto messa in discussione, altrimenti si sarebbe tacciati di antidemocratici; basta solo non rispettarla perché la Costituzione lo consente). 
 
Penso che dovremo ringraziare il “grande custode” se avesse il coraggio, nei prossimi mesi, di costituire il governo/ammucchiata, che è nella mente dei “democratici a fasi alterne”. Dovremmo fare una colletta per un busto in marmo scolpito da un grande scultore (ma ce ne sono in giro? Non conosco l’ambiente) perché un uomo siffatto passerebbe alla storia. Avrebbe finalmente irradiato di luce sfolgorante l’essenza della “democrazia occidentale”. Non si può volere di più. Certamente, sarebbe d’uopo ringraziare pure i “curnuti e mazziati” che accettano sempre di mettere la testa nel cappio, perché non hanno il coraggio di Hamas, di Ahmadinejead, ecc. Anzi, parlano sempre male di questi “antidemocratici” che “imbrogliano”. Allora, perfetti idioti, opportunisti, sempre pronti ad accettare chi ha più soldi e più forza, “prendetevelo in c….”, e non protestate troppo. Altrimenti, abbiate la decenza e il coraggio di denunciare apertamente le mene contro di voi e chi le sta “cucinando”. Sia però chiaro che il “grande custode” sarebbe pur sempre un benemerito e sarebbe giusto avesse il suo busto; ci sono altri da criticare (termine dolce e inadeguato alla bisogna). Fate quindi il vostro mestiere, e smettetela di imitare gli avversari con il gossip e il fango. Tanto non sarete mai bravi quanto lo sono loro, perché non avete il controllo della magistratura, dei giornali pagati dai “poteri forti” parassiti, ecc. ecc.
 
Staremo a vedere come finirà questa commedia goldoniana, che purtroppo avrà, in ogni caso, effetti venefici sulla nostra autonomia e sui nostri più decisivi interessi (quelli dei ceti produttivi). Per il momento, piccoli come siamo, ringraziamo il “grande Capo” per averci mostrato i meriti e i pregi della “democrazia”, e come questa esprima in toto il “potere del popolo”. Augh, augh! 

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