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Doriana Goracci

Doriana Goracci

Sono una blogger in copy left da molti anni e mi piace impegnare parte del mio tempo nel giornalismo partecipativo, usando il cestino-come mezzo- per raccogliere quelle piccole e preziose cronache di vita, spesso sotto traccia.

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  • Primo articolo giovedì 08 Agosto 2009
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Ultimi commenti

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.25) 16 ottobre 2009 16:09
    Doriana Goracci

    Hai fatto bene a inoltrarlo Francesco come ti suggeriva una lettrice nel commento. Era il 2008 ed io non conoscevo Agoravox, conosco il sito da nemmeno due mesi. E la Rete è anche questo, magari mi ero "impigliata" in un articolo mi sono fermata più a lungo e ho letto, non solo la notizia che cercavo. Ma ci vuole tempo e molto ed enorme pazienza, nel leggere. Stessa modalità. impossibile nell’aprire un conto, accendere un mutuo o un prestito...Ma dove lo si trova il tempo, ammesso e concesso che si capisce quel che ci è scritto?
    Allora respiriamo profondamente quando ci dicono, scelga, è gratis, sarò velocissimo. Diciamogli noi che siamo delle tartarughe che abbiamo bisogno di portarcela a letto o al bagno la circolare, l’Offerta. sentiamo in giro, se ne scoprono sempre delle belle, Vox populi e parola di un’ex bancaria, al pubblico.

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.52) 16 ottobre 2009 11:09
    Doriana Goracci

    Caro Francesco ti consta che l’Unione europea oltre a raccomandazioni, ammonimenti e vigilanza...abbia un potere esecutico sulle Banche? E’ come mangiare a casa del lupo, vedi Trattato di Lisbona, Bilderberg Group...poi fammi sapere chi controllano e contengono negli inviii...
    In ogni caso la tua osservazione è correttissima e giusta, non dovremmo mai credere a cosa ci viene dato, anche non richiesto, GRATIS, e l’elenco a questo punto si allungherebbe, in maniera smisurata e vergognosa-

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.52) 16 ottobre 2009 09:58
    Doriana Goracci

    http://snipurl.com/sjkfy a questo link, è verificabile pubblicamente come Consultazione atti amministrativi pubblicati all’Albo Pretorio di Desenzano sul Garda la MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, Maria Stella Gelmini, Proposta N. 20561,Atto 33 del 31/03/2000, PRESENTATA DAI CONSIGLIERI DI MINORANZA E RINVIO ELEZIONE NUOVO PRESIDENTE: APPROVATA, e con le presenze e i nomi di tutte le consigliere e consiglieri, compresa la nostra attuale Ministro della Pubblica Istruzione MARIA STELLA GELMINI. Motivazione del partito Forza Italia: ” manifesta incapacità ed improduttiva politica ed organizzativa”
    Lo sappiamo oggi, grazie a comuni navigatori della Rete e la notizia rimane sotto controllo e contenuta Sinistramente…Libera stampa che affolla la Piazza del Popolo, il 3 ottobre, mentre i precari stanno sulle scale del ministero a decine di migliaia da tutta Italia.
    E la Lezione di Giornalismo e Informazione ce l’ha data Barbara, una precaria siciliana: http://www.reset-italia.net/2009/10/05/il-3-ottobre-in-piazza-cera-anche-barbara-precaria-pasionaria-insegnante-siciliana/

    Scusami se mi cito Vitof, l’importante è che ce l’abbiamo fatta a farla vedere, questa donna comune...
    GRAZIE!

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.52) 16 ottobre 2009 08:54
    Doriana Goracci

    Caro Francesco come in ogni Buon Governo concertato con i poteri più vasti, amministrativi e mediatici, si sfruttano tutte e tutti, il disagio sociale economico e culturale profondo, contenendo notizie, controllandole, magari metterle anche in Sicurezza. Sulle Poltrone governative ci sono andati tutti, Opposizione e Maggioranza, sinistra e destra, anche la cosiddetta radicale. Chiediti perchè in piazza il 3 ottobre sono accorsi in 300.000 per la libertà d’Espressione della Stampa ed è stata oscurata la notizia che decine di migliaia di docenti precari, erano sulle scale, alla fine di una passeggiata Nazionale lo stesso giorno, prova il video che Agoravox ha pubblicato, da senire e risentire tutto.
    La Cabina di Regia ha deciso questo da decenni, cambiano nomi e giacchette, gonne e scarpe, il cervello di questo disegno è unico, e la lotta continua ma liberandoci dalle notizie, quelle che passano...e quelle che passano quando ormai è troppo tardi e rimane solo la Rassegnazione e stringere la cinta. Grazie per averci ricordato...

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.205) 14 ottobre 2009 07:12
    Doriana Goracci

    Per Bebok
    "Io abito a Gradisca e non mi sembra che al CIE questa gente venga trattata poi così male come da lei descritto. .. Queste persone entrano illegalmente nel nostro paese senza documenti e senza permessi. Trovo sia corretto identificarle ed eventualmente provvedere alla loro espulsione se non sono in regola. In fondo le leggi sono uguali per tutti. Perchè per loro dovrebbero essere differenti?"

    Conosco il suo modo di vivere tranquillamente e pacificamente, abito come detto in un paese popolato come il suo, dove è straniero chi non ci è nato e si azzarda a mettere il naso nella gestione amministrativa della cosa pubblica e in chi la gestisce e a chi frutta, e il silenzio omertoso su certi luoghi da "mettere in sicurezza", come a Capranica, dove neanche è stato fatta la messa in sicurezza della cava ancora piena di rifiuti tossici provenienti dal ridente territorio italiano del centro nord, devastante, e da anni ma si fà la Raccolta Differenziata.
     Sarò il 17 ottobre , sabato prossimo, a Roma, per la Manifestazione contro ogni Razzismo, nazionale, in quanto cittadina.
    La 2 risposte che le allego, sono, una "versione ufficiale" da Gorizia Bora e l’altra da Periodico Italiano web magazine, firmata Andrea Onori. Il sottotitolo di questo giornale, non particolarmente agguerrito, dice "L’ambiente è conseguenza di ciò che siamo.E la misura in cui io tratto l’ambiente è la misura esatta, il metro preciso in cui io, nel profondo, tratto la mia esistenza e me stesso". Non mi limito quindi caro signore a spazzare C.A.S.A. mia, raccolgo anche certi rifiuti, altrimenti finiti nel Cestino, punti di vista sulla Pulizia.
    Grazie per la sua testimonianza.
    1) "Tensioni nella notte al Cie di Gradisca d’Isonzo. 35 persone hanno tentato l’evasione dalla struttura.
    Nella notte tra sabato e domenica – secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine – 35 ospiti hanno forzato le serrature delle camerate, procurandosi sbarre di ferro e issandosi sul tetto del Cie, cercando di uscire all’esterno. All’arrivo della sorveglianza, hanno quindi lanciato oggetti senza però riuscire a fuggire.Domenica mattina una perquisizione ha portato alla scoperta di altri oggetti contundenti, tra cui altre sbarre di ferro, nascosti nelle camere. Ne è seguita un’altra protesta da parte degli immigrati, che hanno rotto alcuni vetri procurandosi tagli allo scopo di farsi ricoverare all’ospedale"
    2)Dal Cie di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) arrivano nuove notizie. Nei giorni scorsi i migranti hanno dato informazioni degli avvenimenti attraverso le telefonate. Oggi, arrivano anche le fotografie di ciò che è successo lunedì 21, dopo una perquisizione all’interno delle celle.Avevamo appreso che durante lo scontro tra forze dell’ordine e reclusi, qualcuno era rimasto ferito e trasportato con urgenza all’ospedale di Gorizia. Nessuno sapeva cosa fosse successo ai migranti pestati, fino al momento in cui, sono apparse le foto che dimostravano la violenta risposta delle forze dell’ordine. Tra i feriti c’è chi ha avuto 60 punti di sutura, e in tanti, dall’interno, denunciano la complicità del personale medico del Centro con la polizia.I reclusi hanno denunciato anche la sparizione di denaro e di altri oggetti ( come mp3) durante la perquisizione che ha preceduto gli attimi di violenza. Veniamo a conoscenza che sei cellulari, la loro unica arma, sono stati sequestrati durante la perquisizione. Molto spesso, è proprio il cellulare il mezzo con cui poter dialogare con giornalisti e attivisti. Le loro grida di giustizia non vengono ascoltate nella società civile, ma loro continuano le telefonate per denunciare ciò che accade all’interno del centro.Hanno cercato il contatto telefonico con chi è fuori le mura anche dopo la violenza di Lunedì. Denunciando, come fanno ogni giorno, le condizioni igenico- sanitarie precarie, il cibo disgustoso, gli abusi dei diritti umani e le violenze psicologiche.

     


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