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 Home page > Attualità > Economia > Dimmi che tagli fai e ti dirò chi sei!

Dimmi che tagli fai e ti dirò chi sei!

Alla luce degli allarmi internazionali sorti negli ultimi giorni il governo sta per lanciare una manovra di risanamento dell’economia italiana. Il più importante quotidiano economico americano, il Wall Street Journal, dopo lo scorso venerdì nero ha lanciato l’allarme circa il nostro debito pubblico, ma il Fondo Monetario Internazionale ha detto che i conti pubblici dell’Italia sono "sotto controllo", tuttavia il debito del Bel Paese è altissimo, 1.787,8 miliardi di euro, il più alto d’Europa e ben sette volte quello della Grecia ? stando al WSJ. Dopo la decisione dell’UE di intervenire sulla nazione ellenica e quanti altri sono in bilico, anche i paesi membri nel loro singolo iniziano ad agire con varie manovre economiche. Peccato che queste non vadano a colpire chi realmente dovrebbe essere legittimamente sanzionato, ma sempre, ed esclusivamente, i più deboli e quelli che già pagano le tasse!

È stucchevole ed oltre modo noioso dire sempre le stesse cose, ma finché ci sarà libertà di opinione non bisognerà mai demordere nel dirle e puntualizzarle, specialmente quando la dirigenza sbaglia - ad oltranza e impunemente - nel gestire i conti pubblici di questo Paese.

 

Tra le manovre “strategiche” per risanare il debito greco e quelle per risanare il debito dell’Italia ci sono delle analogie, tra l’altro anche molto deludenti e discutibili.

Nel mio precedente articolo sulla crisi greca, avevo evidenziato come il governo ellenico aveva varato delle manovre a tutto svantaggio delle classi più deboli che pagano già le tasse, ma non andranno a toccare, se non marginalmente, la casta degli evasori tout court.

In breve, dalle varie notizie pubblicate dai vari quotidiani, emerge che la manovra varata dal nostro governo prevede “tanti tagli e nessuna nuova tassa”. Quelli che dovranno essere immolati sull’altare dei tagli sono i dipendenti pubblici, i quali non vedranno il rinnovo del contratto di categoria, ma vedranno però allungarsi i tempi per ricevere la liquidazione, in più, qualche taglio lo subirà anche la spesa previdenziale con l’aumento dell’età per le donne, bloccando altresì le finestre per le pensioni di anzianità previste per il 2011. La manovra prevede l’aumento dei controlli sui sussidi d’invalidità e, forse, qualche imposta di “solidarietà” dalle pensioni più elevate.

Sembra che anche il nostro caro Ministro dell’Economia abbia sposato la “strategia Papandreu”, ossia quella del “prendi dove ti conviene”, ma questa non è una novità.

Meglio non stuzzicare il cane che dorme, specialmente quando il cane che dorme è il tuo!

Mi spiego meglio: lo sanno anche i polli che se in Italia il debito è alto, in parte lo è per due motivi principali. L’evasione fiscale, vero cancro culturale ed economico di questo paese, e lo spreco capillare dei fondi pubblici, compresi gli stipendi degli oltre 300mila personaggi che in Italia vivono di politica con corruzione annessa e connessa al mondo politico.

Siamo al paradosso; mentre una parte produttiva del Paese non paga le imposte dovute, un’altra parte le paga tutte, ed anche di più, giacché l’Italia è fra i paesi che hanno la più alta pressione fiscale al mondo. Infatti, se si va a sentire i piccoli impresari, emerge che per loro lo Stato è un vero e proprio “socio occulto”. In più, oltre a buona parte della piccola imprenditoria, quelli che non sfuggono sono i dipendenti, pubblici e privati, ed i pensionati. Tutti con stipendi controllati, o quasi; ergo, non possono evadere nemmeno un centesimo. Anche loro sono quelli salassati dal sistema, il quale non prevede neanche una no-tax area per i redditi più poveri. O meglio c’era, ma il governo Prodi l’ha tolta e il successivo “governo dell’amore” se n’è guardato bene dal rimetterla!

Apertis verbis, non è che dal governo che ha varato lo scudo fiscale c’era d’aspettarsi qualcosa di diverso! C’è un problema di conti? Con chi te la vai a prendere? È normale! Con quelli che già ti pagano e non ti debbono niente, mentre medi e grandi evasori, mazzettari, grandi imprenditori e finanzieri evadono e lucrano su grandi fette del reddito lordo delle loro imprese. Questo governo così facendo attuerà, da un lato, solo dei palliativi, dall’altro, esaspererà di più la gente che lavora e mantiene a galla questo Paese.

L’argomento è stato centrato sempre dal WSJ: “…the country’s outstanding debt is harder to reduce, and will likely weigh on the economy over the longer term.”, ossia: “…è difficile che il rilevante debito del Paese (l’Italia) venga ridotto, ed è probabile che peserà sull’economia per un periodo a lungo termine”.

Essendo questo un articolo d’opinione, il mio scopo non è quello di dire delle cose già dette e forse ovvie, ma quello di denunciare il pernicioso e snervante atteggiamento di una classe politica che, invece di risolvere i problemi ne procrastina la risoluzione, adottando strategie e politiche dannose per la maggior parte degli abitanti di questa nazione, che protegge una parte del proprio elettorato non toccandone gl’interessi. E affermo ciò, poiché sono altresì convinto che tutti i medi e grandi evasori e mazzettari hanno votato e votino per questo governo, ne è prova lo scudo fiscale e questa ennesima manovra, che per amor di patria mi astengo dal definire. L’educazione e il mio buon costume m’impediscono altresì di definire a chi o a cosa possa essere paragonato l’operato del governo in questa, così come in altre faccende simili.

Spero che l’Italia, quella che lavora e paga le tasse, si stanchi presto di questa casta super pagata e deliberatamente - e coscientemente - incompetente.

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