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Della Valle lascia, per la Fiorentina un futuro incerto

 

“Non sento più intorno a me la totale condivisione del progetto”, con queste parole Andrea Della Valle lascia la presidenza della Fiorentina che passa in mano al vice Mario Cognini.

Le dimissioni prefigurano scenari incerti per la società, dopo cinque anni di sostanziali successi in campionato e due piazzamenti in Champions, culminati con l’ingaggio di ottimi giocatori (Gilardino su tutti), prima dell’ultima campagna acquisti estiva all’insegna degli “zero euro” (secondo le dichiarazioni del ds Pantaleo Corvino). Un mercato scarno che non ha risparmiato le proteste dei tifosi delusi contro la dirigenza, alla base del clima di sfiducia che ha motivato la decisione.

Intanto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, in un’intervista a l’Unità, ha aperto uno spiraglio per la realizzazione della “Cittadella Viola”, il corposo progetto dei Della Valle di un centro sportivo (di almeno 80 ettari) comprendente un Museo di Arte Moderna, parco a tema e galleria commerciale con i grandi marchi Made in Italy, da impiantare nella zona libera di Castello, a nord della città.

Un’idea venuta in mente anche a Florentino Perez, il presidente dei super-ingaggi al Real Madrid, ma con la differenza che a Firenze il terreno disponibile non era già di proprietà della squadra (come nel caso spagnolo) ma della Fondiaria di Salvatore Ligresti (condannato durante Tangentopoli, nel 1992 si fece quattro mesi di carcere a San Vittore).

Un accordo interrotto nel 2008 con un decreto di sequestro dell’area di Castello emesso dalla procura della Repubblica di Firenze che volle chiarire i rapporti tra il Comune e la Fondiaria e che adesso potrebbe rivedere la luce dopo le promesse di Matteo Renzi di completare la Cittadella in 4 anni.

Il futuro dei Viola è ancora da decifrare anche se la vittoria in campionato contro la Sampdoria ex capolista sembra ristabilire la fiducia di una piazza che sogna lo scudetto da 40 anni.

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