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Ddl Zan, evitato un grave errore politico e legislativo?

Essere più realisti del Re è un errore che la Sinistra continua a compiere ed è questa, forse, la ragione principale per cui non riesce ad essere ‘Maggioranza’ nel nostro Paese e non solo

Sul Ddl Zan è scattata la ‘tagliola’. L’iter di approvazione del disegno di legge è stato bloccato. Il Ddl potrà essere ripresentato solo tra sei mesi. In tanti stanno gridando allo scandalo. Per molti opinionisti, soprattutto di orientamento progressista, è stata un’occasione perduta. Invece, la bocciatura ha evitato di commettere un grave errore politico e legislativo. Non so quanti tra coloro che in questi giorni esprimono opinioni ‘sdegnate’ abbiamo letto il testo del Ddl Zan.

Era un Disegno di legge di soli dieci articoli, ma di difficile interpretazione e con un linguaggio giuridico astruso e, di fatto, incomprensibileLimitava la libertà di opinione, era divisivo e per comprenderne il significato era necessario leggere più volte il testo.

Ecco le principali incongruenze da non ripetere nel caso in cui venisse ripresentato un analogo Ddl. Essi riguardavano gli articoli 4 e 7.

L’articolo 4 di fatto limitava la libertà di espressione, in quanto non specificava il campo di applicazione. Mentre l’articolo 7 istituiva la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. Il fine sarebbe stato quello di ‘promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione’. Su questo punto siamo tutti d’accordo. La controversia è invece su quanto affermava il comma 3 dello stesso articolo. La norma sostanzialmente imponeva alle scuole di ogni ordine e grado di celebrare la ‘Giornata nazionale contro l’Omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia’.

Gli insegnanti avrebbero dovuto spiegare ad un bambino di dieci anni cos’è la ‘bifobia o transfobia’. La ‘politica’ ancora una volta ha tentato di scaricare sull'istruzione pubblica e privata un problema che non riesce ad affrontare e risolvere.

Il 10 dicembre di ogni anno si svolge la Giornata mondiale dei Diritti Umani. Allora, perché introdurne una specifica per le identità di genere? Il Ddl intendeva ‘porre’ al centro della vita culturale del Paese il tema della identità LGBT anche se questo rischiava di essere divisivo e di limitare le libertà di espressione. Nessuno vuole mettere in discussione i diritti individuali sugli orientamenti sessuali e sulla tutela della persona ogni qualvolta questa venga messa in pericolo. E non è vero che in questo disegno di legge c’era un aumento tangibile delle ‘misure di prevenzione e contrasto’.

Il ddl Zan era un'altra cosa. Non è accettabile dover sottostare ai dogmi di una ideologia, qualunque essa sia, ma non è altrettanto accettabile subirne altri con il solo scopo di salvaguardare l’interesse specifico di una parte o di una minoranza. Essere più realisti del Re è un errore che la Sinistra continua a compiere ed è questa, forse, la ragione principale per cui non riesce ad essere ‘Maggioranza politica’ nel nostro Paese e non solo.

Fonte senato.it

REDNEWS

Foto da rainews.it

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.13) 6 novembre 2021 10:46
    Enzo Salvà

    C’è poco da sdegnarsi, in questo Paese è stata impedita la discussione di un provvedimento già approvato alla Camera, ripeto impedita la discussione. La "tagliola" è una procedura esistente e assai poco utilizzata. Per quanto mi riguarda mi è stato impedito di ascoltare e provare a capire quanto i MIEI rappresentanti parlamentari avevano da illustrare e giudicare di conseguenza. La sostanza è qui innanzitutto, poi, che la legge venga respinta o modificata è conseguenza di un voto non della codarda ritirata strategica.

    Hanno perso i "diritti civili, etici e morali" non questo o quel partito.

    Nel merito, invece, mi spiace che Lei affermi che limitava la libertà opinione, infatti non si tratta di libertà o di opinione, ma di "integrazione di un articolo del codice penale che punisce come aggravante "l’istigazione a delinquere".

    Invece di invitarmi a leggere, riporti l’articolo del Codice in vigore e la modifica proposta, è così difficile?:

    Art. 604-ter – Codice penale, Circostanza aggravante
    vigente dal 06.04.2018
    1. Per i reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità la pena è aumentata fino alla metà.
    2. Le circostanze attenuanti, diverse da quella prevista dall’articolo 98, concorrenti con l’aggravante di cui al primo comma, non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a questa e le diminuzioni di pena si operano sulla quantità di pena risultante dall’aumento conseguente alla predetta aggravante.

    Integrazione proposta con DDL Zan:

    1. All’articolo 604-ter, primo comma, del
    codice penale, dopo le parole: « o religioso, » sono inserite le seguenti: « oppure per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità, ».
    Art.4
    (Pluralismo delle idee e libertà delle scelte)
    1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

    Adesso mi spieghi cosa, nella nuova formulazione, "limita" cosa; io potrei dirLe che il vecchio articolo limitava la mia libertà di opinione sulla religione? Evidentemente no, perché non è di religione che si parla ma di "delinquere o istigare a delinquere" per motivi religiosi o pseudo tali. 

    Attendo che mi dica dove sbaglio,

    Per il resto, per manifesta ignoranza, non mi pronuncio ma mi sarebbe piaciuto sentire le spiegazioni, le idee contrapposte e le possibili soluzioni.

    Sa da chi? dai miei rappresentanti eletti!

    Comunque questa riesumazione della tagliola avrà conseguenze democratiche, scommettiamo?

    Un Saluto

    Es.

  • Di Giovanni Pulvino (---.---.---.39) 6 novembre 2021 16:20
    Giovanni Pulvino

    Il Suo commento è costruttivo, pacato ed articolato, grazie. Tuttavia, le sue argomentazioni confermano quanto ho scritto nel post, vale a dire quanto sia complessa la lettura e la comprensione del Ddl Zan. Il Suo richiamo al Codice penale dimostra la mancanza di una precisa ed esatta elencazione dei limiti applicativi relativi alle ‘discriminazioni’. Se fosse passato il Ddl Zan non sarebbe stato più possibile ’esprimersi liberamente’ senza rischiare di passare per ‘discriminatori’. Nel nostro ordinamento esiste già una normativa che tutela la dignità dell’individuo (etero e non) e la sua privacy, ma se il problema era introdurre nel C.P. la modifica che Lei ha correttamente indicato e che condivido, perché proporre una nuova legge? La mia risposta è chiara, il Ddl Zan non è solo questo, è un’altra cosa. Lo scopo non era quello di aumentare o introdurre le pene per chi viola la dignità delle persone LGBT (sempre che sia concesso poter utilizzare ancora questo termine), ma quello di mettere al centro della vita culturale del Paese il tema delle diversità sugli orientamenti sessuali. Sono ancora più chiaro. L’obiettivo era portare nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, pubbliche e private, il tema della biofobia e della transfobia. I diritti legittimi dei transgender dovevano cioè diventare il centro della cultura italiana. Una minoranza che vuole imporre i suoi dogmi mi ricorda il passato. Non è accettabile. La politica deve smetterla di scariche i suoi problemi sulla scuola. La stessa cosa è avvenuta con l’introduzione di Educazione civica. Ma di questo ho scritto in un altro post che trova, se vuole, nel mio blog.

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.61) 6 novembre 2021 20:13
    Enzo Salvà

    Grazie, purtroppo nella Sua risposta non trovo la spiegazione, colpa mia naturalmente. Però Prof. la parte senza risposta è l’utilizzo della "tagliola", cioè impedire una discussione, cioè lasciare senza risposta, senza confronto senza soluzione  quale che sia  un problema sentito da una parte del Paese, vuoi che sia la minoranza LGBT, vuoi che sia chi ha a cuore prima di tutto il "diritto a vivere senza discriminazioni". Il punto è questo e tutti svicolano.

    Mi viene in mente la mia gioventù, la battaglia sull’aborto poi legge 194 e mi chiedo cosa sarebbe accaduto se qualcuno avesse utilizzato "la tagliola". Per la storia dirò che la legge fu poi sottoposta a referendum abrogativo, respinto dal popolo ed è, ancora oggi, rimasta parzialmente inapplicata.

    Tutti, allora, ci misero duramente la faccia. I parlamentari della maggioranza che si è formata in questa occasione cosa hanno messo? posso scrivere anch’io VERGOGNA!!!?(è un sacco di tempo che ce l’ho sulla punta delle lingua)

    Avevo fatto riferimento alla religione: il nostro ordinamento prevede già la tutela religiosa ma viene citata anche nel Codice in vigore: che cambia? io non mi sento limitato nelle mie opinioni sulle religioni. Perché? Perché il Codice recita: ......aggravante per reati punibili commessi ....... ed io non invito nessuno a bastonare gli aderenti ad una religione, ad esempio.

    Infine: si è sentito parlare di compromesso non voluto/respinto: perché cercare il compromesso, che in politica ha sempre un odore poco gradevole, anziché esprimere "liberamente e democraticamente" ciò che si pensa nel luogo che per eccellenza è delegato a discutere e votare? non si tratta di compromesso sulle tasse, qui si parla di "discriminazioni e diritti"

    Lascio perdere, Lei ha diritto alle Sue opinioni.

    Un Saluto,

    Es.

  • Di pv21 (---.---.---.76) 8 novembre 2021 17:15

    LAZZI > Singolo non è tutto. Occhio a cambiare! Semplice è cambiare in peggio. Rischioso è puntare a Genere Eugenoma ...

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