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Da Termoli, il No alle trivellazioni petrolifere si estende a tutto l’Adriatico

E’ stata una bella manifestazione, organizzata bene dalla rete delle Associazioni, che sono riuscite a coinvolgere tutti: dai rappresentanti politici delle tre regioni interessate, alle oltre 280 associazioni e ai semplici cittadini che hanno partecipato.
Fianco a fianco, i Sindaci con le loro fasce e gonfaloni e cittadini semplici, bandiere e cartelloni, e anche un gruppo di musica popolare a suonare tarantelle del Gargano, e tutto questo per dire No alle trivellazioni petrolifere nell’Adriatico.
Alla Ministra Prestigiacomo converrebbe revocare subito il provvedimento e mettere fine a questa idea scellerata, che sarebbe il colpo finale a un mare che ha già tutta una serie di problemi, che il Ministro dovrebbe conoscere, e andare poi a toccare l’unica fonte di ricchezza per le popolazioni rivierasche che si chiama turismo.
Dopo aver manifestato per le vie del centro cittadino di Termoli, e dopo aver simulato uno spiaggiamento collettivo, ci sono stati i vari interventi dei partecipanti alla manifestazione. Nessuna divisione politica tra i rappresentanti delle Istituzioni e delle forze politiche, questo anche per merito degli organizzatori della manifestazione che hanno cercato solo ciò che unisce, e non ciò che divide.
Tutti d'accordo che le trivellazioni petrolifere al largo delle Tremiti sono pura follia, e anzi la sola idea di trivellare nel mare Adriatico è follia.
Anzi la rete si estende, sono già stati contattati rappresentanti di altre Regioni, e di altri Stati che si affacciano sul mare Adriatico per promuovere delle iniziative comuni per dire basta alle trivellazioni.
Un momento toccante, anche per l’amore denotato, è stata la testimonianza di Lucio Dalla (nella foto), arrivato con un gommone dalle isole Tremiti, e scortato dalla Capitaneria di porto e subito accolto da una folla acclamante.
Con lo sfondo musicale della sua canzone “Come è profondo il mare", messo dagli organizzatori, Lucio Dalla è salito sul palco e ha cominciato subito a parlare: “Non vengo come cantante ma come cittadino del mare. Dobbiamo mobilitarci perché questo obbrobrio, questo attacco al progresso della finta economia minaccia il nostro mare. Questa è solo l’ultima delle follie ed è la più grossa, dobbiamo salvaguardare la nostra incolumità, dobbiamo difendere la nostra dignità, la nostra cultura. Sono 50 anni che vado alle Tremiti e a Termoli per questo considero questa scelta sbagliata, quasi inspiegabile e deve essere corretta. Con sistemi civili dobbiamo convincere a cambiare quello che sembra una catastrofe. Cerchiamo di pensare la difesa non è solo locale, ma è la difesa di tutto l’Adriatico…il mare è la coscienza della nostra storia.Non posso pensare che si sia presa una decisione del genere. E' un provvedimento folle, che arriva da gente senza scrupoli e senza amore per la propria terra".
Queste le parole di Dalla ora bisognerà vedere quello che farà il Ministro Prestigiacomo, ma una cosa è certa, le Associazioni e i cittadini andranno fino in fondo, non si faranno scippare dell’unica risorsa che hanno che si chiama turismo.

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