La rete "No Triv" vince il ricorso al Tar del Lazio
Mentre ci si prepara alla grande manifestazione nazionale del 6 ottobre a Manfredonia la rete No Triv sempre più cazzuta e numerosa ottiene la sua prima grande vittoria nei confronti della Petrolceltic e del Governo italiano.
Questi signori che, invece di difendere lo Stato e pensare a una crescita che tenesse conto della bellezza dell’arte, della cultura, dell’ambiente, del turismo, del cibo, hanno pensato solo ed esclusivamente a far stuprare il bel paese, infischiandosene dei suoi cittadini. Del resto loro, mi riferisco al Governo Italiano, sono più sensibili alle esigenze delle multinazionali e alla crescita delle stesse. Incapaci di immaginare una crescita per il paese, riescono invece a immaginare lo sviluppo delle multinazionali (vedi petrolieri e vedi Monsanto).
Comunque questi signori hanno ricevuto una prima sonora e grande sconfitta dal movimento No Triv, che è riuscito a mettere insieme centinaia e centinaia di soggetti giuridici in un sol contenitore: dagli amministratori degli enti locali alle associazioni, dai gruppi facebook agli organi di stampa, dai cittadini ai vari comitati e movimenti sparsi per l’Italia.
Una task force impressionante ben coadiuvata da un grande Raffaele Vigilante, che è riuscito, con le buone e con le cattive, a coinvolgere tutti, a pressare continuamente, a non fermarsi mai, anche quando le difficoltà sembravano insormontabili. Questo discorso dalla Puglia si sta estendendo in tutto il paese, ed è molto interessante la sentenza del Tar che allego integralmente.
Certo la storia non è finita, ma almeno la grande manifestazione di sabato 6 a Manfredonia si svolgerà in un clima più sereno, più festaiolo pensando al prossimo grande obbiettivo quello di far sparire le trivelle dai mari e dalle terre d’Italia.
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