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“Cupido”: una speranza (di illusioni), quando forzare il destino non basta

Cupido” mi ha colpito, finalmente Italia 1 ha sfornato una trasmissione interessante, diversa e che allo stesso tempo ha la capacità di far riflettere. Un programma bellissimo ma allo stesso tempo triste; il “bruttino” che vuole conquistare la ragazza dei sogni, ovviamente bellissima e irraggiungibile. Per farlo “Cupido” forza il destino, e allora ecco il brutto eroe, premuroso, gentile, che offre la cena alla ragazza, che le procura un lavoro, che la salva da un incendio, che le va a recuperare una collana cadutale accidentalmente in un lago ghiacciato, che le fa avere un bel vestito, che soccorre una persona investita da una vettura sollevando un’auto da solo, che picchia un gruppo di presunti molestatori che le stavano dando fastidio… Tutto questo è ammirevole ma “finto”, organizzato dal programma “Cupido” condotto da Federica Panicucci.

La ragazza, che all’inizio non degnava neanche di uno sguardo questo “brutto” che poi tanto brutto neanche era, forse è più giusto dire che era uno qualunque, pian piano ha iniziato a lasciarsi andare e ad avvicinarsi a questo Dimitri (questo il nome del ragazzo innamorato della seconda puntata) e forse anche a provare qualcosa per lui tanto da arrivare a baciarlo.

“Che bello” mi sono detto, è la rivincita dei “signori nessuno”, che corteggiano la donna impossibile e riescono a farla capitolare, mi sono davvero emozionato. Dimitri che diventa una leggenda, un modello, un punto di riferimento per noi comuni mortali, colpevoli di essere delle persone qualunque, persone che non lasciano il segno, che vivono pensando ad una donna che forse non potranno mai avere.


Questo giovane ha poi dovuto dire la verità a questa ragazza che pare lo abbia perdonato, o perlomeno si presume che lo abbia fatto visto il bacio appassionato che c’è stato subito dopo la confessione.

Pensandoci però bene, a mente lucida, quella che sembra una storia bellissima, un sogno che diventa realtà non è che illusione, un surrogato di verità, una cosa resa possibile solo dall’intera macchina mediatica che si è messa in moto. Altrimenti il povero Dimitri, se ne sarebbe probabilmente dovuto tornare a casa con le pive nel sacco, con un due di pique, con il classico “se vuoi possiamo essere solo amici”.

La realtà è molto più crudele, specialmente per le persone qualunque innamorate di persone irraggiungibili, nella vita vera per far colpo su una ragazza non ci si butta in un lago ghiacciato per recuperarle una collana, non si picchiano a mani nude dei presunti molestatori, non si solleva un’auto da soli… La vita reale è più cattiva e forse più pragmatica, spesso basta (purtroppo) aprire il borsellino ragionando solo in base a quanto è gonfio, più è gonfio e più c’è speranza. Tristezza? No… Realtà. Ai brutti i sogni, alle belle George Clooney.

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