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 Home page > Attualità > Politica > Caso Ruby - Aperta la caccia alla Pm Annamaria Fiorillo

Caso Ruby - Aperta la caccia alla Pm Annamaria Fiorillo

"Caso Ruby, la Pm dalla Annunziata fa la martire in tv. Ma non spiega"

Questo è il titolo de Il Giornale all’indomani della trasmissione "In mezz’ora", dedicata alla vicenda della minorenne marrocchina arrestata nel maggio scorso dalla questura di Milano.

L’articolo parla di Anna Maria Fiorillo, il magistrato del Tribunale dei minori che si è permessa di smentire Maroni e il Procuratore Bruti Liberati sul caso.

Ho visto la trasmissione dell’Annunziata.

Ed ho capito subito che questa donna non è una donna di mondo.

Non è abituata ad essere al centro dell'attenzione e non le piace.

E' tesa e palesemente a disagio: per la situazione e per le telecamere, alle quali è evidente che non è avvezza.

Ammette i suoi errori , cosa che in genere i suoi antagonisti in questa vicenda non hanno l'abitudine di fare.

PRIMO ERRORE: "Ho sbagliato a scrivere: Non ricordo di avere dato l'autorizzazione all'affido di Ruby alla consigliera MInetti. Avrei dovuto essere più attenta nel modo di esprimermi, scrivere qualcosa che fosse meno equivocabile. Avrei dovuto dire: Ricordo di NON avere autorizzato quell'affido"

SECONDO ERRORE: "Avrei dovuto capire nelle sei/ sette telefonate intercorse quella notta con la commissaria di polizia Iafrate, che mi trovavo di fronte a qualcuno che era in una grossa situazione di stress. Avrei dovuto capire che stava subendo pressioni indicibili e mettermi in contatto con i suoi superiori, non lasciarla sola".

Ovviamente su questi errori, che non intaccano la sostanza delle dichiarazioni del magistrato, il Giornale che fu di Montanelli (e adesso è gestito da Sallusti) inzuppa il biscotto.

Il commento cerca di isolare, tra mille sarcasmi e insinuazioni, il personaggio di questo magistrato coraggioso e schivo, che si è fatta avanti per dire la sua verità contro tutti per senso di onestà e non certo per smania di protagonismo.

Si cerca di farla passare per una donna labile.

Si attendono, a breve, servizi sul colore delle sue calze, sulla montatura dei suoi occhiali, sulla scarsa eleganza delle sue borse (il precedente del giudice Mesiano è illuminante).

Peccato che, affannato com'è a descrivere quasi come una borderline questa donna coraggiosa, Il Giornale (che fu di Montanelli) dimentichi di diffondersi su un altro terribile caso umano.

Quello di un anziano premier che dice cose false ai funzionari dello stato per ottenere un trattamento privilegiato per una delle sue protette.

E lo fa perchè terrorizzato dalle dichiarazioni che quella minorenne potrebbe fare sul suo stile di vita.

Piccola nota a margine: tra gli striscioni presenti ieri sera a S. Siro ce n'era uno che fa riflettere. Sul fatto che è sempre più vero in questo paese quello che diceva Flaiano 50 anni fa: "la situazione è grave, ma non è seria"

Ecco il testo di quello striscione

SILVIO LASCIACI IL TUO NUMERO DI CELLULARE

SE CI ARRESTANO ALLO STADIO QUALCUNO CI DOVRA' PUR AIUTARE.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.123) 16 novembre 2010 15:23

    Non serve aver letto Machiavelli per capire che un paese non si governa così.
    Queste "telefonate" ci sono sempre state e sempre ci saranno, ovunque, ma un governante accorto avrebbe fatto chiamare il ministro dell’interno che avrebbe fatto chiamare il capo della polizia che avrebbe chiamato il commissario, lasciando in giro una catena di due o tre favori da restituire.
    E’ pur vero che i governi si giudicano dagli indicatori economici, dalla capacità di operare riforme, dall’abilità nel sopire le tensioni sociali.
    Ma il giudizio su questo governo non è un granché sotto nessuno di questi indicatori.
    E’ pur vero che non lo è mai stato neppure con i precedenti governi, ma nessuno di quelli era riuscito a mettere in questo modo in imbarazzo il paese, le istituzioni, gli elettori, tutti.
    A volte sembra di aver affidato il governo a un liceale.

    All’estero non capiscono cos’altro debba fare il premier per farsi cacciare e in mancanza d’altro attribuiscono la singolarità italiana al lavaggio del cervello televisivo, ma in Italia lo sappiamo bene perché resta là e perché ci resterà vita natural durante.
    Il problema è chi c’è dall’altra parte.

  • Di pv21 (---.---.---.192) 16 novembre 2010 20:01

    Non c’è differenza di significato tra il ricorso ad un "Non ricordo di ..."(antitetico) piuttosto che un "Ricordo di non ..."(assertivo). Lo sa bene perfino il Cavaliere dalla memoria corta.

    Fiducia al Senato e sfiducia alla Camera? “Si sciolga soltanto la Camera”, sentenzia il Cavaliere. Nel 2008 Prodi ebbe la fiducia della Camera e fu sfiduciato dal Senato. Allora fu proprio l’opposizione di Destra a pretendere lo scioglimento di tutto il Parlamento e Napolitano firmò il Decreto. Non lo ricorda? Eppure non sono passati neanche 2 anni.
    Bersani (59 anni), Casini (55) e Fini (58)? “Sono vicini all’età in cui grandi leader come Blair (57) e Bush (64) scrivono le loro memorie”, suggerisce il Cavaliere. C’è da chiedersi se e quando ricorderà di aver già compiuto 74 anni.
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non dimentica mai di imporre le sue regole fino a ...

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.157) 17 novembre 2010 08:50
    alessandro tantussi

    per pv21 Finiamola con la febbre del tribuno, se il tribuno venisse votato in maggioranza vorrebbe dire che la febbre ce l’ha il popolo, o vorrebe dire che è stato eletto democraticamente? La prima causa della sconfitta della sinistra consiste nell’incapacità di ammettere errori e quindi nell’impossibiltà di correggerli. Io ammetto, riconosco e difendo il diritto ad opporsi, ma non lo si può fare senza la minima capacità di riconoscere, obtorto collo, le sconfitte e senza capacità di cambiare strategia per vincere. Se chi vota a sinistra continua a gratificarsi nel dire che gli altri sono tutti scemi, condanna sé stesso a perdere sempre (finché non ricorre alla rivoluzione per conquistare il potere con le armi senza passare per il consenso dei voti). Convincete gli avversari, invece di offenderli, e forse raccoglierete più successi. 

  • Di (---.---.---.84) 21 novembre 2010 11:13

    Incredibile: il capo di governo di uno Stato sovrano che gioca a fere il reuccio vizioso, il kaiserlicchio maniaco, e che poi manda i suoi sgherri a punire quei personaggi pubblici che non sono d’accordo con lui! E il bello è che, se lo critichi, i suoi lecchini ti danno dell’"invidioso"! Ma come si fa a essere invidiosi di un vecchio buffone, ladro e pure gnomico, che per andare con le ragazzine le deve pagare, così come ha dovuto pagare (e della brutta) per avere la posizione istituzionale che illegalmente occupa? Mah!

    Speriamo, davvero, che schiatti al più presto, e che la giustizia faccia finalm. il suo corso sbattendo in carcere i figli e tutti i compari di questo nano ignorante e mafioso che ha rovinato milioni di italiani.

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.28) 21 novembre 2010 18:14
      alessandro tantussi

      caro (xxx.xxx.xxx.84) possiamo fare di più. S.B. e tutti "i compari di questo nano ignorante e mafioso" possiamo impiccarli a piazzale Loreto, mandarli tutti nei forni crematori oppure inventarci qualcosa di più eccitante tipo binga bunga... Tutto possiamo fare insomma, fuorché pensare che con questi ragionamenti si accrediti una opposizione democratica tale che SB venga mandato a casa con i voti. 

  • Di pv21 (---.---.---.63) 21 novembre 2010 19:43

    Il Cavaliere dice di essere "di gran lunga il miglior premier della storia degli ultimi 150 anni". Ad Agosto viene dichiarato "Statista di rara capacità che ha compreso i bisogni più profondi della gente sapendone interpretare le aspettative".
    Il reddito dichiarato da Berlusconi è passato dagli 8,6 mln di euro del 2000 agli oltre 23 mln di euro del 2009 con un incremento del 268%. Per lo stesso periodo l’Istat attesta che il reddito reale pro-capite ha subito una riduzione del 2,3% con una perdita di oltre 300 euro per abitante (ai prezzi del 2000).
    Questi sono i fatti. Forse è Tutta colpa di Carosello se la sostanza non fa la differenza ...

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