Caro 2013, l’anno stimolante che verrà

Intravediamo la fine, il traguardo è a portata di mano ed il calendario è perentorio: stanotte, alla mezzanotte, scoccherà il duemilatredici. Un’unità in più sul mio abaco dell’invecchiamento ed un altro anno solare da riporre nel Pout-Pourri dei ricordi, senza fare troppa distinzione tra eventi lieti e funesti. Ho un Privilegio in più, una Maturità raggiunta ed una nuova consapevolezza sotto alcuni punti di vista; perciò, nulla da incidere nel Marmo o da tramandare ai posteri, almeno per il momento.
Ed eccomi qui, di fronte al 2013: proprio non te l’aspettavi che toccasse a te, visto la mondana profezia Maya che ti vedeva come anno che mai sarebbe stato tale. Senti, sai che ci aspettiamo molto dalla tua venuta, perché le risposte alle domande fin’ora poste difficilmente verranno date tutte nell’ultimo giorno del 2012: rimangono aperte svariate questioni scientifiche (un Bosone di Higgs da confermare e da standardizzare), i vari problemi socioeconomici sono ancora qui, e ulteriori domande si sovrapporranno e faranno scervellare molti di noi, durante i prossimi 365 giorni.
Quante speranze e quanti sogni, molti ripongono in te: Credi di essere il migliore anno del futuro? Renderti tale, dipende solo da noi, che lavoreremo per ricordarti come un anno positivo. È una questione di priorità, che non sempre sono scelte in maniera oculata; c’è chi ha passato l’ultimo anno scrutando ogni dichiarazione e gesto per trovare gli inesistenti segni complottisti della crisi, c’è chi è stato dietro a Nicole Minetti (il che è tutto dire) e c’è chi ha passato il proprio tempo a sproloquiare piuttosto che ad impegnarsi realmente. Succederà anche nell’anno nuovo, ne sono sicuro, perché l’idiozia dell’uomo non si esaurisce in una notte. E allora, caro 2013, ti credi il futuro ma futuro non sei. Perché molti di noi continueranno a scegliere le proprie priorità in maniera sbagliata, rendendo così la situazione migliore dove non serve e ignorando palesemente ciò che invece andrebbe migliorato: è un 2013 di “presente”, quello che si presenta davanti a molti di noi, dove il futuro delle speranze e dei cambiamenti non troverà, per l’ennesima, una collocazione. Quindi, caro il mio 2013, vedi di volare basso, perché non sarà tra le tue cifre che troveremo l’illuminazione sociale o il senso comunitario. Ciononostante, ti va riconosciuta una cosa; il nuovo ha sempre stimolato a fare qualcosa di diverso, a mutarsi, proprio in virtù del cambiamento che lo stesso attua. Perciò, nuovo anno, sarai un buon “stimolante”. Per ora, ti basti questa definizione: solo a fine anno potremo capire chi, cosa o come hai stimolato.
Così, termina il 2012 firmato IlPrivilegio. Sono stati 6 mesi di cazzate incredibili, scritte da un 19enne lobotomizzato che guarda Studio Aperto e seguite da 4 lettori che hanno sbagliato sito. Malgrado ciò, mi sono divertito un sacco a scrivere su queste mie pagine, che mi vedranno protagonista anche nel 2013. Perché, come recita la mia Bio, poter scrivere è un autentico privilegio. Sperando che lo possa essere per voi, a cui vanno i miei più sinceri auguri di Buon anno, leggermi.
(Le citazioni in corsivo provengono dalla canzone “Caro 2000” di Elio e le Storie Tese)
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