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 Home page > Attualità > Economia > Cari complottisti vi spiego due cose su Bankitalia e signoraggio

Cari complottisti vi spiego due cose su Bankitalia e signoraggio

L'unica informazione che l'utente medio di Youtube e di siti complottisti conosce riguardo la Banca d'Italia (che da ora chiameremo qui bankitalia) è l'elenco dei partecipanti, che sono per lo più banche private. Non passa giorno senza che l'ennesimo scopritore dell'acqua calda non si faccia avanti e con tono sarcastico da persona illuminata e informata affermi che Bankitalia sia controllata da banche private. Questo perché un video di Youtube o qualche pagina trovata sulla rete gli ha detto che Bankitalia è partecipata da privati, informazione peraltro corretta, facendo però intravvedere in questa circostanza un problema gravissimo e che fa si che dei privati emettano moneta, indebitino lo Stato, siano controllori del controllante e cose del genere. Illazioni del tutto false e infondate. Esaminiamo le questioni che di solito vengono poste ad una ad una.

 

Il profitto derivante dall'emissione della moneta (signoraggio) va ai privati.

Falso Ho già scritto una intera nota sul tema , ad ogni modo questa affermazione è facilmente smentibile semplicemente andandosi a spulciare i bilanci di Bankitalia. All'ultima pagina si troverà quanta parte dell'utile di Bankitalia è distribuito ai privati, e si noterà che ammonta, ogni anno, a circa 60 milioni di euro. Questi 60 milioni però non sono utili da signoraggio, come si potrebbe pensare, bensi, come spiegato nella nota, parte dei frutti delle riserve. Ossia Bankitalia ha delle riserve, che non vengono immobilizzate ma investite. Dal rendimento di queste riserve è prelevata ogni anno una cifra pari allo 0.5% delle riserve stesse (sempre che le riserve abbiano fruttato abbastanza). Quindi non si tratta di un reddito da signoraggio. La parte del leone nel prelevare gli utili da Bankitalia la fa quindi certamente lo Stato. Leggendo i bilanci di Bankitalia infatti abbiamo: (attenzione, la quota versata allo Stato è pari alle imposte sul reddito più l'utile versato allo Stato)

Bilancio 2005

Imposte sul reddito: 934.502.972

Utile netto: 50.284.373

Utili versati allo Stato: 30.155.023

frutti distibuiti ai privati: 49.470.000

 

Bilancio 2006

Imposte sul reddito: 668.915.641

Utile netto: 133.757.713

Utili versati allo Stato: 80.239.027

frutti distribuiti ai privati 53.466.000

 

bilancio 2007

Imposte sul reddito: 1.610.489.843

Utile netto: 95.156.804

Utili versati allo Stato: 57.078.482

frutti distribuiti ai privati 56.148.000

 

bilancio 2008

Imposte sul reddito: 327.727.564

Utile netto: 175.211.691

Utili versati allo Stato: 105.111.415

frutti distribuiti ai privati 58.788.000

 

Bilancio 2009

Imposte sul reddito: 805.068.431

Utile netto: 1.668.576.514

Utili versati allo Stato: 1.001.130.308

frutti distribuiti ai privati 59.415.000

Ad esempio, quindi, nel 2009 lo Stato ha ricevuto da bankitalia circa 1,8 miliardi di euro, mentre i privati hanno avuto 59 milioni di euro. Non è difficile, leggendo i bilanci, capire a chi vanno i profitti di bankitalia. Allo Stato Per chi volesse conoscere i dettagli tecnico-giuridici sulle basi dei quali avviene questa distribuzione è disponibile una nota a parte.

Le banche controllano bankitalia in quanto ne sono proprietarie

Falso Bankitalia è un istituto di diritto pubblico, ed ha uno statuto che viene approvato (vedi pagina 33)

Visto il parere reso dalla Banca centrale europea il 25 agosto 2006 su richiesta della Banca d’Italia; Considerato che l’Assemblea generale straordinaria dei partecipanti al capitale della Banca d’Italia, in data 28 novembre 2006, ha approvato il nuovo testo dello statuto; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 dicembre 2006; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; Firmato.. il Presidente della Repubblica Firmato.. il Presidente del Consiglio dei Ministri Firmato.. il Ministro dell’Economia e delle Fnanze

ed è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Quindi lo Statuto di bankitalia è deciso dallo Stato (ma questo lo vedremo in dettaglio nel seguito). Entriamo quindi nel merito delle competenze e delle funzioni di bankitalia. Non c'è da cercare molto, lo dice l'art.1

Art.1 La Banca d’Italia è istituto di diritto pubblico. Nell’esercizio delle proprie funzioni, la Banca d’Italia e i componenti dei suoi organi operano con autonomia e indipendenza nel rispetto del principio di trasparenza, e non possono sollecitare o accettare istruzioni da altri soggetti pubblici e privati. Quale banca centrale della Repubblica italiana, è parte integrante del Sistema europeo di banche centrali (SEBC). Svolge i compiti e le funzioni che in tale qualità le competono, nel rispetto dello statuto del SEBC. Persegue gli obiettivi assegnati al SEBC ai sensi dell’art. 105.1 del trattato che istituisce la Comunità europea (trattato). La Banca d’Italia emette banconote in applicazione di quanto disposto dall’art. 4, comma 1, del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 43. Assolve inoltre gli altri compiti ad essa attribuiti dalla legge ed esercita le attività bancarie strumentali alle proprie funzioni.

Visto che è stato nominato, vediamo cosa dice l'art. 105 del trattato che istituisce la Comunità europea, visto che è citato, tra l'altro, anche dall'art. 25.2 dello Statuto BCE, ove si parla di Vigilanza Prudenziale:

25.2. Conformemente ai regolamenti del Consiglio ai sensi dell'articolo 127, paragrafo 6, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la BCE può svolgere compiti specifici in merito alle politiche che riguardano la vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle altre istituzioni finanziarie, eccettuate le imprese di assicurazione.

L'art. 105 innanzitutto si trova nella sezione 1, "REGOLE APPLICABILI ALLE IMPRESE" Articolo 105 del trattato di Lisbona

1. Senza pregiudizio dell'articolo 104, la Commissione vigila perché siano applicati i principi fissati dagli articoli 101 e 102. Essa istruisce, a richiesta di uno Stato membro o d'ufficio e in collegamento con le autorità competenti degli Stati membri che le prestano la loro assistenza, i casi di presunta infrazione ai principi suddetti. Qualora essa constati l'esistenza di un'infrazione, propone i mezzi atti a porvi termine. 2. Qualora non sia posto termine alle infrazioni, la Commissione constata l'infrazione ai principi con una decisione motivata. Essa può pubblicare tale decisione e autorizzare gli Stati membri ad adottare le necessarie misure, di cui definisce le condizioni e modalità, per rimediare alla situazione. 3. La Commissione può adottare regolamenti concernenti le categorie di accordi per le quali il Consiglio ha adottato un regolamento o una direttiva conformemente all'articolo 103, paragrafo 2,lettera b).

Questo a sua volta ci rimanda agli articoli 101 e 102 (stiamo per scoprire finalmente quali sono le funzioni di controllo che spettano a bankitalia!)

Articolo 101 1. Sono incompatibili con il mercato interno e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato interno ed in particolare quelli consistenti nel: a) fissare direttamente o indirettamente i prezzi d'acquisto o di vendita ovvero altre condizioni di transazione; b) limitare o controllare la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti; c) ripartire i mercati o le fonti di approvvigionamento; d) applicare, nei rapporti commerciali con gli altri contraenti, condizioni dissimili per prestazioni equivalenti, così da determinare per questi ultimi uno svantaggio nella concorrenza; e) subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi. 2. Gli accordi o decisioni, vietati in virtù del presente articolo, sono nulli di pieno diritto. 3. Tuttavia, le disposizioni del paragrafo 1 possono essere dichiarate inapplicabili: — a qualsiasi accordo o categoria di accordi fra imprese, — a qualsiasi decisione o categoria di decisioni di associazioni di imprese, e — a qualsiasi pratica concordata o categoria di pratiche concordate, che contribuiscano a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti o a promuovere il progresso tecnico o economico, pur riservando agli utilizzatori una congrua parte dell'utile che ne deriva, ed evitando di a) imporre alle imprese interessate restrizioni che non siano indispensabili per raggiungere tali obiettivi; b) dare a tali imprese la possibilità di eliminare la concorrenza per una parte sostanziale dei prodotti di cui trattasi.

Insomma in estrema sintesi le pratiche di concorrenza sleale e le creazioni di "cartelli".

Articolo 102 È incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo. Tali pratiche abusive possono consistere in particolare: a) nell'imporre direttamente od indirettamente prezzi d'acquisto, di vendita od altre condizioni di transazione non eque; b) nel limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico, a danno dei consumatori; c) nell'applicare nei rapporti commerciali con gli altri contraenti condizioni dissimili per prestazioni equivalenti, determinando così per questi ultimi uno svantaggio per la concorrenza; d) nel subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi.

Ossia in estrema sintesi, lo sfruttamento abusivo di posizioni dominanti. Ora che sappiamo che tipo di controllo svolge bankitalia nei confronti delle banche private ossia: controllare che non vi sia concorrenza sleale, creazione di cartelli e non vi sia sfruttamento abusivo di posizioni dominanti, sappiamo di conseguenza anche quali sono le funzioni che non spettano a bankitalia, ad esempio: verificare la congruità dei bilanci verificare che non vi siano illegalità in generale ad esclusione di quelle succitate Ossia bankitalia non è "la guardia di finanza" e tanto meno non fa attività tipiche dei revisori dei conti Questo è da tenere bene in considerazione, perché magari qualcuno pensa che a bankitalia spetta fare le pulci a tutte le banche private e fare chissà quali verifiche. No. Ci sono altri organi preposti, giudiziari e non. Vediamo ora nello specifico come è organizzata bankitalia e quale potere hanno i partecipanti privati all'interno della stessa. Iniziamo a leggere il famigerato articolo 3, (nota: sul fatto che questo articolo è stato cambiato del tempo ho già scritto una nota a parte quindi non ne parlerò qui)

Il capitale della Banca d’Italia è di 156.000 euro ed è suddiviso in quote di partecipazione nominative di 0,52 euro ciascuna, la cui titolarità è disciplinata dalla legge. Il trasferimento delle quote avviene, su proposta del Direttorio, solo previo consenso del Consiglio superiore, nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto e della equilibrata distribuzione delle quote

I partecipanti sono per la maggior parte banche private, poiché l'hanno ereditata dalle fondazioni da cui sono state scisse con la riforma Amato-Carli prima e varie leggi successive, di cui si è ampiamente discusso nella nota sulla modifica dell'art.3 Quindi il capitale non può cambiare di proprietà se non secondo proposta del Direttorio. L'elenco dei partecipanti lo potete trovare a questo indirizzo Proseguiamo a vedere come si struttura bankitalia leggendone lo Statuto. TITOLO II AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA

ART. 5 Gli organi centrali dell’Istituto sono: a) l’Assemblea dei partecipanti; b) il Consiglio superiore; c) il Collegio sindacale; d) il Direttorio; e) il Governatore; f) il Direttore generale e i Vice direttori generali.

Dato che i partecipanti sono per lo più privati, vediamo subito quali sono le prerogative dell'Assemblea dei partecipanti.

Art. 6 Le assemblee dei partecipanti sono ordinarie e straordinarie. Le assemblee straordinarie deliberano sulle modificazioni dello statuto; le assemblee ordinarie deliberano su ogni altra materia indicata dallo statuto.

In realtà, c'è una specifica legge dello Stato che riguarda le modifiche allo Statuto, e che infatti è citata in ogni documento che delibera un cambio dello Statuto. E' il Decreto Legislativo 10 marzo 1998, n. 43 che tra le altre cose dice:

Art. 10. Modifiche dello statuto della Banca d'Italia 1. Lo statuto della Banca e' adeguato alle previsioni contenute nel presente decreto. 2. Le modifiche dello statuto della Banca sono deliberate dall'assemblea straordinaria dei partecipanti e sono approvate dal Presidente della Repubblica con proprio decreto, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.

Ossia le modifiche allo Statuto devono essere proposte dal Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri e poi devono passare dall'approvazione del Presidente della Repubblica. Quindi in realtà in materia di cambio dello Statuto i partecipanti hanno come si può capire voce in capitolo pressoché nulla. D'altronde è quello che ci si può aspettare da un istituto di diritto pubblico. Se si vuole averne la prova, basta leggere pagina 33 dello Statuto di bankitalia.

Visto l’art. 19, comma 9, della legge 28 dicembre 2005, n. 262, in base al quale lo statuto della Banca d’Italia è adeguato alle disposizioni contenute nei commi da 1 a 7 del medesimo articolo, ridefinendo altresì le competenze del Consiglio superiore in modo da attribuire allo stesso anche funzioni di vigilanza e controllo all’interno della Banca d’Italia; Visto il parere reso dalla Banca centrale europea il 25 agosto 2006 su richiesta della Banca d’Italia; Considerato che l’Assemblea generale straordinaria dei partecipanti al capitale della Banca d’Italia, in data 28 novembre 2006, ha approvato il nuovo testo dello statuto; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 dicembre 2006; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; Decreta: È approvato il nuovo statuto della Banca d’Italia nel testo allegato al presente decreto.

Ossia l'iter che segue un cambio di Statuto è esattamente: 1) LEGGE che lo imponga (in questo caso datata 28 dicembre 2005) 2) parere della BCE (in quanto bankitalia è parte integrante della SEBC) 3) Assemblea straordinaria che lo approva (28 novembre 2006, ossia un anno dopo che le cose sono state decise) 4) deliberazione del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’economia (12 dic.2006) 5) deliberazione del presidente della repubblica (15 dic. 2006) E' chiaro che l'assemblea straordinaria non poteva opporsi alla legge del 28 dicembre 2005. Assodata la capacità estremamente marginale di decisione dei partecipanti riguardo lo Statuto, vediamo un altro interessante articolo, l'art. 9

Art. 9 Hanno diritto di intervenire all’assemblea i partecipanti che siano titolari, da almeno tre mesi, di 100 o più quote di partecipazione. I partecipanti aventi diritto di intervenire hanno un voto per ogni 100 quote sino a 500 quote, ed un voto per ogni 500 quote in più delle 500, purché ne siano titolari da non meno di tre mesi. Ciascun partecipante non ha diritto in alcun caso a più di 50 voti.

Ossia anche i partecipanti con quote maggiori di bankitalia, non hanno diritto a più di 50 voti. Questo fa si che il potere decisionale di ogni partecipante sia sempre molto limitato, a prescindere da quante quote egli possegga. Questo articolo fa si, ad esempio, che Banca Intesa, proprietaria di 91035 quote di bankitalia, ossia circa il 30% del capitale, abbia, come risulta nel documento ufficiale, abbia solo 50 voti su 539, ossia il 9% dei voti. Unicredit, che detiene 66342 quote, ossia il 22% del capitale, abbia altrettanti voti (50), ossia il 9%. Se le due banche la cui somma delle quote fa 50% abbia solo il 18% dei voti, chi ha i rimanenti? gli azionisti via via più piccoli, seguendo una linea che fa si che non ci siano posizioni particolarmente forti nel controllo da parte dei partecipanti. Ad esempio, Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A. con sole 18.602 azioni ha 41 voti, ossia il 7,6%. Vediamo il secondo componente di bankitalia, il Consiglio Superiore

Il Consiglio superiore si compone del Governatore e di 13 consiglieri nominati nelle assemblee dei partecipanti presso le sedi della Banca.

Quindi il Consiglio superiore è in sostanza eletto dai partecipanti. Vediamo quali sono le sue funzioni.

ART. 17 Ai sensi dell’art. 19, commi 7 e 8, della legge 28 dicembre 2005, n. 262, la nomina del Governatore, il rinnovo del suo mandato e la revoca nei casi previsti dall’articolo 14.2 dello statuto del SEBC, sono disposti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia. Per esprimere il parere previsto al comma precedente, il Consiglio superiore è convocato e presieduto dal componente più anziano in ordine di nomina e, a parità di nomina, di età. Il parere, deliberato a maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti il Consiglio, è rilasciato ai fini della deliberazione del Consiglio dei ministri. Il Consiglio superiore, su proposta del Governatore, nomina il Direttore generale e i Vice direttori generali, rinnova i loro mandati e li revoca per i motivi previsti dall’art. 14.2 dello statuto del SEBC. Per l’adozione di siffatti provvedimenti, il Consiglio è convocato in seduta straordinaria. Il Consiglio deve essere convocato, agli stessi fini, anche quando ne facciano istanza scritta almeno i due terzi dei membri del Consiglio, non compreso il Governatore. In questo caso la convocazione deve aver luogo non oltre venti giorni dalla richiesta. Fatto salvo quanto previsto al secondo comma, le deliberazioni di cui al presente articolo devono essere prese con la presenza di almeno due terzi dei membri del Consiglio, escluso il Governatore nei casi di cui al secondo comma, e con il voto favorevole di almeno due terzi dei presenti. Le nomine, i rinnovi dei mandati e le revoche del Direttore generale e dei Vice direttori generali debbono essere approvati con decreto del Presidente della Repubblica promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri di concerto col Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Consiglio dei ministri.

Questo articolo fa riferimento ad un esplicito articolo di legge (n.262 del 2005) in cui si dice testualmente:

8. La nomina del governatore e' disposta con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d'Italia. Il procedimento previsto dal presente comma si applica anche, nei casi previsti dall'articolo 14.2 del Protocollo sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, per la revoca del governatore. Le disposizioni del presente comma e del primo periodo del comma 7 entrano in vigore alla data di pubblicazione della presente legge nella Gazzetta Ufficiale.

Questa è LEGGE dello Stato e da questa legge si evince in modo INEQUIVOCABILE che i partecipanti non hanno alcuna voce in capitolo sulla scelta del governatore. Possono esprimere solo un parere, che non ha alcun potere vincolante. Vediamo ad esempio una recente elezione del governatore, (articolo gentilmente segnalatomi da un lettore di SIC su facebook), Mario Draghi governatore di Bankitalia Si può chiaramente leggere "In mattinata il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta era andato in Banca d'Italia per consegnare la busta con l'indicazione del governo al Consiglio Superiore" Analogo articolo su Repubblica Quindi su chi decide la nomina del governatore abbiamo fatto definitivamente chiarezza, visto che: statuto bankitalia, specifica legge dello Stato e anche la cronaca dei giornali concordano nel descrivere la medesima situazione. Una volta nominato il governatore, sempre secondo l'art.17 dello Statuto, questi sceglie Direttore generale e dei Vice direttori generali sempre a seguito di approvazione con decreto del Presidente della Repubblica promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri di concerto col Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Consiglio dei ministri Insomma i partecipanti non ci possono mettere minimamente bocca. Assodato che il Consiglio Superiore non ha alcun potere nella scelta del Governatore, del Direttore generale e dei Vice direttori generali (che come vedremo, costituiscono il Direttorio), le sue funzioni quali sono invece? Le stabilisce l'articolo 18

Al Consiglio superiore spettano l’amministrazione generale nonché la vigilanza sull’andamento della gestione e il controllo interno della Banca. In conformità alle disposizioni legislative e regolamentari nonché, per le delibere di cui ai successivi punti 9) e 10), nel rispetto dello statuto del SEBC e delle disposizioni stabilite dalla Banca centrale europea (BCE), il Consiglio: 1) esamina ed approva, su proposta del Direttorio, il progetto di bilancio e ne delibera la presentazione al Collegio sindacale e all’assemblea dei partecipanti per la definitiva approvazione. Sentito il Collegio sindacale, delibera i dividendi da corrispondere ai partecipanti; 2) approva il bilancio annuale di previsione degli impegni di spesa; 3) autorizza i contratti che importano alienazione di immobili per somma superiore a 1 milione di euro e le transazioni, i concordati e le cessioni riguardanti crediti di somme superiori a 200.000 euro, e si pronunzia su tutti quegli altri contratti e sulle azioni giudiziarie che, per la loro importanza, il Governatore ritenga di sottoporre alla sua approvazione; 4) emana i regolamenti interni dell’Istituto; 5) determina la pianta organica del personale, nomina gli impiegati e adotta i provvedimenti per la cessazione dal servizio dei medesimi; 6) approva gli accordi stipulati con le organizzazioni sindacali; 7) adotta le deliberazioni riguardanti l’articolazione territoriale nonché l’assetto organizzativo generale della Banca; 8) nomina e revoca i reggenti presso le sedi e i consiglieri presso le succursali, determinandone il numero e stabilendo quali tra essi debbano assumere l’ufficio di censore; 9) nomina i corrispondenti della Banca all’estero; 10) determina le norme e le condizioni per le operazioni della Banca; 11) fissa il limite annuo per l’eventuale erogazione di somme a scopo di beneficenza o per contributi a iniziative d’interesse pubblico; 12) delibera su tutte le altre materie concernenti l’amministrazione generale della Banca che, non demandate all’assemblea dei partecipanti, il Governatore ritenga di sottoporgli. Il Consiglio viene informato dal Governatore sui fatti rilevanti concernenti l’amministrazione della Banca e in particolare: – sui contenuti del piano d’istituto; – sul consuntivo annuale degli impegni di spesa; – sui risultati degli accertamenti ispettivi interni; – sugli impieghi delle disponibilità dei fondi, delle riserve statutarie e degli accantonamenti a garanzia del trattamento integrativo di quiescenza del personale.

Lo potete leggere con comodo, troverete che non c'è alcun riferimento alle funzioni proprie della banca centrale, ossia di politica monetaria o di vigilanza sulle banche private poc'anzi descritta. Sono solo funzioni relative alla gestione interna della banca, quale nomina degli impiegati, accordi con i sindacati, erogazione di beneficenza, regolamenti interni. Insomma nulla che abbia a che fare con il mondo esterno alla banca stessa. Questa non è una mia interpretazione, ma come vedremo è esplicitato in uno specifico articolo dello Statuto, che andiamo subito ad esaminare, perché è quello che stabilisce cos'è il Direttorio.

Art. 21 Il Direttorio è costituito dal Governatore, dal Direttore generale e da tre Vice direttori generali. Al Direttorio spetta la competenza ad assumere i provvedimenti aventi rilevanza esterna relativi all’esercizio delle funzioni pubbliche attribuite dalla legge alla Banca o al Governatore per il perseguimento delle finalità istituzionali, con esclusione delle decisioni rientranti nelle attribuzioni del SEBC. Nell’ambito delle proprie competenze, il Direttorio può rilasciare deleghe al personale direttivo della Banca, stabilendone forme e modalità di esercizio, per l’adozione di provvedimenti che non richiedono valutazioni di carattere discrezionale, quali acclaramenti, accertamenti e altri che comportino mere ricognizioni di fatti, circostanze e requisiti.

Quindi le "funzioni pubbliche attribuite dalla legge alla Banca o al Governatore per il perseguimento delle finalità istituzionali", ossia le operazioni che servono ad attuare la politica monetaria, fatte salve le decisioni rientranti nelle attribuzioni BCE, sono di competenza del Direttorio. Tra le funzioni pubbliche attribuite dalla legge rientrano ovviamente anche quelle attribuitele dall'art. 25.2 dello Statuto BCE, di cui abbiamo già parlato, ossia quelle di vigilanza.

CONCLUSIONI

I partecipanti eleggono solo il Consiglio Superiore, che ha funzioni inerenti la mera gestione interna della banca. Le funzioni pubbliche, quali politica monetaria, vigilanza, e qualsiasi altra funzione attribuita dalla legge alla Banca per perseguire le sue finalità istituzionali, competono al Direttorio, che abbiamo visto essere di nomina interamente politica e fatta dal Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’economia, e seguito da deliberazione del Presidente della Repubblica I partecipanti non hanno quindi alcun potere in bankitalia che possa influire nelle sue attività esterne. Il conflitto di interessi è quindi del tutto escluso. Infatti i partecipanti di bankitalia non hanno di fatto alcun controllo sulle attività esterne e/o inerenti le funzioni pubbliche della stessa.

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.15) 11 luglio 2011 17:13

    LETTERA AD HIRES SUL COMPLOTTO DEL SIGNORAGGIO

     

    Tralascio l’automanifestata incapacità di intendere del sig.r Geri Steve (chiaro pseudonimo) ..... e mi domando come si fa ad ammettere spudoratamente di NON avere piena contezza di tutti gli elementi di giudizio.... e ciò nonostante emettere un inappellabile giudizio oltremodo offensivo genericamente diretto contro gente inidentificata ed inidentificabile.... Insomma l’apoteosi della vacuità del cerebro. Livello di autocoscienza pari a zero….. solo perché ad oggi non è dato di misurare tali parametri nella banda negativa!

     

    Il sig.r Luca Troiani è senz’altro di migliore pasta (in confronto al signore precedente) per vari motivi…Primo si firma con nome e cognome e questo vale già il 50 % della stima da dare a chiunque …… poi però si perde entrando in considerazioni di nessun costrutto dileggiando gli antagonisti… senza il valido supporto di alcun manifesto argomento. Il che diminuisce di molto le sue iniziali quotazioni…

     

    Preciso che questa è la prima volta che rispondo ad un articolo… anche perché in genere preferisco scrivere articoli che commentare quelli degli altri… ma stavolta non potevo proprio esimermi.

     

    E veniamo al nocciolo del motivo della mia presenza qui…

     

    Solo per far capire che io sono aduso a pesanti disfide allegherò poi il testo di una delle tre successive denunce penali contro tutti i ministri finanziari, il governatore di Bankitalia, il governatore della BCE, il direttore generale dell’ufficio delle entrate…. E moltissimi altri per ben 62 (sessantadue) capi di imputazione. Queste denunce sono fino ad ora del tutto silenti ma confido sempre nella solerzia della magistratura.

     

    Per rispondere a tono al sig.r Hires (che vor di’?, chi sarà mai??) vale la pena di mettere in chiaro alcuni punti critici che alla base inficiano le pseudo argomentazioni che adduce come base del suo costrutto logico……

     

    1) qualcuno che afferma di essere un esperto DEVE dichiarare le sue credenziali, e soprattutto fornire le sue generalità (altrimenti che affidamento può dare?).

     

    2) tutta la sua disamina si basa sullo Statuto della Banca d’Italia ( che al contrario di quanto afferma il “tizio mascherato”) è :

     

    a) è si istituto di diritto pubblico (per una parte);

     

    b) ma anche una normale S.p.a. (per altra parte [follia assoluta per la lealtà di pensiero, un puro paradosso]) …. che in primis deve rendere conto ai propri azionisti (altrimenti chi sarebbe così idiota da investire milioni di euro sapendo il suo investimento essere alla mercè della volatilità e della arbitrarietà di soggetti politici di per sé poco affidabili e contradditori;

     

    c) da tener conto che gli azionisti della banca d’Italia non sono cittadini comuni…. Ma banche commerciali come :

     

    -  GRUPPO INTESA 27,2 %
    - GRUPPO SAN PAOLO 17,23 %
    - GRUPPO CAPITALIA 11,15 %
    - GRUPPO UNICREDITO 10,97 %
    - ASSICURAZIONI GENERALI 6,33 %
    - INPS 5,0 %
    - BANCA CARIGE 3,96 %
    - BNL 2,83 %
    - MONTE DEI PASCHI DI SIENA 2,50 %
    - CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE 1,85 %
    - RAS 1,33 %
    - GRUPPO LA FONDIARIA 2,0 %
    - GRUPPO PREMAFIN 2,0 %

     - ED ALTRI IGNOTI.

     

    Ora non mi risulta da esperienze personali di oltre quarant’anni di rapporti con costoro che le banche siano delle pie opere di carità particolarmente solidali ed umanitarie….. Cosa per cui per me pensare che le banche investano in un attività finanziaria senza praticamente alcun ritorno economico, come sembra voler asseverare il “tizio mascherato” è davvero dura da mandar giù….

     

    3) Lo Statuto della banca d’Italia sempre citato dal “nostro esperto” è un puro e semplice regolamento interno che sotto l’aspetto giuridico e legale ha il valore del due di coppe quando regna denari

     

    4) Viceversa ci si dimentica di citare la Costituzione, ….. tutte le leggi di ogni ordine e grado dello Stato, gli articoli del codice civile, e penale e dei codici di procedura…. E quant’altro;

     

    5) Possibile che il nostro “Hires = “tizio mascherato” sia così ignorante? Certamente non posso crederlo e sicuramente non lo è…..anzi è un furbacchione che evita, quasi abilmente, di entrare davvero nel merito dell’argomentazione ai livelli e gradi di effettiva competenza e giurisdizione….

     

    6) Dimenticandosi che il regolamento interno e pure la 262/2005 hanno minor valenza rispetto ai codici e alla costituzione… e checchè ne dica il consiglio d’amministrazione della banca d’Italia, gli azionisti, il ministro, il governo, ed anche il Presidente della Repubblica …..tutti sono succubi e sottomessi alla LEGGE …. E fino a prova contraria qui, con l’avvento dell’epoca dell’euro…. si sono stravolti tutti i concetti del diritto e della ragione ……

     

    Tutto il resto è mangime per i mammalucchi.

     

    A riprova della mia personale assoluta convinzione in quello che dico, esponendo la mia persona ed il mio nome ho citato (come gia detto) all’autorità giudiziaria varie volte tutti i personaggi responsabili dei reati da me contestati. sono in attesa degli esiti che ne arriveranno… se il “tizio mascherato” (Hires) altrettanto davvero crede in quello che scrive lo invito a disvelare la sua identità e a costituirsi in procedimento contro di me…. Così poi finalmente si saprà chi avrà mentito e chi no. Per chi volesse leggersi il testo completo delle denunce può trovarle qui :

     

    https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbGJhbWVkaXRlcnJhbmVhMXxneDo0ZDY4Nzc4NmQ5MjgxYzc3&pli=1

     

    https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbGJhbWVkaXRlcnJhbmVhMXxneDozNjIxNWVmZjUyMTdmZWI5

     

    Laudetur Semper. Veiensfurens.


    P.S. Se poi la redazione volesse pubblicare anche il testo integrale delle mie dnunce farebbe cosa buona e giusta non tanto a me quanto ai lettori che potrebbero aver modo di confrontare le varie tesi. Ve ne ringrazio antecipatamente.

  • Di Antonio DS (---.---.---.64) 11 luglio 2011 16:05

    Ho votato no perchè, indipendentemente dalle teorie del signoraggio, che peraltro sono più complesse di quanto rappresentate qui, vi è una carenza sostanziale di base.
    Prima di tutto portare i risultati di bilancio nella patria della depenalizzazione del falso in bilanci lo trovo alquanto puerile;
    in secondo ruolo non si tiene conto che dal 1991, con l’estromissione degli agenti di intermediazione mobiliare sostituiti coi dipendenti delle SIM la cui unica proprietà è riconducibile per la medesima legge, esclusivamente alle banche stesse, si è venuto a stabilire il dominio assoluto degli istituti di credito sull’econoia nazionale, non per nulla hanno goduto e godono di una tassazione privilegiata che altro non fa se non distorcere il mercato fino a rendere inappetibile l’investimento nelle attività produttive rispetto a quello puramente finanziario
    Se si tiene conto che gli stessi soggetti sono accreditati al tesoro per la coloccazione dei titoli di debito pubblico e che le cariche dirigenziali dei suddetti soggetti vengono puntualmente lottizzate dalla classe politica, bhè, il quadro è veramente inquietante.
    Va’ aggiunto che questi enti privati sono dotati anche di "consorelle" in vari paradisi fiscali (basta andare su google, scrivere per esempio "unicredit cayman" e dare l’invio per trovarsi le sorpresine) e che addirittura sarebbe sufficiente per loro, incrociare sul mercato delle compravendite di titoli di qualsiasi genere, anche di valute estere, per spostare qualsiasi capitale volessero, da una parte all’altra del pianeta, facendo risultare in italia una perdita e mantenere i capitali intatti all’estero....
    Quindi, bello l’elenco di cifre snocciolate sapientemente e condite dai migliori e più coerenti regolamenti di questo mondo con tanto di riferimenti alla comunità europea ecc ecc, ottimo come base per una tesi di laurea di fronte a uno specialista della teoria, ma la realtà dei fatti mi pare proprio la negazione del fine stesso che questi bilanci e questi regolamenti si propongono, ed infatti i vari scandali accumulati negli anni, che temo siano solo una piccola parte di ciò che avviene realmente, stanno li a dimostrare che qualche problema c’è sotto l’immagine patinata di chi gestisce la baracca col beneplacito del governo di turno.... Perciò, cari complottisti ricordate che pensar male non è bello, però spesso ci s’azzecca!!!

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.195) 11 luglio 2011 11:43

    Io ho votato questo articolo come "interessante", anche se, per ristrettezza di tempo, non l’ho letto tutto.

    Ma prima di me c’era un solo voto : NON INTERESSANTE.

    visto che tanti scemi ripetono sempre le bufale del signoraggio, io, da buon illuminista, non capisco come possa essere non interessante un articolo che fa chiarezza sui fatti e sulle leggi che li governano.

    Invito percio’ l’anonimo votatore a farsi avanti ed esprimersi, visto che Agoravox gli da’ questa possibilita’.

    Geri Steve

  • Di Luca Troiano (---.---.---.202) 11 luglio 2011 13:00

    Il signoraggio è una bufala e chi ci crede o è in malafede (e in tanti lo sono) o è semplicemente ignorante. 

    Hires ha fatto benissimo a scrivere questo pezzo.

    @ Geri Steve: c’è qualcuno che sistematicamente vota non interessante un pò tutti gli articoli. L’ho notato da tempo. Non credo si farà sentire, lanciare il sasso e nascondere la mano è sport tipico di certe persone.
  • Di Antonio DS (---.---.---.64) 11 luglio 2011 16:05

    Ho votato no perchè, indipendentemente dalle teorie del signoraggio, che peraltro sono più complesse di quanto rappresentate qui, vi è una carenza sostanziale di base.
    Prima di tutto portare i risultati di bilancio nella patria della depenalizzazione del falso in bilanci lo trovo alquanto puerile;
    in secondo ruolo non si tiene conto che dal 1991, con l’estromissione degli agenti di intermediazione mobiliare sostituiti coi dipendenti delle SIM la cui unica proprietà è riconducibile per la medesima legge, esclusivamente alle banche stesse, si è venuto a stabilire il dominio assoluto degli istituti di credito sull’econoia nazionale, non per nulla hanno goduto e godono di una tassazione privilegiata che altro non fa se non distorcere il mercato fino a rendere inappetibile l’investimento nelle attività produttive rispetto a quello puramente finanziario
    Se si tiene conto che gli stessi soggetti sono accreditati al tesoro per la coloccazione dei titoli di debito pubblico e che le cariche dirigenziali dei suddetti soggetti vengono puntualmente lottizzate dalla classe politica, bhè, il quadro è veramente inquietante.
    Va’ aggiunto che questi enti privati sono dotati anche di "consorelle" in vari paradisi fiscali (basta andare su google, scrivere per esempio "unicredit cayman" e dare l’invio per trovarsi le sorpresine) e che addirittura sarebbe sufficiente per loro, incrociare sul mercato delle compravendite di titoli di qualsiasi genere, anche di valute estere, per spostare qualsiasi capitale volessero, da una parte all’altra del pianeta, facendo risultare in italia una perdita e mantenere i capitali intatti all’estero....
    Quindi, bello l’elenco di cifre snocciolate sapientemente e condite dai migliori e più coerenti regolamenti di questo mondo con tanto di riferimenti alla comunità europea ecc ecc, ottimo come base per una tesi di laurea di fronte a uno specialista della teoria, ma la realtà dei fatti mi pare proprio la negazione del fine stesso che questi bilanci e questi regolamenti si propongono, ed infatti i vari scandali accumulati negli anni, che temo siano solo una piccola parte di ciò che avviene realmente, stanno li a dimostrare che qualche problema c’è sotto l’immagine patinata di chi gestisce la baracca col beneplacito del governo di turno.... Perciò, cari complottisti ricordate che pensar male non è bello, però spesso ci s’azzecca!!!

  • Di (---.---.---.15) 11 luglio 2011 17:13

    LETTERA AD HIRES SUL COMPLOTTO DEL SIGNORAGGIO

     

    Tralascio l’automanifestata incapacità di intendere del sig.r Geri Steve (chiaro pseudonimo) ..... e mi domando come si fa ad ammettere spudoratamente di NON avere piena contezza di tutti gli elementi di giudizio.... e ciò nonostante emettere un inappellabile giudizio oltremodo offensivo genericamente diretto contro gente inidentificata ed inidentificabile.... Insomma l’apoteosi della vacuità del cerebro. Livello di autocoscienza pari a zero….. solo perché ad oggi non è dato di misurare tali parametri nella banda negativa!

     

    Il sig.r Luca Troiani è senz’altro di migliore pasta (in confronto al signore precedente) per vari motivi…Primo si firma con nome e cognome e questo vale già il 50 % della stima da dare a chiunque …… poi però si perde entrando in considerazioni di nessun costrutto dileggiando gli antagonisti… senza il valido supporto di alcun manifesto argomento. Il che diminuisce di molto le sue iniziali quotazioni…

     

    Preciso che questa è la prima volta che rispondo ad un articolo… anche perché in genere preferisco scrivere articoli che commentare quelli degli altri… ma stavolta non potevo proprio esimermi.

     

    E veniamo al nocciolo del motivo della mia presenza qui…

     

    Solo per far capire che io sono aduso a pesanti disfide allegherò poi il testo di una delle tre successive denunce penali contro tutti i ministri finanziari, il governatore di Bankitalia, il governatore della BCE, il direttore generale dell’ufficio delle entrate…. E moltissimi altri per ben 62 (sessantadue) capi di imputazione. Queste denunce sono fino ad ora del tutto silenti ma confido sempre nella solerzia della magistratura.

     

    Per rispondere a tono al sig.r Hires (che vor di’?, chi sarà mai??) vale la pena di mettere in chiaro alcuni punti critici che alla base inficiano le pseudo argomentazioni che adduce come base del suo costrutto logico……

     

    1) qualcuno che afferma di essere un esperto DEVE dichiarare le sue credenziali, e soprattutto fornire le sue generalità (altrimenti che affidamento può dare?).

     

    2) tutta la sua disamina si basa sullo Statuto della Banca d’Italia ( che al contrario di quanto afferma il “tizio mascherato”) è :

     

    a) è si istituto di diritto pubblico (per una parte);

     

    b) ma anche una normale S.p.a. (per altra parte [follia assoluta per la lealtà di pensiero, un puro paradosso]) …. che in primis deve rendere conto ai propri azionisti (altrimenti chi sarebbe così idiota da investire milioni di euro sapendo il suo investimento essere alla mercè della volatilità e della arbitrarietà di soggetti politici di per sé poco affidabili e contradditori;

     

    c) da tener conto che gli azionisti della banca d’Italia non sono cittadini comuni…. Ma banche commerciali come :

     

    -  GRUPPO INTESA 27,2 %
    - GRUPPO SAN PAOLO 17,23 %
    - GRUPPO CAPITALIA 11,15 %
    - GRUPPO UNICREDITO 10,97 %
    - ASSICURAZIONI GENERALI 6,33 %
    - INPS 5,0 %
    - BANCA CARIGE 3,96 %
    - BNL 2,83 %
    - MONTE DEI PASCHI DI SIENA 2,50 %
    - CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE 1,85 %
    - RAS 1,33 %
    - GRUPPO LA FONDIARIA 2,0 %
    - GRUPPO PREMAFIN 2,0 %

     - ED ALTRI IGNOTI.

     

    Ora non mi risulta da esperienze personali di oltre quarant’anni di rapporti con costoro che le banche siano delle pie opere di carità particolarmente solidali ed umanitarie….. Cosa per cui per me pensare che le banche investano in un attività finanziaria senza praticamente alcun ritorno economico, come sembra voler asseverare il “tizio mascherato” è davvero dura da mandar giù….

     

    3) Lo Statuto della banca d’Italia sempre citato dal “nostro esperto” è un puro e semplice regolamento interno che sotto l’aspetto giuridico e legale ha il valore del due di coppe quando regna denari

     

    4) Viceversa ci si dimentica di citare la Costituzione, ….. tutte le leggi di ogni ordine e grado dello Stato, gli articoli del codice civile, e penale e dei codici di procedura…. E quant’altro;

     

    5) Possibile che il nostro “Hires = “tizio mascherato” sia così ignorante? Certamente non posso crederlo e sicuramente non lo è…..anzi è un furbacchione che evita, quasi abilmente, di entrare davvero nel merito dell’argomentazione ai livelli e gradi di effettiva competenza e giurisdizione….

     

    6) Dimenticandosi che il regolamento interno e pure la 262/2005 hanno minor valenza rispetto ai codici e alla costituzione… e checchè ne dica il consiglio d’amministrazione della banca d’Italia, gli azionisti, il ministro, il governo, ed anche il Presidente della Repubblica …..tutti sono succubi e sottomessi alla LEGGE …. E fino a prova contraria qui, con l’avvento dell’epoca dell’euro…. si sono stravolti tutti i concetti del diritto e della ragione ……

     

    Tutto il resto è mangime per i mammalucchi.

     

    A riprova della mia personale assoluta convinzione in quello che dico, esponendo la mia persona ed il mio nome ho citato (come gia detto) all’autorità giudiziaria varie volte tutti i personaggi responsabili dei reati da me contestati. sono in attesa degli esiti che ne arriveranno… se il “tizio mascherato” (Hires) altrettanto davvero crede in quello che scrive lo invito a disvelare la sua identità e a costituirsi in procedimento contro di me…. Così poi finalmente si saprà chi avrà mentito e chi no. Per chi volesse leggersi il testo completo delle denunce può trovarle qui :

     

    https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbGJhbWVkaXRlcnJhbmVhMXxneDo0ZDY4Nzc4NmQ5MjgxYzc3&pli=1

     

    https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxhbGJhbWVkaXRlcnJhbmVhMXxneDozNjIxNWVmZjUyMTdmZWI5

     

    Laudetur Semper. Veiensfurens.


    P.S. Se poi la redazione volesse pubblicare anche il testo integrale delle mie dnunce farebbe cosa buona e giusta non tanto a me quanto ai lettori che potrebbero aver modo di confrontare le varie tesi. Ve ne ringrazio antecipatamente.

    • Di (---.---.---.25) 17 luglio 2011 20:35
      Visto che ho due minuti di tempo rispondo a quest’ultimo commento, anche se davvero di scarso valore intellettuale.
      "allegherò poi il testo di una delle tre successive denunce penali contro tutti i ministri finanziari"
      Le denunce non provano nulla. Per poter affermare di aver ragione bisogna vincerle, le cause, eventualmente in tutti e tre i gradi di giudizio.



      "1) qualcuno che afferma di essere un esperto DEVE dichiarare le sue credenziali, e soprattutto fornire le sue generalità (altrimenti che affidamento può dare?)."
      E chi l’ha detto? L’importante non è CHI dice qualcosa ma COSA dice, COME lo dice, come argomenta le proprie affermazioni. La verità rimane vera sia che la dica un bianco o un nero, un prete o un assassino.

      2) tutta la sua disamina si basa sullo Statuto della Banca d’Italia ( che al contrario di quanto afferma il “tizio mascherato”) è :
      ..
      b) ma anche una normale S.p.a.
      Falso. Bankitalia non è una Spa neanche per niente. Chi lo afferma mente sapendo di mentire.


      "(altrimenti chi sarebbe così idiota da investire milioni di euro sapendo il suo investimento essere alla mercè della volatilità e della arbitrarietà di soggetti politici di per sé poco affidabili e contradditori;"
      Nessuno può comprare o vendere "azioni di bankitalia" perché non esistono. Le partecipazioni di bankitalia invece esistono ma non sono cedibili. Quindi il commento denota completa ignoranza sul tema.
      Chi possiede quelle partecipazioni le ha acquisite per essersi fuso, come società, con una banca che le possedeva. In origine erano tutte in mano a banche statali che sono state privatizzate (per fare cassa). Non può però venderle o comprarne altre. E’ vietato dalla legge.


      "c) da tener conto che gli azionisti della banca d’Italia non sono cittadini comuni…. Ma banche commerciali come :
      ...
      e altri ignoti"
      Innanzitutto nel mio articolo c’è il link la lista completa dei partecipanti al capitale di bankitalia, quindi "ignoti" non ne esistono.
      Secondo, non esistono, come già detto "azionisti" di bankitalia ma solo partecipanti al capitale, e che non contano nulla in bankitalia, come dimostrato nell’articolo.


      "3) Lo Statuto della banca d’Italia sempre citato dal “nostro esperto” è un puro e semplice regolamento interno "
      Sbagliato, 
      Art. 10
      2. Le modifiche dello statuto della Banca sono deliberate dall’assemblea straordinaria dei 
      partecipanti e sono approvate dal Presidente della Repubblica con proprio decreto, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.


      Quindi non è un semplice "regolamento interno".
      Anche questo punto quindi è palesemente errato


      "un furbacchione che evita, quasi abilmente, di entrare davvero nel merito dell’argomentazione ai livelli e gradi di effettiva competenza e giurisdizione…."
      Io nel merito vi entro eccome, mentre in questo commento leggo solo errori e sterili insinuazioni.

      "6) Dimenticandosi che il regolamento interno e pure la 262/2005 hanno minor valenza rispetto ai codici e alla costituzione"
      Quella legge è rimasta inattuata perché antieconomica per lo Stato, visto che già incamera oggi tutti i proventi da signoraggio.

      Non c’è che dire, del commento non è rimasto in piedi davvero nulla se non gli insulti e le illazioni di carattere personale, sulle quali non mi abbasso a rispondere.




    • Di Lucio Sanna (---.---.---.35) 20 luglio 2011 13:23
      Lucio Sanna

      Il mio nome è Lucio Sanna, anzi per l’esattezza all’anagrafe faccio Luciano Sanna e risiedo in Oristano, Sardegna.
      Avrei solo una richiesta da fare agli estensori della denuncia: come posso fare per aggiungere la mia firma alla denuncia in questione ?

      Grazie

    • Di (---.---.---.210) 3 agosto 2013 14:01

      Tutto si riduce alla proprietà della moneta. Chi è il proprietario dell’euro? Di sicuro non è il portatore... quindi i soldi ce li prestano inventandoli dal nulla, anzi per essere precisi e per chi ha voglia di informarsi, li prendono dal valore personale. Noi siamo tutti schiavi perchè accettiamo l’euro.

    • Di Hires (---.---.---.70) 12 agosto 2013 10:15
      Hires

      "Tutto si riduce alla proprietà della moneta. Chi è il proprietario dell’euro? Di sicuro non è il portatore... "

      E invece lo è, come risulta anche da una recente interrogazione al Consiglio Europeo

      "quindi i soldi ce li prestano inventandoli dal nulla"
      La BCE, organo dell’Unione Europea "emette" e non "inventa" denaro, comprando titoli e obbligazioni con aste e strumenti regolamentati dallo Statuto. Non "CE" li prestano. I proventi dell’emissione (signoraggio) vanno agli Stati.

      "anzi per essere precisi e per chi ha voglia di informarsi, li prendono dal valore personale."
      Frase priva di qualsiasi significato


      "Noi siamo tutti schiavi perchè accettiamo l’euro."
      Nessuno è schiavo ma di certo se non lavori ti ritrovi senza soldi.


    • Di Hires (---.---.---.70) 12 agosto 2013 10:28
      Hires

      "Solo per far capire che io sono aduso a pesanti disfide allegherò poi il testo di una delle tre successive denunce penali contro tutti i ministri finanziari, "
      Le denunce non provano nulla, se non che c’è gente che ha molto tempo da perdere. Solo quando i processi giungono sino all’ultimo livello di giudizio si può affermare di aver ragione o torto. 


      "2) tutta la sua disamina si basa sullo Statuto della Banca d’Italia ( che al contrario di quanto afferma il “tizio mascherato”) è :
       a) è si istituto di diritto pubblico (per una parte);
       b) ma anche una normale S.p.a."
      Non è istituto pubblico "per una parte" ma pubblico punto e basta. Infatti il Direttorio è di nomina pubblica ed è l’unico a poter prendere decisioni a rilevanza esterna. Per il resto, la politica monetaria la decide la BCE di cui fa parte il governatore di bankitalia, di nomina pubblica.
      E la Banca d’Italia non è una SPA - né normale né anormale. Non ha azionisti, non ha un amministratore delegato, non ha nulla di una SPA. I proventi di bankitalia vanno allo Stato e non deve rendere conto delle proprie azioni a nessun privato.

      "Ora non mi risulta da esperienze personali di oltre quarant’anni di rapporti con costoro che le banche siano delle pie opere di carità particolarmente solidali ed umanitarie"
      Infatti quelle non sono azioniste ma partecipanti al capitale, e non hanno alcun diritto o potere in bankitalia. Non possono nemmeno disfarsi delle parteciopazioni perché è pure vietato comprarne o cederle.


      "3) Lo Statuto della banca d’Italia sempre citato dal “nostro esperto” è un puro e semplice regolamento interno"
      Sbagliato, è un regolamento dettato a norma di legge. 
      Tra l’altro chi commenta dimostra anche di non aver letto l’articolo visto che in esso troviamo la risposta:

      ...
      Visto il parere reso dalla Banca centrale europea il 25 agosto 2006 su richiesta della Banca d’Italia;
      Considerato che l’Assemblea generale straordinaria dei partecipanti al capitale 
      della Banca d’Italia, in data 28 novembre 2006, ha approvato il nuovo testo dello 
      statuto;
      Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 
      dicembre 2006;
      Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
      Firmato.. il Presidente della Repubblica
      Firmato.. il Presidente del Consiglio dei Ministri
      Firmato.. il Ministro dell’Economia e delle Finanze

      Insomma lo Statuto è dettato ed approvato da ogni livello costituzionale non da privati.


      "5) Possibile che il nostro “Hires = “tizio mascherato” sia così ignorante? Certamente non posso crederlo e sicuramente non lo è…..anzi è un furbacchione che evita, quasi abilmente, di entrare davvero nel merito "
      E con un commento così sciocco in cui si parla di "tizi mascherati" e "furbacchioni" mi si accusa di non entrare nel merito, della serie fa quello che dico non guardare quel che faccio... ma io nel merito invece già ci sono e ci rimango.

      "tutti sono succubi e sottomessi alla LEGGE …. E fino a prova contraria qui, con l’avvento dell’epoca dell’euro…. si sono stravolti tutti i concetti del diritto e della ragione ……"
      Infatti tutto avviene a norma di legge e non c’è nulla di immorale, scandaloso o illecito nell’emissione della moneta.


      "Così poi finalmente si saprà chi avrà mentito e chi no. Per chi volesse leggersi il testo completo delle denunce può trovarle qui :"
      Spazzatura immane, copiata e incollata da altra spazzatura immane. E non prova nulla. Non conta intentare cento cause, basta vincerne una. E per farlo, purtroppo per chi la intenta, bisogna aver ragione, non basta collezionare 10 o 100 firme di poveri ignoranti sprovveduti.


  • Di (---.---.---.27) 11 luglio 2011 19:22

    è impossibile non sospettare della malafede di una persona che si dichiara programmatore di computer ma che poi trovi in qualsiasi pagina dei siti internet a difendere un sistema indifendibile come quello bancario. il tutto poi basandosi sull’analisi punto per punto dello statuto della Banca d’italia laddove chi attacca il sig.ggio sostiene l’assoluta sudditanaza dei politici nei confronti dei banchieri. quando ho chiesto a hires di spiegarmi perchè bankitalia collochi al passaivo dello stato patrimoniale, come se fosse un debito, l’intero ammontare delle banconote in circolazione, messo alle strette mi had etto semplicemente che è giusto così perchè mancando l’oro come valore di convertibilità della moneta è giusto che siano i titoli del debito pubblico che la banca deve restituire a coloro che gli riportano le banconote stesse! una chiara fesseria... oppure sulla proprietà della moneta al momento dell’emissione il "nostro" sostiene che la monete è di chi la riceve ... altra balla immane: la stessa BDI ha ammesso che la moneta è una "merce" di proprietà della banca stessa; come è possibile che una"merce" che costa 30 cent a pezzo ad essere addebitata alla collettività al valore nominale più interesse non è dato ancora capire, al di là dei continui estenuanti richiami di hires allo statuto della BdI... ma pi se la (carta)moneta è di proprietà della Banca d’Italia come può la stessa collocarla al passivo del proprio bilancio come se fosse un debito? regole contabili assolutamente folli dettate solo per consentire l’occultamento del VERO reddito da signoraggio, che non è certo limitato alla distribuzione di pochi soldi (in pratica i soli interessi sui titoli) tra riserve di BdI, soci proprietari (fino a un max di 15.600 Euro e parliamo di quasi 100 comproprietari, per lo più privati, che in pratica si suddividerebbero in media circa 200 euro l’anno...lascio agli altri ogni commento) e Stato. ha voglia Hires a fare disinformazione sui siti e spieghi invece perchè non ci si fa una bella trasmissione sul problema: la faccia li la sua, ben pagata, disinformazione: davanti alla gente che perde lavoro, a chi ha dovuto cedere le proprie attività alla banche, a chi non trova lavoro perchè anche se laureato con 110 e lode deve cedere il passo ai figli del potente di turno... oppure faccia questi ragionamenti davanti gli indignados di Spagna o la gente disperata in Grecia pe runo Stato portato sull’orlo del fallimento dagli stessi che ne avevano illegittimamente ammesso l’entrata in eurozona; un Paese che si sapeva benissimo essere ampiamente fuori dai parametri di Maastricht 

    • Di (---.---.---.25) 17 luglio 2011 23:25

      Ancora a parlare di buona o malafede invece di scendere nel merito?


      " quando ho chiesto a hires di spiegarmi perchè bankitalia collochi al passaivo dello stato patrimoniale, come se fosse un debito, l’intero ammontare delle banconote in circolazione, messo alle strette mi had etto semplicemente che è giusto così perchè mancando l’oro come valore di convertibilità della moneta è giusto che siano i titoli del debito pubblico che la banca deve restituire a coloro che gli riportano le banconote stesse"
      A parte che non ho mai affermato un’idiozia simile, che sembra più che altro essere una tua cattiva interpretazione di qualche mia frase, ti invito a riportare le mie frasi virgolettando e per intero e senza inventare. Possibilmente allegando il link all’intera discussione. Ad ogni modo, è giusto che la BC collochi a passivo la moneta emessa altrimenti si troverebbe con un utile spropositato che non potrebbe neanche distribuire visto che non avrebbe fisicamente la moneta per farlo, e non potrebbe neanche stamparne di nuova perché non servirebbe, dato che nuova moneta aumenterebbe ancora il suo utile. Paradossale!


      "a stessa BDI ha ammesso che la moneta è una "merce" di proprietà della banca stessa; come è possibile che una"merce" che costa 30 cent a pezzo ad essere addebitata alla collettività al valore nominale più interesse non è dato ancora capire"
      Quando le banconote sono in mano alla BC, non sono moneta. Quindi non hanno alcun valore. Quando sono emesse acquisiscono valore, per legge dello Stato, e sono di proprietà di chi le riceve. Non sono "addebitate", ma semplicemente prestate alle banche private, oppure usate per comprare titoli o obbligazioni già esistenti sul mercato.
      Quindi il debito dello Stato non aumenta se la BC emette moneta, tanto per capirci.


      "ma pi se la (carta)moneta è di proprietà della Banca d’Italia come può la stessa collocarla al passivo del proprio bilancio come se fosse un debito?"
      Continui a confondere il biglietto senza valore con la moneta emessa, che è di proprietà di chi la riceve. Se è un credito per chi la riceve deve necessariamente essere un debito per chi la emette.

      " regole contabili assolutamente folli dettate solo per consentire l’occultamento del VERO reddito da signoraggio, che non è certo limitato alla distribuzione di pochi soldi (in pratica i soli interessi sui titoli) "
      Regole contabili basate sulla logica e accettate dagli economisti e dai governi di tutto il mondo. 
      D’altronde: se io BC ti do 100 euro e tu tra un anno me ne dai 102, quant’è il mio guadagno? 2 ovviamente. Solo un idiota potrebbe sostenere il contrario. Ossia il signoraggista medio.


      "ha voglia Hires a fare disinformazione sui siti e spieghi invece perchè non ci si fa una bella trasmissione sul problema"
      Non sono interessato alla fama e non sono un giornalista. Cosa c’entro io con le trasmissioni televisive??

      " la faccia li la sua, ben pagata, disinformazione: davanti alla gente che perde lavoro, a chi ha dovuto cedere le proprie attività alla banche"
      E’ così che intendete convincere la gente delle balle sul signoraggio? attribuendo ad esso la causa delle loro disgrazie? siete degli sciacalli. E io sono ben pagato, è vero, ma per la mia professione, che non è collegata alle banche, o al signoraggio.


      " chi non trova lavoro perchè anche se laureato con 110 e lode deve cedere il passo ai figli del potente di turno"
      Io sono laureato con 110 e lode, e senza raccomandazione ho trovato lavoro. Forse perché valgo qualcosa più di qualcun altro e non sto li a piangermi addosso?




  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.244) 11 luglio 2011 19:52
    Damiano Mazzotti

    Io posso dire solo questo: l’attuale valore della moneta equivale alla fiducia dell’uomo che la usa nei confronti degli altri uomini. Come il credito è la fiducia dell’uomo nell’uomo. E dato che la produzione di moneta oggi non è ancorata all’oro e a nient’altro, finita la fiducia finirà il valore di quasi ogni moneta nazionale e internazionale.

    Quindi i banchieri centrali con l’emissione continua di titoli per coprire debiti di stato, e i titotari dei fondi speculativi con i loro giochetti con le quotazioni in CDS o altro, che incrementano la massa monetaria indirettamente, stanno ingigantendo il debitalismo e la pressione usuraia degli interessi a un livello insostenibile per le diverse popolazioni umane.

    Cioè: siccome è buio e loro sono abituati a usare cerino e candela, continuano a usare fiammifero e candela anche se ora si trovano in un enorme deposito di benzina, sempre più pieno di taniche di benzina. E basta una piccola fuoriuscita dei solo vapori della benzina per far esplodere tutto. Cioè i loro soldi digitali non valgono niente, e quelli "veri" di carta avranno il valore di un biglietto della metropolitana. Infatti hanno creato un sistema bancario ombra che opera con bilanci in nero nei diversi paradisi fiscali e che prima o poi farà marcire il denaro buono che utlizziamo tutti i giorni. Però tutti gli stati potrebbero creare l’ONU della Finanza monetaria, per creare una pool di monete per ogni continente, basato sulle risorse minerarie e sulle risorse energetiche e sull’estensione territoriale nella produzione agricola e forestale.
    Di questi tempi non si possono basare gli affari solo sulla fiducia.... In certi momenti servono delle garanzie... e la banche lo dovrebbero sapere molto bene...

    • Di (---.---.---.25) 17 luglio 2011 23:36

      " l’attuale valore della moneta equivale alla fiducia dell’uomo che la usa nei confronti degli altri uomini."

      No. Dipende dalla fiducia ma non si può assimilare il valore della moneta con la quantità di fiducia, che non è qualcosa di quantificabile numericamente. Il valore della moneta dipende da molti fattori.


      " finita la fiducia finirà il valore di quasi ogni moneta nazionale e internazionale."
      E gli asini voleranno, tanto nella fantasia vale tutto.

      "Quindi i banchieri centrali con l’emissione continua di titoli per coprire debiti di stato"
      I banchieri centrali emettono moneta in nome e per conto dello Stato, ma la moneta emessa non può coprire un debito di Stato, quindi questa frase non ha senso. 


      "stanno ingigantendo il debitalismo e la pressione usuraia degli interessi "
      Se emettono molta moneta allora vuol dire che tengono gli interessi bassi. Ma non ne emettevano troppa? delle due l’una. Debitalismo è una parola che hai inventato ora scrivendo scrivendo?


      "Cioè i loro soldi digitali non valgono niente, e quelli "veri" di carta avranno il valore di un biglietto della metropolitana."
      Non valgono niente? eppure sono usati per comprare tutti i beni esistenti. Se non è valore questo!

      "Infatti hanno creato un sistema bancario ombra che opera con bilanci in nero nei diversi paradisi fiscali "
      Bilanci in nero? hai notizie riservate che altri non hanno? o te l’ha detto il lattaio? oppure è semplicemente una boiata che ti piace scrivere e che hai letto su qualche sito-fogna?

      "Però tutti gli stati potrebbero creare l’ONU della Finanza monetaria, per creare una pool di monete per ogni continente, basato sulle risorse minerarie e sulle risorse energetiche e sull’estensione territoriale nella produzione agricola e forestale. "
      E cosa avrebbe di meglio di quella esistente? che avrebbe un valore di produzione pari al costo nominale? non è meglio tornare al baratto a quel punto? O proprio alla clava visto che ci siamo?

      "Di questi tempi non si possono basare gli affari solo sulla fiducia.... In certi momenti servono delle garanzie... e la banche lo dovrebbero sapere molto bene... "
      Certo che servono delle garanzie, e di fatti le banche centrali non prestano denaro ai privati ma solo a organismi con prefissate caratteristiche di affidabilità e solo previa consegna di adeguate garanzie.







  • Di (---.---.---.208) 26 settembre 2012 15:10

    Cari signori vi consiglio di leggere il conto economico della BCE al seguente link www.ecb.int/pub/pdf/annrep/ar2011annualaccounts_it.pdf , 

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