Bertolaso: Sesso, Soldi e Terremoti. Emergenze prestabilite...
L’ondata di scandali sessuali che ha colpito alcuni personaggi di spicco in Italia, sembra aver fatto “scoprire” agli Italiani, l’esistenza del sesso. E del sesso negli ambienti della dirigenza del Paese.
Appassionati di Cronaca fra il Rosa ed il Nero, l’Italia cerca fremente notizie ora su una Escort ora su un Trans. Ma che siano Escort e Trans dedicate al personaggio politico di turno. Se poi questo personaggio è immischiato in qualche scandalo che lo vede protagonista in qualche brutta storia che coinvolga la Pubblica Amministrazione o peggio, il nostro denaro, poco importa. Tutto diviene marginale, se a solleticare la curiosità c’è qualche oscura e piccante storia di sesso.
Ne sanno qualcosa l’ex Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. Ne sa qualcosa Alessandra Mussolini, con i video hard ripresi – a quanto pare – diversi anni fa in una sede di Forza Nuova. Protagonisti lei e Fiore. Notizia, questa, smentita subito dai diretti interessati.
Ne sa altrettanto Guido Bertolaso, le cui gesta sessuali hanno appassionato più di un omicidio, di un sisma terribile come quello di Haiti e persino forse, dell’Isola dei Famosi, dove al massimo succede che qualcuno si spacca la testa perché gli cade una noce di cocco.
Presi dai feuillettons a base di Testosterone ed estroprogestinici, gli Italiani dimenticano facilmente la vera causa di tanto scandalo. I fatti. Il denaro pubblico. Gli inciuci. Gli appalti facili. Le immondizie vendute alla Mala.
Così, ecco un Guido Bertolaso di cui sappiamo tutto sulle preferenze sessuali, bikini stretto compreso. Di cui abbiamo conosciuto una parte comica: quella del Superman che non è in grado di trovare via di uscita da un Centro Benessere dopo un paio di ore di sollazzi sessuali a pagamento. Di cui si è già dimenticata una inchiesta, che lo vede protagonista. Insabbiata? Non lo sappiamo ancora. Ma l’andamento delle cose, fa presupporre un possibile Sì.
Bertolaso è già “sul terreno”. Fra il fiume Lambro in agonia di Petrolio, qualche visita nei Paesi del Sud Italia a verificare lo stato di smottamenti e crolli ed una nuova proposta geniale che sa più di Grande Evento di Emergenza che di controllo e messa in sicurezza del territorio: la proposta di Bertolaso è quella di candidare la città di L’Aquila alle Olimpiadi invernali del 2018.
Insomma: è tornato pienamente in attività. Ma in realtà, non si è mai fermato.
Sì, d’accordo: nei primi attimi dopo l’apertura dell’inchiesta che lo vede attualmente coinvolto, dichiarò di volersi dimettere. E’ durata pochi minuti. Forse una strategia per far credere a tutti che Bertolaso, uomo fra i più potenti attualmente in Italia, avesse in animo buone e sane intenzioni di farsi giudicare come da protocollo.
Immediatamente ritirato il Decreto che proponeva di far divenire la Protezione Civile una entità privata. E ritirata – fino a quando? – la “promozione” a Ministro, comunicata direttamente dal Premier Berlusconi durante una conferenza.
Bertolaso è sul campo. Di guerra, sisma o grande evento poco importa. Continua la sua attività di uomo di Governo. Di qualsiasi Governo. Come da Statuto della Protezione Civile Italiana.
Accederà ancora a piene mani ai fondi del Tesoro, per le motivazioni più svariate. Che vanno dalla rasatura di un prato per un Summit, al soccorso di terremotati, smottati, tendati e tediati da qualsiasi sciagura si abbatta sul nostro territorio. Nessuno infatti, ha tolto quella postilla, quel cavalletto, quella nuova regola per cui, la Protezione Civile interviene nel bene e nel male. Per giochi o per disastri. Ma sempre e comunque con la totale possibilità di accedere al denaro pubblico.
Nessuno ci fa caso. Pochi recriminano in questo senso.
Le cose vanno come andavano. Vuol dire che, tutto sommato, vanno bene a tutti. Politici e cittadini. Che fra una Escort, un Trans, un tiro di coca ed un terremoto, si appassionano di più a svelare ciò che accade dietro alle tendine stinte di un mondo che non grida più allo scandalo.
Scandaloso Sistema, il nostro. Non c’è che dire…
Commenti all'articolo
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox
