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Bersani come Giano Bifronte

Il problema della sinistra non è rappresentato dalla mancanza di un leader, ma da altri elementi che nulla hanno a che vedere con la Leadership. Mi riferisco al saccheggio dei valori. Quei valori che da un lato vengono sbandierati e dall’altro, invece, calpestati.

La sinistra discute, propone, annuncia improbabili (impossibili) raccolte di firme, parla di diritti violati, di malcostume, di moralità. Si riunisce a gruppi più o meno numerosi, annuncia, declama.

In questi giorni in più di una manifestazione il popolo della sinistra si è riunito cercando di parlare a gran voce, facendo sentire il suo dissenso, la voglia di giustizia, la voglia di legalità. Da un lato troviamo la nomenclatura del partito democratico, dall’altra la base che furoreggia, che si indigna, che protesta.

In tutto questo marasma la maggioranza di governo, costituita da gruppi disomogenei con interessi non ricollegabili necessariamente a quelli della nazione e del Popolo sovrano, ribadisce il concetto che alla sinistra manca un leader da contrapporre al presidente del PDL. Si genera nei non allineati, nei confusi, negli indecisi un processo di delusione che li porta alla conclusione che questa situazione, tra Bunga Bunga, infermiere con il tacco a spillo ed autoreggenti, feste e signorine disinibite, è preferibile all’incertezza ed alla contraddizione che emerge dalla classe politica schierata a sinistra.

Invero, il problema della sinistra non è rappresentato dalla mancanza di un leader, poiché di leader, o di soggetti che si reputano tali, ce ne sono a bizzeffe, ciascuno con la propria voglia di protagonismo, nonostante nel passato questi leader siano stati silurati, trombati o, più elegantemente, battuti dall’oppositore.

Il problema della sinistra di oggi è da ricercare in altri elementi che nulla hanno a che vedere con la Leadership. Mi riferisco al saccheggio dei valori. Quei valori che da un lato vengono sbandierati e dall’altro, invece, calpestati. Assistiamo ad un dualismo dei rappresentanti della sinistra, ad una sorta di mister Hyde e dottor Jekyll. Purtroppo, la divisione non è così netta, nel senso che non è facile comprendere quale delle due figure, o forse sarebbe meglio parlare di personalità, sia prevalente sull’altra e quando ciò si verifica.

Da un lato, infatti, assistiamo al performance del segretario del Partito democratico che sale sui tetti per affiancare la protesta dei giovani universitari, dall’altro lo stesso si mostra totalmente indifferente verso la distruzione della scuola secondaria, al saccheggio delle ore, alla distruzione dei curricula e alla perdita di migliaia di posti di lavoro.

Da un lato assistiamo alla performance del segretario Bersani che declama la bellezza delle nostra Costituzione; dall’altro lo vediamo inerte, connivente (o forse complice) dello stupro della medesima Costituzione operato dai componenti palermitani del suo partito, che rifiutano l’applicazione delle sentenze, che calpestano il principio di uguaglianza, di buona amministrazione di imparzialità e di separazione tra i poteri dello Stato.

La sinistra deve decidere quale personalità assumere, se quella onesta, perbene del dott. Jekyll o quella torbida, vile, turpe, cattiva e meschina di Hyde. Oggi registriamo la prevalenza di Hyde, ma in ogni caso il popolo della sinistra, quel popolo che permette a Bersani ed alla Siragusa di percepire un’indennità di 25000 euro al mese; quel popolo che, secondo la logica delle politica di un D’Alema, non conta; quel popolo non accetta trasformismi, non accetta duplicazioni della personalità, non accetta l’idea che ci possano essere più costituzioni della Repubblica Italiana da utilizzare al caso o alla bisogna.

Un dualismo, un trasformismo, una doppia personalità, una doppia faccia, dunque, quasi come se la sinistra raffigurasse un novello Giano bifronte e Bersani la fronte ce l’ha, molto ampia e ben spaziosa.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.118) 8 febbraio 2011 17:19

    Certo che non è un problema di leadership , o meglio direi piuttosto che non è soltanto un problema di leadership .

    Il potenziale elettore del PD è culturalmente più attrezzato del corrispondente elettore di Silvio Berlusconi ,proviene da una storia fatta di feroci autocritiche al limite dell’autolesionismo e ,soprattutto , non ha il culto della personalità . Non ambisce ad un capo ma ad una guida che indichi la rotta da seguire , che sia coerente con i valori ed i principi che sono connaturati con l’essere di sinistra . L’elenco è inutile , sai a cosa mi riferisco .
    La cosa che un elettore di sinistra trova insopportabile è l’ambiguità , la mancanza di coerenza ,il comportamento ondivago ,il compromesso di comodo , l’oltraggio ai valori su cui si fonda il concetto di società . L’elettore di sinistra pone attenzione anche ai comportamenti personali , allo stile di vita , soprattutto odia il parlar bene e razzolare male . Un’esempio banale è quello che è capitato a Renzi quando ha accettato l’invito di Berlusconi . Una cosa del genere per un elettore del PDL non avrebbe fatto nè caldo nè freddo , è impensabile .Chiediti che sarebbe successo se Bersani avesse raccontato una palla come quella su Ruby ,nipote di Mubarak . Lo avrebbero mangiato vivo .Fassino,solo perchè ha detto "abbiamo una banca ", lo hanno scorticato vivo e praticamente ora non conta più un tubo ,probabilmente si candiderà come sindaco di Torino e Chiamparino prenderà il suo posto nella segreteria del partito .
    Tu sai che ho seguito la vicenda della Siragusa . In essa ho ritrovato tutta la doppiezza e l’ambiguità di D’Alema nelle regionali in Puglia ,dove voleva silurare Vendola per un candidato che piaceva all’UDC .
    Io vedo molto male il PD e credo che sarebbe un bene per il paese se subisse una sconfitta elettorale pesante . Nell’immediato sarebbe un assist a Berlusconi , ma potrebbe aprire nuove prospettive moderate ,preso atto che ,purtroppo ,un certo radicalismo fondamentalista impedisce ogni manovra a sinistra. 
    ciao 
  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.158) 8 febbraio 2011 19:27

    La cosa che più di tutte mi rattrista è il silenzio della segreteria. E’ il silenzio di deputati e senatori del PD cui mi sono rivolto per esplicitare l’assurdità della posizione assunta dai parlamentari Palermitani i quali, in particolar modo la Siragusa, non hanno alcuna radice nella sinistra (la Siragusa mi dicono che provenga dalla Rete di Leoluca Orlando).
    Ho mandato la petizione anche alla Finocchiaro che è un magistrato, che dovrebbe avere contezza con la legge, non si è degnata neanche lontanamente di rispondere. Lo stesso ho fatto con Berretta, docente universitario di diritto e così via.
    Spero solo che questa gente non venga eletta, ma è vano sperare. Devo dare ragione, mio malgrado, a Silvio Berlusconi, quando ha affermato che a sinistra ci sono solo dei "coglioni". Infatti, come si può continuare ad esprimere il proprio consenso per una sinistra ed un partito che è tutto ed il contrario di tutto. Bersani, se avesse avuto la dignità di uomo di sinistra, avrebbe dovuto espellere la Siragusa. Invece, la plaude.

  • Di pv21 (---.---.---.35) 8 febbraio 2011 19:51

    L’ alter-B.

    B
    come Berlusconi, a Milano vittima del gesto inconsulto di uno "psicolabile".
    B come Belpietro, a Milano vittima delle allucinazioni di un caposcorta "stressato".
    B come Bossi, a Roma vittima della sua segretaria che “non ricorda” la ditta che ha rimosso le “cimici”.

    Forse è Tutta colpa di Carosello se la politica si fa e si vince con gli spot ...

  • Di (---.---.---.30) 9 febbraio 2011 00:49

    aaaaaaaaaaaaa, ora capisco il senso dell’articolo, insieme al contenuto degli altri...immaginavo, eh, perché se è vero che qualche rilievo il sinistra lo merita, purtroppo mancano aritoli con critiche feroci (come lo devono essere) per i movimenti politici dell’altra parte, per mille e una ragione che non ti sto qui ad elencare. Fondamentalmente, credo ti sia aperto questo sito per farti notare, ovviamente strizzando un bell’occhiolino al caro Padroncino Silvio. Dài, non ti preoccupare, se continui così magari fra 10 anni ti troviamo in uno scranno del Parlamento. Sempre che qualcuno ti legga ancora...

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.137) 9 febbraio 2011 09:03

    Grazie per l’augurio, ma non rientra nei miei programmi. Non ho affatto strizzato l’occhiolino al suo padrone Berlusconi. Le consiglierei una lettura più attenta, così magari potrà capire il senso delle argomentazioni di questo articolo e degli altri.

    Non ho aperto questo sito e non sono io che lo gestisco. I miei scritti come quelli di molti altri vengono pubblicati dopo un attento esame sulla verifica del rispetto delle regole imposte dal redattore. I miei articoli sono pubblicati anche in altri siti tranne che su Aetnanet dove per via dell’aria "sì pura " che respira il caporedattore non mi è concesso alcuno spazio.

    Non mi pongo il problema del conteggio dei miei lettori e della mia visibilità. Questi interessi li lascio ad altri. Magari a chi (destra o sinistra) abbia la possibilità di farsi inserire nel listino bloccato previsto da una legge incostituzionale. Perchè caro signore/a xxx.xxx.xxx.30 l’incostituzionalità dell’attuale legge elettorale riposa non nella mancata possibilità dell’espressione della preferenza, che per chi come me è stato da oltre 35 anni nel PC sa che è una presa per i fondalli, ma nel fatto dell’attribuzione del premio di maggioranza. La mia è ovviamente una opinione e resterà tale. La sinistra in parlamento ha però il dovere di rappresentare correttamente l’interesse degli elettori ed il rispetto delle regole, ma abbiamo visto ampiamente che sembra che abbia dimenticato questo suo principale dovere.
    Tranquillo/a, comunque, perchè potrò non votare per il PD, ma mai voterei per il suo padrone ed i suoi alleati.
    Grazie per il gustoso scambio epistolare.

  • Di Luigi Nicotra (---.---.---.21) 9 febbraio 2011 09:39

    Mi pare non sia il caso di farne un fatto lessicale, capo, leader, guida ecc. ecc., altrimenti rischiamo di cadere in un altro dei tanti mali della sinistra: la logorrea demagogica. Il dato di sostanza è che alla sinistra manca un chiaro ed inequivocabile programma di opposizione a questo governo ed un chiaro ed inequivicabiole programma di governo alternativo, con un soggetto ( capo, leader, guida, chiamatelo come volete ) che se ne faccia carico e che vada in giro per l’Italia a farlo ed a farsi conoscere. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia la carica e, perchè no, che ci faccia tornare il gusto di sognare. Sono stufo, arcistufo, di dovermi solo lamentare e di fare continuamente lo scettico blu, triste e sfiduciato sulle reali possibilità di cambiamento di questo nostro Paese che amo disperatamente e di cui vorrei non dovermi più vergognare. Voglio qualcuno che si carichi questo Paese sulle spalle e che, con un gruppo di validi e innovativi collaboratori, invada piazze, strade e vicoli d’Italia facendo opposizione al governo fra la gente, non nel chiuso di teatri per soli addetti ai lavori. Vorrei una campagna pre-elettorale all’americana, senza però quello squallido spettacolo che sono state le primarie di Napoli. Voglio qualcuno che sappia parlare al cuore della gente, oltre che alle menti. Di gentaglia che parla allo stomaco ed al fegato delle persone o magari anche a parti meno nobili del corpo umano, ne ho pieni gli zebedei.
    Cordialmente.
    LN

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.137) 9 febbraio 2011 12:58

    Non ti sembra che, programma a parte, discorsi al cuore, sia anche necessaria la coerenza delle posizioni? Ti sembra logico contestare le leggi ad personam per, poi, proporre e rendersi parte attiva, principale, di leggi ad personas? Ti sembra logico che un Ministro della sinistra mentre si svolge un concorso cambi le regole del gioco ed elimini due prove per la valutazione dei candidati?
    Ti sembra logico che si portino avanti leggi che violano i principi basilari del nostro ordinamento perchè tra i soggetti beneficiati dalla lagge ci sono mogli, amici e parenti di onorevoli della sinistra?
    Ti sembra logico che un dirigente sindacale (Pantaleo) dica pubblicamente che le sentenze dei magistrati non contano e che non si possono mandare a casa (in effetti restituire ai ruoli di provenienza) delle persone solo perchè lo dice un magistrato con una sentenza definitiva pasata in giudicato?
    Altro che parlare al cuore.

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.78) 9 febbraio 2011 14:34

    Non ti sembra che, programma a parte, discorsi al cuore, sia anche necessaria la coerenza delle posizioni? Ti sembra logico contestare le leggi ad personam per, poi, proporre e rendersi parte attiva, principale, di leggi ad personas? Ti sembra logico che un Ministro della sinistra mentre si svolge un concorso cambi le regole del gioco ed elimini due prove per la valutazione dei candidati?
    Ti sembra logico che si portino avanti leggi che violano i principi basilari del nostro ordinamento ?
    Ti sembra logico che un dirigente sindacale (Pantaleo) dica pubblicamente che le sentenze dei magistrati non contano e che non si possono mandare a casa (in effetti restituire ai ruoli di provenienza) delle persone solo perchè lo dice un magistrato con una sentenza definitiva pasata in giudicato?
    Altro che parlare al cuore.

  • Di paolo (---.---.---.118) 11 febbraio 2011 22:41

    Va bene , però un risultato lo abbiamo ottenuto ,abbiamo trovato uno che finalmente ha capito tutto ,anche le inconfessabili ambizioni politiche di Giuseppe.

    E’ già un passo avanti.

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