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Berlusconi dopo le gaffe: «misure dure contro i giornali»

Non c’è modo migliore di legittimare delle critiche se non quello di comportarsi proprio secondo quel modello ideologico che è alla base delle critiche stesse. Silvio Berlusconi, impegnato da giorni nei vari meeting internazionali (G20 e NATO), ha riempito le pagine dei quotidiani di mezzo mondo con le foto di diverse figuracce che hanno nuovamente messo in risalto il carattere eccessivamente goliardico del premier di casa nostra. Evidentemente, dopo l’incoronazione di alcuni giorni fa, il premier si era abituato all’indiscutibilità di ogni suo gesto, come ogni sovrano che si rispetti. Per tal ragione forse, Berlusconi ha dato libero sfogo alla sua vena comica dando “spettacolo” in presenza dei leader e delle tv mondiali, dimenticandosi forse che all’estero l’informazione è ancora libera e non deve “interpretare” sempre ogni suo gesto per timore di querele o censure. Il premier ha aperto le danze con un comportamento giudicato sopra le righe a Buckingham Palace, urlando il nome di Obama (forse per attirare i fotografi) dopo la foto di gruppo con i leader, infastidendo nientemeno che la padrona di casa, la Regina d’Inghilterra.

La seconda gaffe vede protagonista anche il ministro dell’economia Giulio Tremonti. Durante la conferenza stampa a margine del meeting londinese, il ministro ha fatto una battuta, affermando che durante il G20 «Hanno lavorato gli sherpa e i capi di Stato e di governo che ogni tanto si applaudono da soli». Berlusconi ha subito ribattuto, affermando che: «Noi lavoravamo mentre i ministri stavano al cesso». Tra l’imbarazzo generale dei presenti, il premier ha rincarato la dose, rivolgendosi ad una cronista della RAI che prendeva nota della frase infelice del premier: «Tu cosa scrivi? Guarda che a casa mia ci sono riunioni perla Rai».


Ma il meglio doveva ancora arrivare. Ecco dunque che, sotto gli occhi delle telecamere di mezzo mondo, ieri si è tenuto il secondo giorno del summit della NATO a Strasburgo. Il meeting è stato aperto da una celebrazione simbolica sulla spianata con il padiglione allestito dinanzi al Ponte dell’Europa a Kehl, in Germania. Il Cancelliere Angela Merkel ha accolto l’uno dopo l’altro i capi di Stato e di governo dei paesi della NATO, tranne uno, Silvio Berlusconi. Il premier italiano infatti, appena arrivato all’appuntamento, è sceso dall’auto con il cellulare all’orecchio e si è allontanato sulla riva del fiume a parlare indisturbato. Il premier si è poi aggiungo dopo diversi minuti agli altri leader, spiegando che era al telefono con il premier Turco.

Ovvio che tutti i media del mondo hanno fatto girare la notizia, dando ampio risalto a questa palese mancanza di rispetto nei confronti della cerimonia e del premier tedesco. A margine di tutto ciò, lo staff di Berlusconi ha dunque informato il premier sui diversi articoli pubblicati in Italia e all’estero riguardo le varie “gaffe” da lui commesse negli ultimi giorni, facendolo infuriare parecchio. Intervistato ieri sera da Praga, dove tutti i leader internazionali si sono trasferiti per un altro meeting, Berlusconi ha infatti dichiarato che «questa è calunnia nei miei confronti e disinformazione nei confronti dei lettori. Quindi a un certo momento non voglio arrivare a dire di fare azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato perchè non si fa così». Dichiarazioni inaccettabili, indegne di un Presidente del Consiglio e senza precedenti. Intervistato poi sulla manifestazione di ieri a Roma, nella quale circa 2.700.000 persone sono scese in piazza con la Cgil contro le misure economiche del governo per fronteggiare la crisi, il premier alla richiesta di Epifani di aprire un tavolo di confronto ha risposto: «Il tavolo della Cgil? Si, in testa glielo diamo. La Cgil chiede cose che stiamo già facendo. Quando dico che “non lasceremo indietro nessuno”, che vuol dire? Vuol dire che metteremo negli ammortizzatori sociali tutte le somme necessarie. Nessuno sarà lasciato indietro. Perché uno Stato, quando c’è una crisi, deve pensare ai suoi cittadini, magari anche rallentando certe opere pubbliche che erano in programma. Usano il solito sistema comunista, non sono cambiati per niente». Prendiamo atto dunque che il premier del nostro paese ha in mentre un futuro di censura nei confronti della stampa italiana scomoda (che per altro scrive le stesse cose riportate su tutti i giornali internazionali) e intende continuare ad usare toni violenti nei confronti dell’opposizione e dei sindacati che chiedono interventi reali contro la crisi economica. Se non altro a rialzare un pò l’immagine dell’Italia ci hanno pensato alcuni manifestanti a Praga che hanno esposto questo striscione:

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Grazie ragazzi.

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