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Agricoltura: l’Imu depreda la campagna

La nuova tassa sugli immobili colpirà anche i piccoli produttori agricoli. Chi possiede un fienile, una rimessa per gli attrezzi o un silos dovrà pagare...

Tra i campi di sterminio e lo sterminio dei campi non c'è differenza (Andrea Zanzotto)

L'Italia pare aver completamente dimenticato di possedere anche un patrimonio agricolo. Se ristrutturato da politiche intelligenti, che lo mettessero almeno in parte al riparo dall'instabilità dei mercati, potrebbe essere un'enorme porta aperta sul futuro di un'economia finalmente sostenibile.

Favorire le zone rurali significa da un lato sviluppare il turismo legato a paesaggio, natura ed ambiente; dall'altro significa potenziare quella immensa fonte di cultura che è la gastronomia, strettamente legata alla peculiarità ed eccellenza dei prodotti del nostro territorio. In entrambi i casi ciò si traduce in posti di lavoro. E in una forma di sviluppo economico che rappresenta forse l'unica alternativa pienamente accettabile alla globalizzazione, rispettosa dell'uomo, dell'ambiente, della storia e della cultura.

Invece questo Governo, oltre a quadruplicare le tasse sui terreni agricoli ha deciso che l'IMU va applicata non solo ai fabbricati rurali, ma anche ai frantoi, ai silos, alle stalle, ai fienili, alle cantine...

Il sacrificio che vergognosamente non si richiede ai grandi patrimoni lo si cava dalla terra e dalla forza lavoro, esattamente come ai tempi in cui Cristo si fermava a Eboli. Tempi di cui nessuno dovrebbe avere nostalgia. 
 
di Monica Bedana
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.50) 13 gennaio 2012 21:31

    SEMPRE A NOI. NOI CHE CI ALZIAMO ALL’ALBA E CONTINUIAMO FINO AL TRAMONTO, NOI

    CHE DOPO AVER SUDATO NEI CAMPI, CON I CALLI ALLE MANI CI ADDORMENTIAMO SPE-
    RANDO CHE NON SUCCEDA, MA LORO CI ATTACCANO OVUNQUE.
    SOLO TASSE E MENEFREGHISMO, IMU SUI FIENILI, SUI TERRENI AGRICOLI, SU CASCINE E 
    DEPOSITI
    E NOI, CHE PAGHIAMO I CONTRIBUTI PER TUTTA UNA VITA E ANDIAMO IN PENSIONE CON
    400,00 EURO AL MESE, NON ABBIAMO VILLE OVUNQUE,NON ABBIAMO AUTO BLU E PORTABORSE, NON ANDIAMO ALLE MALDIVE,
       NOI DOVREMMO CONTINUARE A STARE ZITTI ???
    STANNO UCCIDENDO L’AGRICOLTURA E LA NATURA
    VERGOGNA
    • Di (---.---.---.236) 14 gennaio 2012 11:47

      E’ proprio in questo momento che "voi" siete essenziali per iniziare a cambiare le cose, quando la salvaguardia del territorio è un buona parte nelle vostre mani e può evitare tante catastrofi, voi che siete, grandi o piccole aziende, la punta di diamante del nostro export, voi che nel piccolo fomentate il mercato locale e sostenibile, quindi spesso il lavoro giovane, voi che siete simbolo di eccellenza del territorio per ciò che producete e quindi sinonimo di economia sana e reale e, al tempo stesso, di cultura...

      Per tutto questo e molto di più, come tu dici, l’importante è non stare zitti.

      Monica Bedana
      di Resistenza Internazionale

  • Di (---.---.---.72) 20 marzo 2012 13:12

    noi siamo stanchi di gridare quello che nn vá bene, gettiamo quindi la spugna e chiudiamo bottega , auguri a chi ha ancora forza e coraggio di lavorare per uno stato che assiste i parassiti e calpesta chi suda.............giuseppe

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