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A L’Aquila truffa sui fondi post terremoto: due arresti. Curia coinvolta


Finte Onlus
per appropriarsi di fondi destinati al sociale ne L'Aquila post terremoto. Per la tentata truffa sono finiti agli arresti domiciliari Fabrizio Traversi, 62 anni, romano, direttore del Sistema qualità di montagna del disciolto Ente italiano della montagna e il medico aquilano trentaseienne Gianfranco Cavaliere. 



Tramite una serie di onlus collegate alla Fondazione Abruzzo Solidarietà, avrebbero tentato di appropiarsi di 9 dei 12 milioni di euro dei cosiddetti "fondi Giovanardi", stanziati dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio all'indomani del sisma e destinati a progetti di rilevanza sociale.

Oltre a Traversi e Cavaliere, sono indagati il sindaco di San Demetrio ne' Vestini, Silvano Cappelli, un ricercatore dell'Eurispes, Nicola Ferrigni e Mahmoud Srour, detto Mimmo, ingegnere con un passato "bipartisan" di Assessore Regionale con la giunta Del Turco (centro sinistra) e Assessore provinciale con Del Corvo (centro destra). L'accusa di truffa ai danni dello Stato è stata contestata soltanto ai primi quattro.

L'indagine, denominata "Attenti a quei due" (nelle intercettazioni i due si paragonavano ai protagonisti della nota serie televisiva), tocca direttamente la Curia del capoluogo abruzzese. Traversi e Cavaliere sono rispettivamente l'ideatore e il vicepresidente della Fondazione Abruzzo Solidarietà, ente che fa riferimento all'organismo vescovile, nato proprio con l'obiettivo di intercettare e utilizzare i fondi. E non è la prima volta che la curia finisce nella bufera: la polemica sui ritardi nell'utilizzo dei soldi ha già portato alle dimissioni dei due vescovi Giuseppe Molinari e Giovanni D'Ercole.

L'indagine è partita da una dichiarazione del sindaco Massimo Cialente. Nel luglio 2010, Cialente, parlando con la stampa, aveva spiegato che 3 dei 12 milioni erano stati destinati alla costruzione di un centro per anziani. Questo progetto è effettivamente andato avanti ed è stato presentato nei giorni scorsi. Gli altri nove invece avrebbero dovuto "finanziare altri progetti presentati da Comuni limitrofi e da una fondazione religiosa, progetti che, come poi hanno ammesso con un certo imbarazzo gli stessi funzionari del Ministero delle politiche familiari, sono stati bocciati perché non conformi alla normativa che disciplina la materia". Da qui l'indagine sulle presunte irregolarità che ha portato all'ordinanza di custodia cautelare per Traversi e Cavaliere, firmata dal giudice per l'indagine preliminare de L'Aquila, Marco Billi, su richiesta del pubblico ministero Antonionetta Picardo ed eseguita oggi dai carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico.


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