Scuola: a Roma la protesta per gli alunni disabili
Piccola e festosa manifestazione nel pomeriggio di giovedì 22 marzo davanti il Ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere a Roma, organizzata dal Coordinamento scuole elementari della capitale.
Un momento ludico e di mobilitazione per rivendicare i diritti degli alunni con disabilità. Il 5 marzo, il Tribunale amministrativo del Lazio si è pronunciato sul ricorso presentato da tredici famiglie romane, costrette ad adire le vie legali per richiedere un sostegno pieno per i propri figli. La sentenza ha dato ragione ai ricorrenti, stabilendo che il rapporto tra insegnanti di sostegno e alunni disabili deve essere di 1 a 1.
In altre parole uno scolaro diversamente abile ha diritto ad essere affiancato durante tutto l’orario scolastico da un insegnante di sostegno, al fine di consentirne la piena integrazione. Ora sta per partire un secondo ricorso collettivo che vedrà coinvolte altre trentuno famiglie. Ricorsi collettivi stanno partendo anche in altre regioni.
Un altra bocciatura ai tagli per gli insegnanti di sostegno è arrivata anche da Tar ligure che ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia di un ragazzo autistico al quale erano state assegnate 15 ore di insegnante di sostegno, a fronte di un bisogno di almeno 21.
La sentenza arriva a due anni di distanza da un pronunciamento della Corte Costituzionale la quale stabilì che il “diritto all’istruzione, all’educazione e all’integrazione scolastica della persona portatrice di handicap è un diritto pieno, non suscettibile di affievolimento neanche a fronte di carenze di organico ovvero di stringenti esigenze di bilancio, costituendo tali diritti “un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati”.
Video realizzato in collaborazione con Nicolò Seminara
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