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35 octies. Immigrati, soldi e una grande bufala

Dietro questa sigla si nasconde una grande bufala o, meglio, una grande porcata trasformata in bufala. Artefice della suina in questione è la finanziaria, l'ultima arrivata in parlamento, e 35-octies è il numero dell'articolo e comma che la caratterizza. Questo articolo, di puro stampo razzista, dice che sono tassati al 2% con un minimo di 3 euro, i trasferimenti dall'Italia verso l'estero. Il provvedimento è stato concepito per colpire chi, straniero, lavora in Italia e quindi percepisce un reddito, chi con il proprio lavoro fa crescere il nostro PIL.

Con il 35-octies si percepisce la proposta di legge C. 4203. Colui che l'ha proposta voleva colpire gli extracomunitari che mandano soldi a casa, ma è stato mancato completamente l'obiettivo: l'articolo è così specifico nell'indicare le destinazioni e chi non è tenuto a pagare questa tassa che a ben vedere gli unici colpiti saranno gli italiani. La tassa non è dovuta per i trasferimenti verso un paese dell'Unione Europea, quindi il magrebino che ha un cugino in Francia non paga nulla. Non si deve pagare se si è cittadini europei, quindi polacchi o rumeni (zingari per tradurlo in leghistese) non lasceranno un centesimo. Tutte situazioni queste che portano soldi fuori dall'Italia senza lasciare nulla, volendo ignorare la forza manuale impiegata per far girare la nostra economia (11% del PIL). Ma anche considerando che il senegalese voglia spedire direttamente i soldi a casa, in Senegal quindi fuori dall'Unione, essendo lui un non-cittadino-comunitario, un extra-comunitario appunto, potrebbe tranquillamente farlo: si reca in banca o qualunque altro istituto in grado di trasferire denaro in Africa, esibisce il codice fiscale che ogni persona possiede come mette piede in Italia o la matricola INPS che spetta a tutti i lavoratori dipendenti ed il gioco è fatto, viene salvato dall'ultimo punto dell'artico 35.

E allora chi paga? Qui sta la bufala: questa norma concepita per colpire gli stranieri, colpisce il nostro paese ed ecco come. Non hanno codici, fiscali o dell'INPS, e sono extracomunitari i clandestini, quelli cioè già sfruttati dagli italiani, che lavorano in nero per una miseria e cercano in qualche modo di aiutare la propria famiglia a casa risparmiando il più possibile, sia i soldi del bonifico che i 3 euro di tassa; non serve quindi a fare emergere il lavoro nero che evade buona parte delle tasse ed alimenta la malavita. In secondo luogo vengono colpiti gli italiani onesti: quale migliore modo di fare uscire soldi in modo anonimo, magari verso paesi extracomunitari come Svizzera o Cayman? Chi ha capitali da esportare cosa gliene frega di pagare il 2% pur di mantenere l'anonimato? Gli rimane comunque il 98% esentasse, senza controlli, senza dover rendere conto a nessuno.

Questa norma dipinta di verde per fare felice la lega, ha tutto il sapore di essere stata scritta dalla cricca per aiutare i cricchetti. Che ovviamente il parlamento ha votato sulla fiducia, nel senso che sono fiduciosi che funzioni. Ma se anche riuscisse a colpire gli immigrati che lavorano nel nostro paese otterrebbe l'esatto opposto di ciò che i razzistucoli nordisti si prefiggono, perché il lavoro è qui e questi non tornano in Africa o oltre cortina a fare la fame, ma per risparmiare si fanno raggiungere dalla famiglia. Un successone: per recuperare 3 euro si importano interi nuclei famigliari.

Si è sempre detto: se vuoi aiutare un povero non dargli un pesce, ma insegnagli a pescare. E nell'ottica della lungimiranza, di vedere oltre l'emergenza, di instaurare un processo che porti alla crescita e all'autosostentamento delle popolazioni africane, bisogna valutare sistemi che permettano a queste popolazioni di progredire, non carità, ma progetti per il futuro magari passando attraverso il microcredito. Che poi il microcredito arrivi da una banca o dal permettere che un lavoratore mandi dei soldi a casa poco cambia. È giusto che quei soldi arrivino, tutti, che permettano di crescere i figli, farli studiare o impiantare una piccola attività. Non è giusto che quei soldi già tassati alla fonte siano tassati una seconda volta solo perché vanno verso sud anziché verso nord.

Infine della proposta di legge è stato completamente ignorato l'articolo 2 che almeno salvava in corner una legge nata male: si prevedeva che le maggiori entrate fossero girate verso i servizi sociali, ma della norma non c'è traccia. Rubiamo ai poveri per dare ai ricchi, dice Bossihood.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.128) 27 settembre 2011 12:41

    E l’articolo non si sofferma, giustamente dato il taglio scelto, sul fattore etico, sull’ostinazione di questa gente a colpire i più deboli. Un’ostinazione che non capisco, se non per il fatto in primo luogo che questa gente non capisce il dolore (ma lo proverà come tutti e allora vedremo), in secondo luogo che per avere 4 voti (ormai forse 3) questa gente scende a qualsiasi compromesso, fa proclami e poi non mantiene nulla. Ma sa fare proclami e purtroppo imbarbarisce la gente, anche per loro valgono le parole del cardinale Bagnasco: è ora di cambiare aria.
    Maria Rosa Panté

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