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Luciano B. L.

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  • Primo articolo lunedì 07 Luglio 2009
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Ultimi commenti

  • Di Luciano B. L. (---.---.---.32) 8 ottobre 2011 10:26
    Luciano B. L.

    Occorre però avere occhi ed orecchie per vedere ed ascoltare e leggere anche la realtà edilizia ed urbanistica "ottocentesca" perdurante anche a Barletta.
    Otto tecnici ed un solo cittadino comune sono ora indagati. Per non versare solo lacrime di coccodrillo si vuol verificare se c’è stata omissione di controlli nell’attuazione di "permessi di costruzione" e di Piani di recupero. Nessuna indagine, per ora, sulle vere responsabilità imputabili alla speculazione edilizia e fondiaria. Ancora, assai virulenta nell’epoca della speculazione finanziaria.
    A Barletta, il 16 sett. 1959, per "mala edilizia" crollò uno stabile. Senza determinare alcun freno alla "febbre" ri-costruttiva del centro, per qualche piano (e molti euro) in più ... che, probabilmente continuerà anche dopo "la strage delle donne" lavoranti a quattro euro l’ora.
    Giacché, nell’edilizia e nell’urbanistica, i coccodrilli non piangono.

  • Di Luciano B. L. (---.---.---.245) 29 giugno 2011 06:38
    Luciano B. L.

    Questa corretta disamina della situazione locale, anche per la pertinente conclusione, meritava di non essere collocata in cronaca locale. Giacché qui si dà conto del fallimento della strategia economica di colui che nato immobiliarista finirà solo piazzista (cmq il migliore degli ultimi 150 anni). Volle il Piano C.A.S.E. aquilano ed il "piano case" nazionale per strenua convinzione d’una superata asserzione: quand le bâtiment va, tout va. Infatti, per uscire dalla crisi generale non basta più rianimare solo l’attività edilizia con ingenti finanziamenti d’opere faraoniche da basso impero: il M.O.S.E., il traforo per la T.A.V., il Ponte sullo Stretto, il Piano C.A.S.E.. Tutte volute per superare presunte o reali esigenze in modo straordinario e non strutturale. Non sempre adeguatamente contrastate in loco.
    Purtroppo, a L’Aquila le case di Berlusconi (ognuna in grado di ospitare ottanta persone) hanno bruciato ben più di ottocento milioni d’Euro ed ora vengono abbandonate al ritmo di una al mese da chi, preferendo altra soluzione abitativa, esaspera oltre ogni limitite il consumo di suolo. Favorendo soltanto le rendite speculative di pochi. Lasciando tuttora in alberghi e c.a.s.e.r.m.e. più di mille sfollati. 

  • Di Luciano B. L. (---.---.---.94) 23 giugno 2011 07:24
    Luciano B. L.

    Veramente un bel problema per il Comune che in caso di risarcimento non potra avvalersi della "mastercard" ed in caso di demolizioni non otterrà certo la sospensione della delibera da parte dell’amico Unto dal Signore (o da Scillipoti), come per quelle campane.
    Ciò perché continuano a produrre Varianti ad un Piano Regolatore scellerato (assassino del territorio prima e più del sisma) anziché procedere alla redazione di un Piano di Ricostruzione (che chissà perché ora viene invocato solo dalla "destra").

  • Di Luciano B. L. (---.---.---.243) 28 marzo 2011 23:24
    Luciano B. L.

    Rita = poveraccia. Prima o poi potrebbe finire ignorata dal suo datore di lavoro come poi fu pure Myke B., se smettesse di credere più nel papi ... putativo, che in quello ... effettivo.

  • Di Luciano B. L. (---.---.---.243) 28 marzo 2011 23:10
    Luciano B. L.

    Lasciando stare il suo vero padre la sig.ra Rita fa tanta, tantissima pena. Alla sua età crede ancora in papi ...


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