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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di Geri Steve (---.---.---.203) 26 aprile 2011 23:36

    Condivido in pieno il commento di Paolo, condivido anche molti punti dell’articolo, ma dissento profondamente dalla mistificazione: come si fa, a fronte di due fazioni opposte, ad affermare che noi e la nato stiamo "bombardando la Libia" ? che si stiano lanciando bombe sulla Libia e’ -purtroppo- verissimo, ma ci sara’ pure una qualche differenza riguardante il destinatario delle bombe? o no?
    possibile che tutti i gatti siano bigi? o non sara’ mica una mancanza di attitudine a "vedere" le differenze ?

    GeriSteve

  • Di Geri Steve (---.---.---.120) 26 aprile 2011 17:20

    si, ma... fuori dell’Italia e’ molto meglio.

    sulla globalizzazione del problema nucleare io sono pienamente d’accordo, infatti qui ho gia’ scritto che:

    "Il caso Fukushima non dimostra soltanto che i giapponesi hanno fatto male a fidarsi dei loro dirigenti, dimostra anche che quel che fanno i dirigenti della TEPCO giapponese riguarda il mondo intero perche’ un disastro ambientale e’ un delitto contro l’umanita’.

    In un mondo sovrapopolato che utilizza produzioni energetiche pericolose e certamente dannose per l’ambiente, io sono costretto, malgrado i miei ideali libertari, a desiderare un ordine mondiale gestito da un potere sovranazionale, quindi ancor meno controllabile dal basso di quanto lo siano i poteri nazionali.

     Questo e’ il paradosso: io potrei accettare l’industria nucleare se potessi fidarmi di chi deve fare scelte importanti per la mia sicurezza e per la salute delle prossime generazioni, pero’ i rischi di scelte incaute sono internazionali e intergenerazionali, cioe’ due volte globali, e la globalizzazione allontana i decisori da chi vorrebbe controllarli ."

    pero’ si deve aggiungere che c’e’ comunque una grossa differenza fra avere una centrale nucleare in Italia e averla fuori, per due ottimi motivi:

    1) i confini italiani non sono linee convenzionali astratte, ma sono costituiti da mari e da alte montagne, per cui c’e’ molta differenza per gli italiani fra avere un incidente in Italia o averlo fuori

    2) L’Italia e’ un territorio molto sismico, mentre Francia, Svizzera, Germania e Austria no, e questo cambia significativamente il rischio di incidente per tutte le centrali della mappa, tranne che per Krko

    Geri Steve

  • Di Geri Steve (---.---.---.146) 23 aprile 2011 01:32

    Scippo Refendario e Assassinio della Democrazia

    Frediani fa bene a denunciare i grossi interessi che, con le consuete maxitangenti, ruotano intorno al nucleare e all’acqua; Rodota’ fa benissimo ad evidenziare come il governo si prepari la strada per poi legiferare in spregio alle volonta’ referendarie, ma il punto su cui –secondo me- si deve battere, e’ la totale distorsione del concetto di democrazia, in nome della quale si uccide proprio l’autentica democrazia.

    Berlusconi e i suoi complici utilizzano i loro ampissimi spazi nei media per ribadire che chiunque ostacoli la maggioranza e’ antidemocratico.

     Il mantra, sistematicamente ripetuto, suona cosi’:

    “Chi ha perso le elezioni deve tacere e imparare da chi sa vincerle, chi ha vinto le elezioni puo’ fare tutto quel che cazzo vuole, perche’ il popolo lo ha eletto proprio perche’ cosi’ faccia. Se poi il popolo e’ convinto che la maggioranza governi male o faccia il contrario di quanto e’ stato promesso, il popolo deve rispettosamente aspettare che termini il mandato per poi eleggere qualcun altro. Se poi questo qualcun altro fara’ ancor di peggio, il popolo deve tacere, perche’ e’ colpa sua che li ha eletti”.

     E’ quindi il caso di svegliarsi ed affermare chiaro e forte che il mantra e’ una menzogna ripetuta, perche’ la democrazia e’ tutt’altro: Giorgio Gaber cantava che la democrazia e’ partecipazione, e cosi’ cantando toccava proprio il punto principale.

     Le folle che sempre hanno applaudito i dittatori recitano una farsa della partecipazione, perche’ quelle folle non sono soggetti informati che hanno attivamente contribuito alle scelte del dittatore: semplicemente le subiscono, e applaudono il dittatore quando e’ cosi’ generoso da informarli sul loro futuro.

     Le scelte di governo sono spesso scelte complesse, che dovrebbero essere le migliori scelte disponibili a quel momento: E’ proprio su questi punti che si misura la partecipazione dei cittadini nell’indirizzare e controllare i loro rappresentanti.

     L’espressione della volonta’ dell’elettorato attraverso i referendum sarebbe una delle forme piu’ alte e piu’ efficaci di democrazia. Purtroppo in Italia i referendum sono condizionati da una legislazione  illogica che ne diminuisce l’efficacia, o -forse meglio- da una legislazione cosi’ ben architettata da renderli poco efficaci: possono essere soltanto abrogativi, il che rende difficile all’elettorato esprimere chiaramente il proprio parere e ottenerne la realizzazione, inoltre sono condizionati da un quorum illogico che permette ai conservatori di far vincere il  “no ad ogni cambiamento”, attribuendosi illegittimamente tutte le astensioni, come se fossero voti favorevoli al “ no “.

     Malgrado tutti questi limiti e difetti, i referendum, le poche volte che “hanno sfondato”, sono stati tappe fondamentali della nostra storia: il divorzio, l’aborto, e -per l’appunto- il nucleare.

     Oggi accade che la maggioranza si permetta di sfuggire alla verifica referendaria , rubando i referendum e uccidendo cosi’ la democrazia, per di piu’ preparandosi, dopo aver evitato la sconfitta, a fare esattamente il contrario di cio’ che vogliono gli elettori. E la maggioranza lo sa bene cosa vuole l’elettorato: lo ha appreso e misurato con i sondaggi, ed e’ proprio per i risultati di quei sondaggi che oggi la maggioranza fugge dalla prova elettorale: perche’ sa che non sarebbe piu’ maggioranza.

     E siccome quei politici –forse tutti i politici- sono dei professionisti della truffa, usano il loro potere sull’informazione per convincere gli italiani che va bene cosi’, che non c’e’ ne’ scippo ne’ assassinio, anzi che quella porcata sarebbe la vera democrazia, perche’ sarebbe una porcata fatta da gente eletta, come se gli elettori li avessero eletti esattamente con il mandato di farli fessi…

     Saremo capaci di far risuonare chiara e forte la nostra voce a fronte di queste rapine di referendum e di democrazia?

     Saremo capaci di affermare in maniera chiara e inequivocabile che chi si presta a tali porcate ha perso ogni legittimita’ a governarci?

     Altri popoli, finora governati da dittatori supportati dall’islamismo, ne sono stati capaci.

     E noi? Noi che saremmo la democrazia nata dalla resistenza al fascismo abbiamo gia’ dato tutto il possibile sessantacinque anni fa?

    Se non sapremo reagire, vorra’ dire che perdiamo una democrazia in cui noi non crediamo piu’.

     

    Geri Steve

  • Di Geri Steve (---.---.---.146) 22 aprile 2011 03:19

     Io non sono ne’ uno studioso ne’ un frequentatore di Cina o paesi arabi, cmqe credo che vadano distinti i problemi di disagio economico da quelli di disagio politico.

    Ai cinesi poco importa se la Cina e’ la seconda o la terza o la prima economia del mondo, importa molto di piu’ quale sia il loro tenore di vita, che dipende dal reddito medio, dalla distribuzione della ricchezza e dal costo della vita, e comunque oggi e’ certamente un tenore di vita basso, ma piu’ alto che in passato.

    Il fatto che il costo della vita stia diventando troppo alto rispetto ai salari e’ un problema di facile soluzione dal punto di vista economico: basta aumentare i salari; i margini economici ci sono, c’e’ pero’ un problema politico perche’ chi detiene il potere economico dovrebbe ridurre i suoi enormi profitti sia per la redistribuzione del profitto sia per il probabile calo di competitivita’ delle sue merci.

    Credo che ci sia una situazione simile in alcuni paesi arabi in cui la poverta’ della popolazione sarebbe facilmente risolvibile redistribuendo l’enorme ricchezza proveniente dal petrolio.

    Ma nel caso della Tunisia come dell’Egitto c’era poco da redistribuire, e la rivolta era piu’ tesa alla conquista di diritti che alla redistribuzione. E cosi’ anche a piazza Tien Ammen.

    In Europa, dopo la rivoluzione francese, le monarchie assolute han dovuto e saputo evolversi in monarchie costituzionali e poi in stati formalmente democratici, ma i dittatori arabi pare che non siano mai capaci di alcuna evoluzione.

    In Cina poi, una pacifica evoluzione democratica e’ quasi impensabile: lo stato cinese e’ sempre stato un impero centralizzato e l’insorgere di rivendicazioni democratiche porterebbe inevitabilmente alla spaccatura, sia perche’ il potere si arroccherebbe la’ dove puo’ conservarsi, sia perche’ uno stato con oltre un miliardo di cittadini che si autogovernino democraticamente non si e’ mai visto, ed e’ anche difficile il solo immaginarlo.

    Geri Steve

  • Di Geri Steve (---.---.---.228) 19 aprile 2011 03:57

    DESTRA O SINISTRA O IDEOLOGISMO?

    ... quello che non mi è chiaro è perché sia la dimostrazione del fatto che la sinistra sia condannata a perdere anche in futuro..

    te lo dico io: perche’ qualcuno si definisce di sinistra e affronta problemi complessi come questo con un taglio ideologico, semplicistico e talvolta demenziale.

    un esempio? mio nipote non ha trovato posto nel nido comunale perche’ ha il torto di avere due genitori che pagano le tasse, mentre il nido e’ pieno di figli di ricchi evasori fiscali e di poveri evasori fiscali, fra cui migranti extracomunitari. Cose analoghe stanno accadendo negli ospedali, in cui non c’e’ piu’ posto (sono anche stati ridotti) e sono invasi da extracomunitari.

    A fronte del principio che non e’ tollerabile che quei nidi, asili e ospedali, costruiti con le tasse degli italiani (quelli che le pagano) vengano espropriati da chi non li ha costruiti , non puoi argomentare che : "L’unico modo di fermare i flussi migratori ... è di mettere fine alla disparità"!

    cosi’ argomentando tu costringi le persone piu’ buone e tolleranti di questo mondo ad armarsi e diventare xenofobi. E se tu ti dichiari di sinistra c’e’ pericolo che gli altri si dichiarino di destra per reazione.

    tu scrivi che : "pensare di bloccare l’immigrazione... è come pensare di svuotare il mare con un cucchiaio."

    io, come tanti altri, ritengo invece che pensare di risolvere i problemi dell’immigrazione con l’accoglienza sia come svuotare il mare con un cucchiano bucato: ti e’ mai venuto in mente che piu’ e meglio ne accogli e piu’ ne arrivano?

    secondo te il controllo demografico e’ di destra o di sinistra? o per caso e’ una scelta intelligente che tutela le generazioni future?

    come e’ che paesi africani in cui hanno svolto propaganda missionari cristiani e muzzaidin islamici (che tutti insieme predicano la crescita demografica) si impoveriscono sempre e invece paesi non cristianizzati come cina e india hanno saputo controllare le nascite, investire sull’educazione di -pochi- figli e crescere economicamente?

    sono problemi complessi che richiedono intelligenza, nel senso di comprensione della realta’, e non ideologia che si sovrappone e nega la realta’.

    a proposito: tu ti autodefinisci "verita’ e democrazia". Io non sono d’accordo con te; vuol dire che sono falso e antidemocratico?

    Geri Steve

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