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Sos volontari

Quanti di voi si sono chiesti come funziona il 118, uno dei più importanti servizi offerti dal nostro Stato?

Presumo pochi, anche perchè diamo per scontato che lo Stato stesso debba fornire il migliore dei servizi e quindi non ci poniamo domande a riguardo.
Almeno fino a che tutto funziona...

Ma chi permette al 118 di funzionare in maniera corretta e da chi è composto?
Il 118 o Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica svolge il compito di unico referente nazionale per le emergenze sanitarie di ogni tipo.

Nella centrale vi è personale con specifico addestratamento per le emergenze mediche.

Una volta composto il numero, in base al tipo di problema, il personale tecnico decide quali mezzi debbano intervenire.

E qui entrano in gioco i volontari che collaborano con il 118.
Forse molti non lo avranno mai notato ma gran parte delle ambulanze appartengono ad associazioni di volontariato e gli equipaggi sono volontari che hanno fatto un corso specifico per prestare soccorso in caso di emergenza sanitaria.

I volontari hanno partecipato a corsi (di solito serali) che insegnano le procedure base per poter soccorrere una persona in maniera efficace ed operare in sintonia con i protocolli del servizio di emergenza medica.

Dopo i corsi, chi vuole diventare un volontario effettivo, deve fare un esame che permette di avere l’attestato di soccoritore volontario e quindi di poter effettuare servizio sulle ambulanze.

Ogni regione prevede corsi differenti ma molto simile in certi aspetti.
Ogni mezzo ha, per ora, differenti attrezzature che variano in base alle direttive regionali.

Gran parte delle attrezzature è comprata con offerte da privati ed i costi di gestione son solo in minima parte rimborsati dallo Stato.

Tutti i volontari svolgono servizio gratuito ed operano secondo turni prestabiliti e decisi dalle associazioni.

Quindi potremo avere l’ambulanza (o MSB, mezzo di soccorso di base), che è attiva nei fine settimana 24 ore su 24 e in settimana solo di sera o MSB attivi sempre, proprio come le ambulanze medicalizzate, cioè con equipaggio professionista e pagato dallo Stato.

Qual è la paga di un volontario?
In genere un soccoritore volontario non percepisce niente.

Presta servizio gratuitamente, per aiutare la collettività e per sopperire alla mancanza di mezzi e personale della sanità pubblica.


Grazie all’impegno di queste persone, gran parte del lavoro meno urgente (trasporti, dimissioni o codici verdi, cioè fratture, ferite o patologie neon gravi), viene smaltito dai volontari lasciando così libere le ambulanze con medico di soccorrere i casi gravi.

Non è raro trovare ambulanze di volontari soccorrere anche persone gravemente ferite o infartate, dando così un decisivo contributo per salvare loro la vita.
Insomma, un lavoro non retribuito ma importantissimo, grazie al quale il nostro sistema si soccorso e di emergenza medico rimane efficiente.
Ora, però, tutto questo sembra stare per finire.

Quasi tutte le associazioni lamentano un grave calo di volontari.
Per una ragione o per l’altra molti lasciano e ben poche persone rimpiazzano i vuoti.

Un articolo molto interessante sul sito http://www.chainworkers.org/node/639 ci dà una spiegazione di questo.

Riassunto in poche parole si può dire che ormai siamo schiavi del nostro lavoro oppure buttiamo via letteralmente il nostro tempo libero in attività inutili quali starsene ore ed ore davanti al TV a vedersi qualche reality o altro...

Forse dovremmo ricordarci che la solidarietà verso il nostro prossimo è molto importante e che sicuramente un giorno anche noi ne avremo bisogno.

Se il volontariato scompare il sistema collassa.
Possiamo pure scordarci un aumento dei mezzi professionali da parte dello Stato.
In questo periodo di grave crisi economica, l’ultimo pensiero del governo siamo noi.

Quindi l’aiuto reciproco è la sola cosa che ci rimane.
Se un giorno dovessimo chiamare un’ambulanza per nostro filgio o per un nostro caro e dall’altro capo del telefono ci rispondessero di attendere 1 ora perchè non ci sono mezzi, a chi daremo la colpa?

La colpa sarebbe sola nostra e del nostro menefreghismo.
Si può giustificare qualcuno che non ha tempo perchè si uccide di lavoro ma per chi è in giro a far nulla, o perde tempo davanti al solito schermo tv, che giustificazioni ci sono?

Almeno dovremmo fare i corsi proposti da queste associazioni.
Saper affrontare un’emergenza sanitaria è sempre utile e ci costa solo qualche sera di studio.

E poi se lo troviamo interessante, chissà...
Magari saremo noi i prossimi a salire su quelle ambulanze e come soccorritori.
Chissà....

Commenti all'articolo

  • Di CogitoergoVomito (---.---.---.141) 27 febbraio 2009 16:13

    Bravo Pint, Ottimo pezzo.

  • Di Zorro118 (---.---.---.224) 28 febbraio 2009 19:52

    Rimanete a casa con le vostre mogli e lasciate stare questo mestiere ai professionisti... come è giusto che sia.
    Volontari=riciclo di Lavoro Nero!! e ricordate... con il volontariato il risparmio non esiste!! andate a controllare i capitoli di spesa delle singole regioni (se li trovate) e troverete delle belle sorprese, logicamente in negativo per le tasche dei contribuenti.

    • Di pint74 (---.---.---.101) 1 marzo 2009 08:21
      pint74

      Non sparla di risparmio ma di efficenza del servizio.
      In una zona come la mia,l’Ossola,abbiamo 36 ambulanze in servizio nella provincia di Verbania di cui 3 medicalizzate e 33 di volontari.
      Questo perchè ogni paese dista in media dai 15 ai 45 minuti dal più vicino pronto soccorso.
      Come pensi che possa salvare una qualche vita un’ambulanza che parte dal DEA di Verbania in direzione di un paese montano che dista 40 minuti e con strade schifose?
      La celerità del soccorso è fondamentale.
      Pensi,caro zorro118,che lo stato rimpiazzerebbe le 33 ambulanze volontarie con 33 "professionistiche"solo per permetterci di stare a casa con le nostre mogli a vederci grande fratello?
      Scordatelo.
      E riguardo alla "palla"dei bilanci regionali ti invito ad andare a vedere quelli di una qualsiasi associazione seria e non a scopo di lucro.
      La regione al massimo ti sconta l’IVA su l’acquisto di bendaggi,uniformi o quant’altro di utile per il mezzo.
      Tutto il resto è a carico dell’associazione che soprevvive grazie ai contributi dei privati.
      Lo sò per certo visto che sono un revisore dei conti del Corpo Volontari Valdivedro.
      Grazie al nostro piccolo contributo qualcuno ha riportato la pelle a casa e qualche anziano è più che contento di farsi trasportare GRATIS da noi per le visite.
      Il pagamento è previsto solo in caso di trasporti di persone non residenti,trasporti NON IN EMERGENZA.
      Si tratta di 70 centesimi a km.
      Ma questo è raro poichè ci pensano le ambulanze volontarie del paese di origine del trasportato.
      Non sà se tu sia dentro il 118 ed in quale regione ma da noi le cose funzionano grazie al volontariato.
      Qua non c’è lavoro nero ma lavoro GRATIS per il bene della comunità.
      Tu rimani pure a case con chi vuoi,io preferisco avere la coscienza a posto e fare qualcosa,anche minima,per migliorare la zona in cui vivo e la vita di chi non ha nessuno che badi a lui (vedi anziani).
      Sono curioso di sapere cosa intendevi per lavoro nero,visto che ogni associazione ha uno statuto preciso e deve essere senza scopo di lucro.


    • Di Zorro118 (---.---.---.106) 1 marzo 2009 11:50

      Pint, conosco bene le vostre zone e sò che ci sono delle associazioni serie... il problema sussiste per tutto il resto delle associazioni con finto "non scopo di lucro" che come tu ben sai puntano più al profitto (in nero) ed alla schiavizzazione di personale (assoldati come finti volontari con tanto di dichiarazione per non avere scocciature dall’ufficio del lavoro) sempre tenuti in nero. Ripeto tanto di cappello alle associazioni serie e benvenga il loro aiuto che deve essere come da normativa di AUSILIO al servizio pubblico nazionale sanitario e non "sostitutivo", ma in Italia la gestione del volontariato stà diventando una vera rovina ed una manna dal cielo per loschi personaggi pubblici e per tutte le EX ditte private tramutate in finte ONLUS!! su questo siamo d’accordo anche se forse non puoi dirlo pubblicamente... ma chi è del mestiere sà di cosa stiamo discutendo!!
      Io sono a posto con la coscienza a casa o in vacanza con la mia famiglia, all’anziano deve pensarci chi finora deve gestire un servizio pubblico di utilità così come viene gestito il 113, il 115 o qualsiasi servizio pubblico pagato con le tasse dei cittadini. Il volontariato DEVE tornare ad essere tale ovvero prestare opere di carità ed assistenza ausiliaria e ribadisco, un servizio importante come quello delle emergenze 118, lo deve espletare il "professionista" che è preposto ad occuparsi di sanità pubblica.

    • Di pint74 (---.---.---.77) 1 marzo 2009 23:17
      pint74

      Concordo sul fatto che il volontariato non deve sostituire il servizio professionale che viene pagato con le nostre tasse.
      Purtroppo siamo in Italia e come ben sai le nostre tasse svaniscono nel disinteresse generale e rimangono solo le briciole per il servizio 118 come per carabinieri,polizia e pompieri.
      Se fossimo in uno Stato con la S maiuscola il tuo ragionamento sarebbe più che corretto ma per ora bisogna arrangiarsi e il servizio di volontariato,in molti casi,tende a sostituire quello professionale che non esiste per mancanza di fondi.
      La gente stessa dovrebbe reagire a questa situazione facendo pressione per avere ciò che gli spetta di diritto.
      Cioè un servizio di emergenza con personale professionale ed attrezzatura per gestire i casi più gravi.
      Allora il servizio di volontariato ritornerebbe quello che doveva in origine essere.
      Ma tra quello che è giusto è quello che succede in realtà c’è un divario immenso,dovuto al disinteresse dei nostri governanti ed alla crescente corruzione che colpisce ormai tutti i livelli della nostra politica.
      Per quanto riguarda le associazioni che fanno lavoro nero invece che volontariato no proffit,nella nostra zona,per fortuna,si comportano tutti in maniera impeccabile.
      Sono tutte associazioni oneste e fanno quello per cui sono state create,ovvero,aiutano il servizio 118 nelle emergenze ed in altre attività collegate e campano solo con offerte private.
      Indubbiamente qualche associazione che è tutt’altro che disinteressata ci sarà ma,purtroppo,nel mondo c’è anche chi non ha un briciolo di umanità e che aprofitta delle disgrazie altrui per arricchirsi.
      Spetta sempre allo Stato il controllo di questo.
      Non facciamo di tutta l’erba un fascio.
      Chi sà denunci queste associazioni e le tolga di mezzo.
      Mesi fà Striscia la notizia aveva denunciato casi simili a Roma,ma non dobbiamo aspettare che siano loro a farlo.
      Non dobbiamo fare finta di nulla.
      Il disinteresse ed il menefrechismo sono la condanna di questa nazione.
      Comunque,ribadisco,che la stragrande maggioranza delle associazioni sono oneste e si spera,un giorno,che il volontariato ritorni ad essere un qualcosa in più enon un servizio sostitutivo.
      Fino ad allora,ringraziamo che ci sono ancora queste associazioni.

    • Di Zorro118 (---.---.---.168) 2 marzo 2009 13:14

      Ok... ora ci siamo!! il discorso fila liscio e sono d’accordo, ma sappiamo tutti cosa ha prodotto la GRAVE carenza politica su un servizio indispensabile come quello dell’emergenza sanitaria 118, le denunce di striscia a volte sono un pò confuse perchè nemmeno loro riescono bene a comprendere cosa si trovano davanti se una azienda privata, onlus, cooperativa sociale od altro quindi paragoni su quelle denunce non se ne possono fare, SICURO è che c’è una grande evasione fiscale nel settore, come d’altronde in tutti i settori, ed il coperchio va e deve essere scoperchiato!! chi di dovere deve far osservare i giusti controlli e chi non rispetta la legge FUORI... altrimenti rimarremo quì a discutere a vita, come in altri tuoi articoli, del precariato, della carenza di lavoro ma soprattutto della carenza di volontari!! posso dirti con assoluta certezza che siamo quasi arrivati al giro di boa... e bisogna comunque attrezzarsi per il futuro, soldi per il ceto medio (grande risorsa del volontariato) non ce ne sono più... per raggiungere degnamente fine mese si deve tutti lavorare di più, le persone con età avanzata sono costretti anche loro a lavorare fino a tarda età e non c’è assolutamente più spazio per queste attività terziarie come lo poteva essere un tempo. La mia disamina non vuole essere una assolutamente una polemica nei vostri confronti ma una sana e disinteressata chiacchierata su questi temi a carattere nazionale e descrivere realmente lo spaccato di vita contemporaneo del 118.

    • Di (---.---.---.145) 24 luglio 2009 01:16

      Beh, allora...se senza il volontariato il sistema collassa, è meglio far collassare lo Stato non pagando più le tasse e piuttosto fare donazioni alle associazioni. Preferisco dare parte del mio stipendio a gruppi di persone che veramente si sbattono per gli altri che darli a dei cialtroni mafiosi seduti in poltrona che non fanno nulla per noi. Se per lo Stato non siamo una priorità noi faremo altrettanto con lui.

    • Di pint74 (---.---.---.195) 24 luglio 2009 22:46
      pint74

      Effettivamente ormai ,lo Stato,rappresenta solo se stesso e le grosse aziende e banche.
      Lo possiamo vedere in questi giorni con la questione vaccinazione.
      Purtroppo la gente sopporta o se ne frega.
      Se fossimo attivi in politica e ci facessimo sentire le cose sarebbero differenti...
      Ma per far questo bisogna convincere la popolazione a farsi sentire.
      Solo allora lo Stato diventerà qualcosa che ci rappresenta.

  • Di kakou (---.---.---.216) 9 agosto 2009 13:57

    Non capisco ,conosco persone che lavorano pagate(poco)per questo detto volontariato ,prendono500euro al meseo750euroquando sono autisti .Qui a Catania questo è un lavoro vero e proprio.Mi poteste spiegare?

    • Di pint74 (---.---.---.148) 10 agosto 2009 08:55
      pint74

      In provincia di Verbania le associazioni di volontariato non danno soldi ai volontari che esercitano.
      I volontari fanno volontariato e basta.
      Lavorano gratis per sopperire alle mancanze dello Stato.
      LE associazioni ricevono dei soldi per ogni uscita in emergenza.
      Inoltre fanno anche servizi secondari quali trasporti ammalati da DEA a DEA o dal DEA ad abitazione.
      Il costo,in genere,è di 70 centesimi a KM,ed è gratis per i residenti,se l’ambulanza chiamata appartiene al paese in cui abiti.
      I volontari lavorano gratis e le associazioni provvedono all’acquisto delle ambulanze,delle tute e di altri oggetti per il mezzo grazie ad offerte o ai soldi guadagnati dai trasporti o dalle uscite in emergenza.
      In provincia di Verbania esistono 30 ambulanze di base gestite da associazioni di volontariato,3 ambulanze medicalizzate pagate dallo Stato e 5 ambulanze H24 ,in servizio 24 al giorno,con volontari ed almeno 1 medico o un’infermiere a bordo ch e può prestare servizio a pagamento o no,a seconda degli accordi.
      Delle 5 ambulanze H24,una presta servizio solo per trasporti ed ha personale a pagamento a bordo,proprio come succede da te.
      LA nostra provincia ha numerosi paesi sparsi in valli difficilmente raggiungibili,è per questo che sono nate queste associazioni.
      Se succede qualche emergenza esiste già un mezzo sul posto e risparmi tempo prezioso per il paziente.
      Questo è lo scopo delle nostre associazioni di volontariato.
      Non il guadagno ma l’aiutare il cittadino.
      GRan parte delle associazioni fornisce il proprio servizio nei fine settimana e tutte le notti ed i festivi,visto che i componenti,di giorno,hanno un lavoro.
      Se le associazioni sono abbastanza grandi,forniscono il servizio 24 ore al giorno.
      In genere succede se ci sono molti pensionati o personale che lavoro a turni e quindi è libero di giorno.

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