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maurizio carena

maurizio carena

 la forza di cambiare le cose che posso cambiare
la serenita’ di accettare quelle che non posso cambiare
la speranza di riuscire a distinguere tra di esse

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  • Primo articolo giovedì 12 Dicembre 2008
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Ultimi commenti

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 08:38
    maurizio carena

     Grillo e’ fin troppo signorile ed educato con le marionette del regime politico-mediatico.
    Siamo una societa’ che ha rinnegato il suo patto sociale, in mano ad una casta inamovibile che mira solo ad arricchirsi in modo sfrenato ed immorale. Quel che e’ peggio e che anche i sudditi, tra tv e mazzette, hanno introiettato il peggio di tutto cio’, sfilacciando in modo credo irreparabile il tessuto sociale di questo Paese, che tale non e’ piu’ e che non sara’ certo la biopolitica catodico-securitaria attuale a tenere insieme.

     Viviamo in una dittatura. Questo ci dice Grillo. E per la nostra autorappresentazione vigliacca e bugiarda, per la nostra (sudicia) immagine di razzisti ma in doppio petto, quella di Grillo e’ una visione insostenibile.
     Siamo cosi’ merde che non riusciamo a guardarci. Neppure per un istante.
    saluti
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 2 aprile 2009 12:59
    maurizio carena

     il tuo articolo tratta un tema molto interessante ed importante.
    Purtroppo e’ molto sbilanciato a favore delle forze di polizia e inoltre non c’e’ il link col coraggioso blog che evidenzia i crimini di stato, ma sempre meglio di nulla, quindi complimenti.
    Si poteva accennare alle promozioni dei macellai di genova 2001, si poteva magari accennare alla legge Reale, che ha permesso l’omicidio di stato, ma va bene cosi’...
     Non credo comunque che, in tempi come questi, il tuo augurio verra’ accolto. sic.
    saluti
    m.c.
     

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 26 marzo 2009 11:01
    maurizio carena

     comunque, vista la fonte della notizia, e visto lo scandaloso killeraggio governativo abbattutosi su Genchi, aver pubblicato due interventi sullo stesso tema, sebbene senaza riflessioni o contesto, non mi pare cosi’ grave.
     bravo Fabio Barbera ad esserti interessato a Genchi e, per quel poco che vale, bravi in redazione ad aver pubblicato.
     tutto cio’ che e’ antigovernativo, che critica il regime, che il sistema non vorrebbe che si pubblicasse, merita di essere pubblicato. Due e duecento volte. Perche’ solo questo e’ "giornalismo": dire cio’ che il regime non vorrebbe che si dicesse.
    saluti.
    m.c.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 25 marzo 2009 17:30
    maurizio carena

      Credo che la colpa di Roberto Saviano sia la piu’ imperdonabile, la piu’ inappellabile, la colpa delle colpe.
     Saviano usa i suoi occhi per guardare.
     Saviano si cerca le sue parole.

    Saviano osa pensare.

     Saviano ha il coraggio di spiegare con parole nuove, sincere, persino avvincenti, in che mondo viviamo.
    Saviano osa parlare. Peggio: osa scrivere.

     In un regime, queste sono colpe molto gravi. 

    E se il regime e’ per di piu’ votato o comunque tollerato da un popolo di leccaculi opportunisti sempre pronti, come diceva Flaiano, a "correre in aiuto del vincitore", si capisce bene perche’ a Saviano i suoi concittadini non gli vogliano nemmeno affittare un’alloggio o lo si accusi di plagio o di chissa’ cosa domani.

     Chi lo accusa e lo critica lo fa strumentalmente.

    Chi lo accusa e lo critica sono i poteri forti di questo Paese di merda, l’Italia.
     Chi lo accusa sono i media, che sono amici dei politicanti, che sono amici dei boss, che sono uomini d’affari, che sono delinquenti, che poi vanno in parlamento, che poi tornano a fare i boss, a fre affari, a parlare in tv...ad accusare quelli come Saviano. E il cerchio si chiude.

     Quella in atto contro Saviano e’ l’antica strategia della mafia e del governo (DEI governi), per cui prima di ammazzarti ti devono delegittimare, ti devono calunniare, ti devono infangare. Poi, dopo avere distrutto la tua immagine, quando sei solo, allora ti arriva la pallottola o la coltellata alla schiena.
     E’ una strategia tratteggiata da gente come Sciascia, Falcone, Borsellino, o Giuseppe Fava. Gente che, se non vivessimo in uno stato criminogeno, dovrebbero essere ricordati a scuola e nei tg ed avere intitolate le vie centrali delle citta’. E che invece giacciono dimenticati. E non per caso. Questa e’ l’Italia.

      Fazio, per il suo share, invita Saviano nel suo salotto catodico.
    Chissa se gli chiedera’ di parlare dei paralleli affaristico criminali tra Bassolino, i casalesi, Impregilo, Fibe e compagnia, dove (inchiesta della procura di Napoli, gip Rosanna Saraceno) emerge che non solo la camorra ma persino le massime istuzioni regionali taglieggiano la Campania.
     Chissa’ se Fazio permettera’ a Saviano di ricordare che la vera monnezza e’ il mercato, l’ignoranza, l’egoismo, l’indifferenza?
     Chissa’ se Fazio permettera’ a Saviano di parlare per nomi e cognomi e indirizzi.
     Io non lo so, ma non lo credo.
    La tv serve a vendere spot, non a mettere in discussione il sistema.

     Saviano ci ricorda che la camorra e’ business, i rifiuti sono business, la politica e’ business. Non so se glielo lasceranno dire in tv. Anche perche’ sarebbe la sua ultima apparizione. Sua e di Fazio.

     Saviano: la grandezza del libro che lo ha reso celebre riesce a superare l’orrore che mi fa l’italia. Poche volte in vita mia ho letto pagine di tale intensita, parole cosi’ inesorabilmente forti, eterne.

     Lui e’ una di quelle rare persone che non sai se e’ di piu’ la dignita’ o il coraggio.
     Dell’unica volta che l’ho visto in tv ricordo i suoi occhi tristi, a volte illuminati da un sorriso grande, che a me pareva ancora piu’ grande.

     Grazie, Roberto, per tutto quello che hai scritto. Per tutto quello che scriverai.
     Grazie, Roberto. Uomo libero. Veramente.

     Se ci fosse un Dio degli scrittori gli direi: "aiuta Saviano".

    saluti.
    m.c.






  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 20 marzo 2009 12:25
    maurizio carena

     il sistema chiama "momenti di tensione" la partecipazione democratica dal basso.

     e’ sempre successo e, purtroppo succede ancora, anche perche’ la gente, imbevuta di propaganda mainstream, non capisce che la tensione non la crea un corteo di studenti che, giustamente, protesta pacificamente contro un governo scandalosamente reazionario, bensi’ gli sbirri inviati dal potere col preciso, vergognoso scopo di crearla la tensione.

    nb.
    poliziotti: quando sono al servizio della popolazione, dei deboli, degli offesi. E, in questo caso meritano tutto il rispetto possibile verso una professione rischiosa, faticosa, malpagata.

    sbirri: quando sono al servizio del sistema, del potere, di quella casta di politicanti, giornalisti, elites economiche. E in questo caso meritano tutto il mio disprezzo, perche’ la popolazione dovrebbe avere SEMPRE il diritto di manifestare, dove, come e quando vuole, a patto che sia in modo pacifico.

     Uno sbirro puo’ comunque sempre porre termine alla sua ignobile condizione.
     Basta che trovi il coraggio di disobbedire ad ordini vergognosi, immorali e ingiusti. E smetta di fare violenza contro chi manifesta.
     Purtroppo in Italia i vertici degli sbirri picchiatori (vedi Genova 2001) non vengono puniti bensi’ promossi.
     Perche’ criminali sono i manifestanti.

     Peggio degli sbirri ci sono solo i giornalisti (mainstream). Piu’ vili e ben pagati.

     Bell’articolo.
     m.c.








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