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 Home page > Attualità > Cultura > Beppe Grillo a Exit. La battaglia per l’acqua

Beppe Grillo a Exit. La battaglia per l’acqua

Alla fine è apparso, per un mini show di cinque minuti in cui Grillo ha fatto il Grillo che conosciamo: senza troppi problemi ha parlato dei temi che affronta sul blog.
Il conflitto di interessi nelle aziende quotate in borsa, in cui i consigli di amministrazione sono intrecciati. I giornali che dietro hanno banche, assicurazioni, costruttori (RCS): come può un giornale che dietro ha una banca, parlarne male?
Se poi lo fa, come Muchetti al Corriere, viene persino spiato dalla Security di Tavaroli.

Politici eletti senza preferenze, di cui 100 parlamentari condannati. Che leggi faranno queste persone?

Le mafie che sono una delle realtà imprenditoriali che non risentono della crisi e che sono in espansione in Europa. Nelle nuove mafie c’è un notaio, un commercialista, un banchiere. A volte non c’è nemmeno un criminale (la battuta è di Grillo).

L’Italia è al 15 esimo posto per investimenti stranieri: ci sarà un motivo?
O è colpa di Grillo e del suo blog? Si parlava di acqua nella trasmissione: della privatizzazione della gestione dell’acqua (con i ricavi garantiti per legge, per le Spa che amministrerebbero l’acqua in regime di monopolio).

Si parlava delle bollette di Acqualatina.
Dell’arsenico di Ceccano in provincia di Frosinone.
Poi ci sono anche i casi di Catania, come mostrava Report.
L’acqua che non c’è a Reggio Calabria.

La si può girare come la si vuole: ma ogni volta che entra il privato nella gestione dell’acqua, le bollette salgono e i servizi peggiorano. E le società miste pubblico privato o privato (in mano ai soliti gruppi, come a Roma per l’Acea) di chi fanno gli interessi? Dei consiglieri (che spesso figurano in più società), del profitto, o delle persone?

Purtroppo l’intervento è stato un pò troppo a gamba tesa: un monologo raccontato a braccio, senza fermarsi a riprendere fiato, senza la pretesa di voler spiegare a chi guarda (non ai politici) di cosa si parla. Open source, Meetup, Skype, la rete ...



Grillo ha fatto il comico, e questo non è piaciuto agli onorevoli in studio, che avrebbero voluto impostare la trasmissione secondo i classici canoni del dibattito televisivo, dove si parla addosso e alla fine non si cpaisce niente.

Alcune cose vanno chiarite: se fa polemica l’invito a manganellare i parlamentari, altrettanto avrebbero dovuto farlo le dichiarazioni sul manganellamento agli studenti.

Se gli onorevoli si sentono offesi dalle battute e dalle parole del comico, altrettanto si potrebbe dire dei magistrati, degli impiegati del pubblico impiego, degli elettori di sinistra.

Dire che gli studenti dell’onda sono guerriglieri, cosa è?
Che i magistrati sono metastasi?

Se Grillo ha sbagliato al non voler rispondere a Urso e Tabacci, c’è anche da dire che noi siamo stufi di sentire le solite parole, i soliti slogan, spesso falsi.
Le tante inutili promesse mai mantenute. Beppe il bullo, o i bulli sono altri?

"Grillo è un fondamento di bugia"
diceva Urso. Che lodava il suo governo per l’accordo sul nucleare con la Francia e per l’inaugurazione dell’inceneritore di Acerra. Dimenticandosi che sul nucleare esistono ancora tanti dubbi sulla sicurezza e che dietro Acerra c’è una storia di ritardi, veti incrociati ...

"Il sistema politico ha delle profonde responsabilità sullo stato delle cose in Italia" commentava il giornalista Sergio Rizzo.
"La responsabilità è dei politici non di Grillo".
Se gli acquedotti sono bucati e perdono.
Se siamo ancora dipendenti dal petrolio.
Se i comuni devono fare i conti con i magistrati della Corte dei Conti.
Anzichè criticare lo stile di un comico, perchè non fanno un pò di autocritica?

Commenti all'articolo

  • Di luisa (---.---.---.120) 2 aprile 2009 16:48

    Nessuno mi risponderà nè mi leggerà. Ma nell’ipotesi che invece qualcuno mi leggerà, voglio dire che lo state "spremendo" ben bene Grillo, lo state "usando" a vostro utile e lo vorreste per filo e per segno come sta in mente a voi: "deve" dire , "deve" fare , "ha sbagliato", Ma vi rendete conto di pretendere da lui tutto ciò che non siete e vorreste voi stessi essere? Perchè non andate voialtri a denunciare tutto ciò che grazie a Grillo ora sapete? Perchè non vi preparate e affrontate il nemico VOI come vorreste dovrebbe fare Grillo? Perchè non potete capire che il carattere di Grillo è altro da ciò che VOI volete?
    E perchè non vi basta mai ciò che Grillo vi dà ?
    AVVOLTOI, SCIACALLI vedo in tutti quelli che vogliono che Grillo agisca in un certo modo. Non c’è umanità in tutti voi. Grillo parla con aggressività. Quei farabutti non aspettavano altro e chissà quante denunce gli faranno e quanti soldi gli beccheranno, ma VOI dite che "doneva" agire così... così... così...

    • Di Aldo (---.---.---.241) 2 aprile 2009 17:31

       Mai pensato che Grillo non dovesse fare il Grillo e penso che gli avvoltoi e i "bulli" siano altri.
      Quant poi al fatto che così facendo, rischia di essere citato per diffamazione, ti do ragione.

      Il punto è: ma le denunce che fa, sulla borsa, sui CDA, hanno del vero o no?
      Ciao
      Aldo

  • Di Frattaglia (---.---.---.195) 2 aprile 2009 18:43

    Chi segue Grillo da tempo e ha seguito tutte le denunce che ha fatto, sa che sono vere (semplicemente perchè ogni volta vengono portate le prove).

    Voglio ricordare che l’unico in Italia a dire che la Parlamat era una bomba pronta ad esplodere, è stato lui. Tant’è che più di una volta è dovuto andare dalla magistratura a spiegare come facesse a sapere dell’imminente crack ("... bastava andare a vedere il bilancio").

    Grillo semplicemente raccoglie le esperienze del passato italiane e non, e spiega il perchè certe cose sono accadute e come si possono evitare in futuro. Come per l’acqua... in Bolivia, ad esempio, i governi liberal-fascisti hanno privatizzato l’acqua (il cui prezzo è salito del 300%) così la gente ha iniziato a raccogliere quella piovana. Il governo l’ha capito e ha vietato di raccogliere l’acqua piovana. La gente ha capito e li hanno cacciati a calci nel sedere... dopo questo episodio per la prima volta è andata al governo la sinistra.

    Poi scusate... come si fa a parlare con quelle "cose" che si considerano politici. Tanto sanno solo screditare la persona che li accusa... e fate attenzione a questa cosa. Perchè screditare la persona significa non voler parlare delle cose che quella persona ha detto. Ed è quello che hanno fatto. Anzichè controbattere, hanno solamente screditato Grillo.

  • Di mauro bonaccorso (---.---.---.153) 2 aprile 2009 20:55
     
    Seguo Beppe Grillo in televisione dagli esordi e mi ha fatto divertire moltissimo in passato, ora mi fa ridere di meno ma paradossalmente lo preferisco così. Ogni sua battuta rappresenta uno squarcio nella nostra società di smemorati. La cosa grave sta proprio nella qualità migliore di Beppe, il paradosso, cioè saper far ridere di cose che invece devono fare riflettere e reagire.
    Se abbiamo bisogno di comici che ci spieghino come si involve la nostra società, vuol dire che per almeno trent’anni e forse più siamo stati sottoposti a bombardamenti di menzogne che ci hanno cambiato, e non certo in meglio. E tutto ciò è facilmente verificabile facendo il confronto tra la nostra situazione e quella dei paesi occidentali a noi più vicini che possono reggere il paragone.
    La satira è sempre stata l’unico strumento che riesce a smascherare il potere, se adesso fa anche politica, tanto di guadagnato, se però, l’accoppiata fa storcere il naso ai cosiddetti benpensanti, tanto meglio, vuol dire che ha colpito il bersaglio.
    In quanto alla delegittimazione è, e sarà sempre, lo strumento dei vigliacchi, infatti è un tipico strumento mafioso, ma una società priva di anticorpi, non riuscirà facilmente a liberarsene, e solo la cultura instilla, in tutti noi, un gran concentrato di anticorpi.
    Un saluto
    Mauro
     
  • Di antonio brindisi (---.---.---.215) 3 aprile 2009 08:21

    Ho visto l’intervento di Grillo fra il primo e il secondo tempo di Italia-Irlanda. Ho visto le facce di chi era in studio. Ho sentito addirittura le scuse della D’Amico per il monologo del comico. Beppe era eccitato per l’intervento al Parlamento europeo e non si è curato della forma del suo intervento. Ha detto quello che dice da sempre sul suo blog, che si può condividere o meno. I politici in studio e la D’Amico (ma vale per tutti i talk show televisivi) invitano sempre le solite facce di cera e pensano che il modo di esprimersi sia quello loro, quello del potere e del circolo mediatico fine a se stesso. Non è più così. Ma loro non se ne sono accorti e pensano che Grillo sia un alieno o un maleducato. Invece sono loro gli alieni e maleducati che spesso ci propinano sempre la stessa frittata. (ilgorgon.blogspot.com)

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 aprile 2009 08:38
    maurizio carena

     Grillo e’ fin troppo signorile ed educato con le marionette del regime politico-mediatico.
    Siamo una societa’ che ha rinnegato il suo patto sociale, in mano ad una casta inamovibile che mira solo ad arricchirsi in modo sfrenato ed immorale. Quel che e’ peggio e che anche i sudditi, tra tv e mazzette, hanno introiettato il peggio di tutto cio’, sfilacciando in modo credo irreparabile il tessuto sociale di questo Paese, che tale non e’ piu’ e che non sara’ certo la biopolitica catodico-securitaria attuale a tenere insieme.

     Viviamo in una dittatura. Questo ci dice Grillo. E per la nostra autorappresentazione vigliacca e bugiarda, per la nostra (sudicia) immagine di razzisti ma in doppio petto, quella di Grillo e’ una visione insostenibile.
     Siamo cosi’ merde che non riusciamo a guardarci. Neppure per un istante.
    saluti
    m.c.

  • Di Andrea Antognoni (---.---.---.111) 3 aprile 2009 12:33

    Premesso che sono d’accordo con quasi tutte le battaglie che Grillo porta avanti, che lo adoravo come comico e penso che col blog difenda i diritti dei cittadini soppressi da una casta politico-economica ormai intollerabile, premesso tutto questo a me Grillo l’altra sera a Exit semplicemente non m’è piaciuto.
    Perché d’accordo che tu pensi che la classe politica ed economica stiano tentando di rovinare completamente questo Paese, ma devi essere in grado di portare le tue idee in un dibattito, devi essere aperto al confronto altrimenti come fai a parlare di democrazia? E’ una contraddizione questa....
    A me dispiace perché sapevo che Grillo era stato invitato a discutere... Voi direte: discutere con dei politici, a che serve? Ma se uno ha la forza delle proprie idee e dei propri argomenti, non dovrebbe temere il confronto.
    Lui invece ha fatto un monologo (bello, per carità, ma non era nel suo blog o in un palazzetto...) in cui ha messo dentro un po’ di tutto (liste civiche, problema dell’acqua, conflitti d’interesse, media asserviti, rete, ecc.), urlando anziché parlando (questo può piacere o no, ma è un suo diritto) e poi andandosene quando dallo studio qualcuno provava a fare domande.
    Uno può avere tutte le ragioni del mondo, ma se non ha la forza di confrontarsi apertamente con gli altri (perché poi sarà il pubblico a farsi un’idea) secondo me perde molta credibilità. E mi spiace perché io credo nelle sue battaglie, ma i moralizzatori che parlano da un pulpito e poi se ne vanno non mi sono mai piaciuti, indipendentemente dalle tesi che difendevano. E forse bisognerebbe chiedersi perché Grillo adotti questa strategia comunicativa: perché se il suo obiettivo l’altra sera era far conoscere agli italiani (ai tanti che la rete non la frequentano) i temi e le battaglie che porta avanti, beh, l’ha mancato in pieno.
    Ma temo che l’obiettivo non era questo.
    Andrea

  • Di barbara (---.---.---.238) 5 aprile 2009 12:38

    Grillo ha tutte le ragioni di questo mondo di essere arrabbiato e quello che ha detto ad Exit, per chi lo segue sul suo blog, era noto. Secondo me, essendo andato in TV, con il comportamento che ha avuto, ha perso l’occasione di far capire qualcosa a chi non naviga in internet e a chi vuole sconfessare ogni sua notizia ha servito su un piatto d’oro l’ennesima occasione di negare cio’ che ha detto.
    Risultato: 0 assoluto
    Avrebbe potuto sbugiardare i politici in studio quando dicevano bugie, invece cosi’ ha lasciato a loro l’ultima parola. Si e’ comportato come Berlusconi, quando parla non vuole che gli vengano poste domande scomode...quindi dov’e’ la differenza?

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.142) 5 aprile 2009 21:59

    I politici si sbugiardano da soli non hanno bisogno di Grillo.Es:vedi Bassolino qnd dice che a Napoli di fa la differenziata porta a porta e ovviamente non è vero oppure quando ad Exit interveniva l’"onorevole" PDL (non mi ricordo chi fosse) rendendo palese il fatto che discuteva di cose che assolutamente non conosceva.Grillo ha ragione:che senso ha parlare con degli automi (i politici)che imparano pedissequamente degli slogan senza trovare riscontro nei fatti?Fanno un pò pena come noi che li subiamo.
    Meglio dei monologhi veri che dei finti dibattiti.

    Gloria

  • Di (---.---.---.201) 8 aprile 2009 12:51

    Io credo che una persona come Beppe Grillo serva all’Italia, dove la comunicazione è soggetta ai desideri dei potenti e alle leggi di mercatro. Grillo dà la possibilità di vedere le notizie in maniera diversa, più approfondita, e questo a prescindere dall’essere d’accordo o meno con lui. Intanto porta dati e prove che altrimenti non si vedrebbero. Apprezzo meno i suoi monologhi che non danno la possibilità di replica o confronto. Nell’attesa del suo prossimo intervento, vi segnalo questo video in cui Rocco Tanica parla di lui al "Quasi tg". Ciao.

    http://www.youtube.com/watch?v=8y6S...

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