• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

martin

martin

In un angolo remoto dell'universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari, c'era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e menzognero della «storia del mondo»: ma tutto ciò durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Qualcuno potrebbe inventare una favola di questo genere, ma non riuscirebbe tuttavia a illustrare sufficientemente quanto misero, spettrale, fugace, privo di scopo e arbitrario sia il comportamento dell'intelletto umano entro la natura. Vi furono eternità in cui esso esisteva; quando per lui tutto sarà nuovamente finito, non sarà avvenuto nulla di notevole.

Statistiche

  • Primo articolo lunedì 01 Gennaio 2012
  • Moderatore da martedì 01 Gennaio 2012
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 8 23 13
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 11 10 1
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0










Ultimi commenti

  • Di martin (---.---.---.23) 26 gennaio 2012 18:21
    martin

    Beh se l’ha detto davvero tutti i torti non ce li ha

  • Di martin (---.---.---.23) 26 gennaio 2012 18:17
    martin

    Secondo me il Real nel giro di due anni al massimo sarà superiore al Barça a prescindere dall’allenatore. In primis per l’età media della rosa, ed in seconda istanza perchè la macchina perfetta del Barcellona non è più così perfetta (e secondo me è una novità di quest’anno). Se in attacco continuano a colpire con una facilità disarmante infatti, non si può non considerare i preoccupanti scricchiolii della difesa. 

  • Di martin (---.---.---.23) 24 gennaio 2012 02:09
    martin

    in attacco ibra tout la vi

  • Di martin (---.---.---.23) 20 gennaio 2012 15:08
    martin

    beh è vero che secondo l’Ordine dei notai è come dici tu, ma io riportavo solamente il dato dell’intervista che citavo (il giornalista chiedeva esattamente "è vero che l’80% dei notai è figlio di notai?" e l’altro non rispondeva), dicendo che poteva anche essere una maldicenza come pare essere.. Ma resto dell’idea che il 17% sia già troppo e non casuale (ed a proposito inserisco un commento preso da un forum in cui si dibatteva il problema e che mi pare emblematico:

    "Ciò che mi colpisce è il numero di notai figli di notai (17,5%). A prima vista può sembrare un numero anche basso, ma se ipotizziamo che in italia vi siano 6000 notai, vuoi dire che questi sono circa lo 0,01% della popolazione e quindi se la distribuzione fosse prettamente statistica mi aspetterei che i figli di notai si aggirino intorno a quella percentuale. Posso anche concepire che un padre notaio instilli la passione notarile al figlio e che magari vi possa essere addirittura una predisposzione genetica ma a passare da un 0,01% al 17,5% ci sono vari ordini di grandezza di differenza (rapporto di 1750 a 1) ed onestamente non so come spiegarmi la cosa"

    Ad ogni modo non mi pare tu abbia citato questo gran numero di sciocchezze che avrei concentrato in un unico articolo! Che il notariato in Italia sia un campo zeppo di privilegi è fuor di dubbio, per quanto riguarda farmacie e parafarmacie non mi pare di aver detto grandi corbellerie, ed inoltre liberalizzare in campo finanziario è una cosa, nel mondo del lavoro reale tutt’altra! Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio! Certo la finanza non deve (dovrebbe) mai esser totalmente slegata d’ogni controllo statale o sovrastatale, ma che gli Ordini professionali siano anacronistici, contrari ad ogni interesse della popolazione e forieri di orribili privilegi è verità assodata! Che poi nell’immediato per risolvere la situazione (ingiusta) ci possa essere chi ci perde anche ingiustamente è ovvio, ma credo che il particolare dovrebbe soccombere innanzi al generale, il problema di uno non può bloccare la soluzione di molti.

  • Di martin (---.---.---.23) 16 gennaio 2012 17:33
    martin

    Davvero commovente. Bisognerebbe chiedere anche ai due sposini coreani cosa ne pensano del brand. O ai membri dell’equipaggio rimasti intrappolati. La testa sotto la sabbia semplicemente non era possibile nasconderla in questo caso, ed il cordoglio espresso in face non mi pare poi sta gran cosa. Non che ce l’abbia col brand ma secondo me esprimere cordoglio era il minimo..


Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità