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radi33

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Ultimi commenti

  • Di radi33 (---.---.---.6) 31 marzo 2014 23:51

    Renzi è un’altra faccia buona per ingannare gli italiani. Dopo i governi Berlusconi, Monti venne ritenuto da molti l’artefice di un nuovo tempo: della riacquistata serietà nazionale, con le conseguenti iniziative. Ben presto ebbero modo di ricredersi, vedendo che lo scopo era unicamente l’affossamento economico dell’Italia e questo per fini funzionali all’affermazione di un nuovo quadro politico europeo.

    Dopo Monti, Letta rappresentò il rimedio imposto agli elettori che a maggioranza avevano dimostrato il voto alle politiche dello scorso anno, di non aver per nulla gradito l’impostazione data da Monti.

    Renzi oggi costituisce il tentativo di proseguire ancor più incisivamente con quelle politiche, occultandole dietro alla facciata asseritamte efficentista di un ragazzino prodotto però dalla politica della prima repubblica (DC Zaccagnini). Dopo le elezioni europee, ne avremo la conferma con atti di governo ancor più subordinati alla BCE.

    Insomma, Renzi è una "patacca" e se non si avvia la disobbedienza civile, l’annullamento totale dei principi della nostra democrazia sarà totale.

  • Di radi33 (---.---.---.166) 27 aprile 2013 01:04

    Disamina articolata e fondante. In effetti un movimento come il 5 stelle o rimane ancorato ad una quota marginale di consensi (6/7%) con i quali ben poco potrebbe fare, oppure, contando su una forza maggiore, come nel caso di specie, stappa la bottiglia e riempie le piazze, con determinazione e con l’obiettivo di arrivare presto alla sala dei bottoni. Evidentemente la sua funzione è un’altra. Quella di convogliare le forze sane dell’elettorato (gli onesti, i volonterosi, i capaci) verso un consenso politico che nel medio termine, più che giungere al potere, sappia costringere alla diligenza, all’onestà, alla rettitudine, la classe politica che scaturirà dalle prossime consultazioni elettorali tra un anno o due. Al di là delle congetture, alcuni risultati li ha già otttenuti, rendendo necessaria per la politica dei politicanti una diversa forma, una maggiore sobrietà di espressione se non di mezzi utilizzati.

     

  • Di radi33 (---.---.---.6) 15 aprile 2012 00:12

    Ringrazio per la notizia. Agorà Vox è soprattutto una fonte di informazioni che la stampa italiana non fornisce, artatamente.

    Ritengo che iniziative simili si moltiplicheranno nei prossimi mesi. Non è pensabile che un governo golpista come questo possa avvicinarsi ad una tornata elettorale, permettendo che le idee ed il dibattito politico che si sta rivitalizzando, finalmente, nel nostro Paese, contribuiosca a creare un’onda di opposizione reale.

    Questi signori ora al governo, non sono dei professori o dei sapienti e capaci capitani d’industria, ma semplicemente dei lacchè, delle persone oscure nell’intelletto, educato e finalizzato unicamente alla razionale realizzazione della propria carriera, mediante l’indecorosa pratica del supino asservimento. 

    Mi sto quotidianamente meravigliando di come, dopo anni di anestetizzazione berlusconiana, della politica e della società in generale, le forze sane di questo Paese, si stiano progressivamente risvegliando . E’ questa la vera finanziaria, l’autentica patrimoniale, con la quale eliminare il "vero" debito pubblico... 

  • Di radi33 (---.---.---.6) 12 aprile 2012 00:01

    Di "bugie" in questi ultimi anni, anzi decenni, ai cittadini italiani che lavorano per scelta o per vivere, ne sono state dette moltissime. Ciò che indigna, anzi, che fa arabbiare è la sfaciataggine di ritenere che gli interlocutori siano fessi.

    E’ il caso di quest’ultima "buffonata" della crisi finanziaria, che ha si fondamento, ma anche un’origine ben chiara ed un fine comprensibile.

    L’origine è la cattiva gestione del Paese, alla quale si è contrapposta la laboriosità di molti e la buonafede di moltissimi giovani, che si sono adattati a svolgere anche lavori dequalificati, pur di entrare nel mercato del lavoro e ottenere un piccolo reddito.

    La classe politica ed uno stuolo di mariuoli e nullità professionali, millantanti competenze inesistenti, assunte ai vertici di importanti aziende e banche nazionali, hanno provveduto a dissipare la ricchezza, che veniva prodotta dal lavoro di molti.

    Ora, si vorrebbe "castrare" il tenore di vita di chi ha sgobbato per anni e proporre un’ipotesi d’esistenza ai giovani, funzionale all’interesse di pochi nel nostro Paese e dell’alta finanza internaqzionale, al servizio di gruppi di potere economico, che ritengono di poter agire da padroni del mondo, sorretti dalla loro illuminata, personalissima, visione della vita.

    I partiti sono al servizio dell’antidemocrazia da anni, ora più che mai al soldo di questi gruppi, con lo scopo di tenere imbrigliate le richieste di qualità della vita e di benessere, legittimamente e naturalmente provenienti dall’elettorato.

    Siamo così gestiti e paghiamo un milgiaio di mallevadori, ora assogettati al volere dell’alta banca internazionale, che grazie alla colpevole complicità di un presidente d’origine comunista, ha compiuto il primo colpo di stato della storia, senza l’uso di carri armati e militari.

    Le armi utilizzate da questi "reggitori" dell’intersse altrui, sono le leggi di questo Paese, che dovrebbero essere finalizzate al benessere della cittadinanza ed invece sono utilizzate per la repressione delle sue costituzionalmente sancite aspettative. Equitalia, le banche, il denaro eletttronico, le varie norme sulla privacy, sono tutti strumenti di diverso genere, impiegati per coercire in nome di fini d’interesse e tutela collettiva.

    Dall’isituzione del lavoro interinale, autentica forma di "capolarato" legalizzato, tutte le modifiche alle norme sul lavoro hanno avuto lo scopo di ridimensionare progressivamente, i diritti ottenuti dai lavoratori e dalle forze "civili" di questa nazione, in anni di lotte.

    La modifica dell’art. 18, che anche un bambino tardivo d’intelletto comprenderebbe disgiunta dalle millantate difficolotà finanziarie del Paese, è solo la progressione di questa arbitraria restrizione dei diritti e delle libertà a tutti i livelli, imposte fraudolentemente, invocando a giustificazione ora la necessità di tutela delle libertà altrui, ora motivazioni d’interesse generale, d’evoluzione dei mercati e di quant’altro la fantasia dell’accademico meschino posto a consulente governativo, abbia potuto partorire.

    Siamo finiti in questa situazione delegando inopinatamente per anni, a scellerati e corruttibili l’organizzazione della nostra vita. Ora, la soluzione per uscire da questa empasse non è gradevole, qualsiasi sia la strada che la parte onesta della popolazione italiana voglia percorrere. 

     

     

  • Di radi33 (---.---.---.6) 1 marzo 2012 00:46

    In effetti la considerazione è perfettamente coerente. Abbà è un idealista pragmatico e coerente con le proprie idee è già solo per questo va apprezzato. Il tema della costruzione di questa linea ferroviaria è un argomento molto caldo per varie ragioni: la prima è che la sua costruzione è oggi completamente fuori contesto, specialmente dopo l’indirizzo economico dato dal governo Monti, sia sul piano della spesa, sia su quello dell’utilità. Vogliono la decrescita della classe media e dei ceti più deboli e l’arricchimento contestuale degli azionisti dei gruppi mondiali. La Tav, localmente, sosterrà per gli anni della sua costruzione, un’economia locale oggi già affossata dalla precedente crisi economica e dalla delocalizzazione delle aziende; in secondo luogo vi è l’interesse economico di gran parte dei partiti tutti assoldati per fornire la copertura politica all’opera. Infine questa vicenda è un saggio della determinazione con la quale questo governo di golpisti gestirà l’Italia nei prossimi mesi, ipotecando le elezioni politiche, se vi saranno, anche solo con l’attuale, schifosa legge elettorale.

    Insomma, Abbà è divenuto seppure per suo malaugurato caso e indotta distrazione (in quanto inseguito da un arrampicatore delle forze dell’ordine) un eroe. Il primo eroe della rivoluzione italiana del secondo millennio, in difesa della libertà.

    Il terzo ed ultimo punto è costituito da un argomento che da troppo tempo giace sotto la cenere, sempre volutamente ignorato: è tempo che si pervenga ad una chiarificazione sulle reali attese della gestione sociale, economica e finanziaria di questa nazione. Alcuni dei commenti a questo articolo manifestano ben oltre gli accenti di stupido qualunquismo tenuti dal Giornale e da Libero, la concezione ideale di parte della popolazione. Non vi sono spazi ora per condivisoni d’intenti o approcci ideali, perchè la differenza di visione è profondamente diversa e fondata su valori antitetici. E sarà proprio l’azione di questo governo ad innescare il detonatore di una crisi violenta, le cui conseguenze ricadranno su tutti ed anche su chi oggi medita di trarre grandi profitti da opere inutili e dai sacrifici dei soliti onesti. 


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