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WikiModa Vox: La storia del mocassino, l’incubo di ogni guardaroba maschile

Da ormai due anni l’incubo mocassino è tornato a mietere vittime nelle nostre città. Prima le donne e i bambini, salviamoci dal blob strisciante che nei guardaroba maschili fa incetta di golfini e gommini: Il mocassino è qui(purtroppo).

 
 
La storia del mocassino risale alla notte dei tempi:gli indiani d’america cucivano un unico pezzo di pelle che fasciava totalmente il piede, il termine mocassino è la traduzione dalla loro lingua di “calzatura”. Recentemente in Armenia è stato ritrovato un modello, femminile, risalente a 5500 anni fa, prova che il legare insieme pezzi di pelle era il modo più pratico per non distruggersi i piedi. Dal 1930 in poi, seguendo un modello utilizzato dai lavoratori caseari e del nuovo metodo di assemblaggio lappone (più pezzi di cuoio cuciti insieme) la famiglia Spaulding le rese celebri, avviandosi alla produzione e distribuzione commerciale.
 
 
Numerosi sono i modelli reinterpretati, Fratelli Rossetti è un marchio che adora seguire il mocassino, ne ha creati di diversi tipi dagli anni cinquanta a oggi. Anche perchè c’è da ammettere che hanno saputo adattarsi ai vari stili ed ere: eleganti negli anni quaranta, giovani e adorati dai ragazzi Mod con maglioncino pastello negli anni sessanta, di colori, forgia e fantasie improbabili negli anni ottanta. Sostanzialmente però il mocassino diventa più che accessorio, un elemento distintivo della classe sociale, oggi più che mai. Indossa il mocassino l’uomo a Capri, Porto Cervo, Portofino, lo indossa in città d’estate per la comodità e anche perchè al mondo comunica la sua provenienza.
 
 
 
A mio parere la calzatura in questione urla: “Barca” e questo è l’unico posto dove accetto di vedere un uomo indossare il mocassino. C’è un luogo e un momento per ogni cosa, oltre ad invecchiare l’andatura e la persona la calzatura scamosciata o non con le finte nappe, abbiate pazienza non si può guardare. Il famoso Gommino di Tod’s poi, riportato ai fasti dalle star, scamosciato in vari colori sembra aver traviato le menti di giovani ragazzi confusi e ha iniziato a far capolino nelle serate fuori con gli amici in città. Non posso non condividere con voi quelle della marca Crocs che ha reso le scarpe ortopediche inutili creando un mocassino via di mezzo fra una ciabatta e una scarpa (in colori tristi) e il mio amato Tom Ford che non si esime dallo scivolone stagionale tornando alle origini, apponendo le frange e le cuciture a vista sui suoi mocassini da uomo, nella collezione 2011.
 
 
Il quesito è: c’è un modo per permettere all’uomo di portare una calzatura leggera, estiva, di classe senza che gli regali istantaneamente 40 anni in più? Capisco che dopo la figura di Zampetti (interpretato da Guido Nicheli), non si possa fare a meno di ricreare l’atmosfera sapore di mare, ma spero vivamente che qualcuno prima o poi ritrovi un insieme di lacci,pelli, cuoio in qualche sito archeologico che possa sostituire il feticcio maschile dei nostri tempi. E’ imbarazzante e un po’ datato.

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