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 Home page > Attualità > Cultura > WeGil. Warhol Banksy, una mostra da vedere a Roma

WeGil. Warhol Banksy, una mostra da vedere a Roma

ROMA – Poter vedere Banksy sui muri originali è senza dubbio un evento raro ed emozionante. Tra le opere del famosissimo artista, anche il murale Season’s greetings realizzato in Galles a Port Talbot nel 2018: un invito a riflettere sulle conseguenze che l’inquinamento atmosferico ha sulla nostra salute.

Chi si trova a Roma dal 20 dicembre 2024 fino al 6 giugno 2025 può avere questa opportunità: è stata infatti presentata Al WeGil della capitale la mostra Warhol e Banksy dall’Assessore Simona Baldassarre, dal Presidente di LAZIOcrea Marco Buttarelli, dal presidente di Metamorfosi Eventi Pietro Folena, e dai curatori Giuseppe Stagnitta e Sabrina De Gregori. Patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea con il patrocinio di Roma Capitale, e prodotta da Metamorfosi Eventi Emergence Festival.

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Da sinistra Stagnitta, De Gregori, Folena, Buttarelli, Baldassarre

L’associazione Metamorfosi, dopo aver fatto un contratto con i proprietari dei muri dipinti dal writer in Gran Bretagna, ha compiuto la titanica impresa di portarli in Italia. “Io penso sia giusto – ha precisato Pietro Folena, presidente di Metamorfosi – che opere realizzate sulla strada possano essere viste dal pubblico nei musei, come del resto è accaduto con le creazioni di artisti antecedenti”. Con ciò rispondendo alle critiche seguite all’aver tolto dai muri le opere di Banksy e alla contrarietà dello stesso Banksy. Folena ha chiarito anche come essendo state realizzate su muri privati, per forza di cose esse siano diventate proprietà privata. Marco Buttarelli, presidente di LAZIOCrea, ha definito l’esposizione Warhol Banksy “la più importante da quando la regione Lazio ha realizzato l’edificio WeGel”. Edificio che è di per sé stesso da visitare: hub culturale nel cuore di Trastevere, opera dell’architetto Luigi Moretti, in origine Casa della Gioventù del Littorio inaugurata nel 1937, è stato restituito al pubblico nel 2017 dalla regione Lazio ed è un autentico gioiello del razionalismo architettonico.

Perché l’accostamento tra Warhol e Banksy? Due personalità con tratti opposti: il primo uno degli artisti più fotografati, l’altro assolutamente anonimo. Come hanno spiegato i curatori sono entrambi, con istintive geniali strategie, riusciti a diventare icone, in altre parole a farsi brand. Il focus della mostra investiga in parallelo gli obiettivi e gli intenti di due artisti che più hanno lavorato, anche in modo preterintenzionale, sulla loro immagine pubblica, dissacrando provocatoriamente i falsi miti del mercato dell’arte. A chi inoltre andrà a vedere l’esposizione non può sfuggire, per quanto entrambi personalità artistiche uniche, il fascino di echi similari tra i due – nei tratti, nei colori, nell’irriverenza dei simboli – che a volte richiama la simmetria.

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Alcuni muri di Banksy al Wegis

Una mostra giovane, interessante e anche molto ricca. Le opere esposte sono oltre 100, provenienti da famose collezioni private di tutto il mondo e da importanti gallerie d’arte. Dalla Kate Moss sensuale di Banksy alla posa della Marylin realizzata da Warhol dopo la morte dell’attrice nel 1962, al significativo ritratto della Regina Elisabetta ritratta da Warhol con il diadema reale e a quella di Banksy con le sembianze di una scimmia (Monkey Queen). E poi il famoso ritratto di Mao, Lenin e Kennedy di Warhol e la Regina Vittoria di Banksy. La numerosissima produzione di Banksy con un esempio delle Soup che sono considerate post-produzione di una delle opere più iconiche di Warhol e il famoso autoritratto, Self Portrait, su tela del 1967 di Warhol messo a confronto con il muro di Banksy dal titolo Computer Boy (di cui alcune interpretazioni vedono nel ragazzo accovacciato Banksy da piccolo con l’identità già nascosta). Dischi e manifesti iconici dei due artisti – tra tutti la famosa banana del 1967 della copertina di The Velvet Underground & Nico, simbolo di una generazione musicale che sarà in dialogo con l’opera di Banksy dal titolo Pulp Fiction, in cui John Travolta anziché la pistola ha in mano la banana iconica di Warhol e oltre 50, tra vinili di Warhol firmati e cd con la copertina realizzata da Banksy.

 

INFORMAZIONI

Orari

Apertura al pubblico da venerdì 20 dicembre dalle ore 15
La mostra sarà aperta tutti i giorni, secondo questi orari:


dalle 10,00 alle 19,00
la biglietteria chiude un’ora prima

 Aperture straordinarie

La mostra sarà aperta con gli stessi orari (dalle 10,00 alle 19,00) anche i giorni 25 dicembre 2024 e 1° gennaio 2025

Prezzi

Biglietto intero: € 15
Biglietto ridotto: € 12 – 
Riservato per under 14, over 70, giornalisti, forze dell’ordine, studenti. I bambini fino a 6 anni non pagano
Biglietto ridotto: € 10 – Riservato a dipendenti Regione Lazio e LAZIOcrea, previa presentazione del badge aziendale
Bigliotto ridotto Youth Carta Giovani: € 7 – Riservato ai possessori della Youth Carta Giovani, previa presentazione della registrazione all’App
Biglietto open: € 18

 

 

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