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Voglia di cambiare dove sei?

Nel libro “Voglia di cambiare. Seguiamo l’esempio degli altri paesi europei” (www.chiarelettere.it, 2008), si elencano le migliori trasformazioni sociali avvenute nei principali paesi europei.

L’autore è il giornalista Salvatore Giannella (lavora per il settimanale Oggi), che ha raccolto e sviluppano un insieme molto vasto di informazioni, in un’opera molto utile per guidare lo sviluppo della società italiana. E naturalmente gli italiani hanno quasi trascurato questa lettura molto formativa e informativa (soprattutto per chi opera nelle pubbliche amministrazioni).

Ma veniamo alla valutazione dei punti di forza dei paesi europei (www.europeansocialsurvey.org):

SVEZIA. Gli svedesi hanno il primato mondiale della sicurezza del lavoro grazie al rafforzamento della figura del delegato alla sicurezza e grazie alla cultura della prevenzione e della legalità.

DANIMARCA. La “flessi-sicurezza” danese protegge i lavoratori e non i lavori: c’è flessibilità del lavoro, sussidi per i periodi di disoccupazione e incentivi per la formazione e la riconversione dei lavoratori (job plan personale). L’aeroporto di Copenhagen è il migliore d’Europa. La classe politica è obbligata ad aggiornare le proprie conoscenze con corsi di aggiornamento universitario. È un paese molto egualitario e civile: la famiglia reale manda i propri figli alle scuole pubbliche. Ci sono altissimi investimenti in ricerca e sviluppo e possiede un sistema economico di tipo “negoziato”. L’80 per cento delle famiglie danesi ha una connessione a internet (in Italia siamo al 44 per cento). La disoccupazione è al 3,3 e gli studenti universitari hanno diritto a un presalario di circa 630 euro.

GERMANIA. I tedeschi producono il 55 per cento dell’energia solare mondiale. Invece “Da 14 anni gli italiani, nella loro bolletta pagano un “Contributo per la costruzione di fonti rinnovabili”: 0,92 centesimi di euro per chilowattora. Gli oltre 24 miliardi di euro raccolti complessivamente non si sono però trasformati in pannelli solari e turbine eoliche. Per l’80 per cento… sono finiti a finanziare inceneritori di rifiuti di vario tipo, fra cui il catrame di raffineria… un bel regalo ai petrolieri” (www.zeroemission.eu/it/). Inoltre in Italia non si insegna più la merceologia: “Ma già, buttiamola via, questa scienza sovversiva, che potrebbe indurre i lavoratori a chiedersi cosa stanno producendo, i consumatori a chiedersi cosa stanno comprando, lasciamoli instupidire dagli spot pubblicitari a volume frastornante, in modo che le scelte merceologiche e industriali siano fatte dai grandi centri di potere… è un progetto mirante a far credere che contano solo gli aspetti finanziari… a far dimenticare che l’economia e l’occupazione sono invece basate essenzialmente sui grandi processi tecnici della produzione di merci agricole e industriali e sul loro uso, sulla grande circolazione della materia e dell’energia dalla natura, alle merci, alla natura” (G. Nebbia).

REGNO UNITO. In questo paese ben il 76 per cento delle case in affitto sono alloggi popolari, mentre in Italia le case popolari sono solo il 18 per cento di tutte le case in affitto (la media europea è del 43 per cento). L’inquinamento del Tamigi si è ridotto del 90 per cento e sono ricomparsi i salmoni, oltre cento specie ittiche e addirittura qualche foca. I modelli di lottizzazione anglosassoni rappresentano tutte le fasce sociali e rispettano il gusto estetico e l’ambiente. “Sulle strade le autorità inglesi hanno dimezzato morti e feriti delle stragi del sabato sera, dimostrandosi il paese con più bassa pericolosità stradale d’Europa (naturalmente l’Italia è il paese con più morti e feriti). Infine il governo inglese vieta alle amministrazioni pubbliche di investire in titoli derivati.

SPAGNA. “I treni “Ave” sono talmente puntuali che le ferrovie spagnole, prime al mondo, assicurano il rimborso del 100 per cento del prezzo del biglietto per ritardi superiori ai cinque minuti. In Italia è meglio un diplomatico no comment (la Romagna, capitale mondiale del divertimento non è molto funzionale dal punto di vista dei trasporti ferroviari). La gestione delle strade e della autostrade è innovativa e negli spagnoli “c’è un nuovo senso civico che prima mancava e che in Italia è completamente assente” (Vanessa Incontrada, attrice e showgirl italo-spagnola). Il sistema radiotelevisivo spagnolo è stato riformato e non esiste più la Tv dei partiti.

FRANCIA. A livello turistico i francesi hanno surclassato i cugini poveri italiani, servi dei politici più ricchi del mondo (es. un europarlamentare italiano guadagna 144.084 euro all’anno, ). Dal 1990 la Francia è la prima potenza turistica mondiale, noi lo eravamo nel 1970 e ora siamo solo al quinto posto. Secondo l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (www.isnart.it), in Italia solo il 25 per cento delle camere d’albergo sono collegate a Internet). Del resto l’Italia possiede più del 50 per cento del patrimonio culturale mondiale ed è la prima potenza culturale “virtuale”…

IRLANDA. “Nel corso degli anni Ottanta e Novanta l’Irlanda ha ricevuto un volume di fondi dall’Unione Europea pari a quelli che sono stati destinati al Sud Italia. Ma nel nostro Sud ancora la metà dei giovani al di sotto dei 35 anni sono disoccupati e la crescita è ferma allo 0 per cento” (Luisa Corrado, economista alla Cambridge University e all’Università Tor Vergata a Roma). Invece di finanziare le solite banche e aziende paramafiose sarebbe meglio dare una carta di credito a tutti i giovani del Sud che si impegnano a studiare o a creare nuove aziende e nuove attività (non servono attività di controllo impegnative poiché la carta di credito consente la tracciabilità).

FINLANDIA. I finlandesi sono i primi nella classifica della competitività e secondi in quella degli investimenti in ricerca e sviluppo (la prima è la Svezia). E sono gli europei che fanno più figli e che guardano per meno tempo la Tv. Dunque si tratta di “un popolo dall’attitudine pragmatica e con il senso dell’onestà, gente che mantiene le promesse. Niente enfasi, niente retorica” (Esa Saarinen, manager Nokia). La cura nell’educazione inizia già nei primi mesi di vita: hanno investito nelle assistenti sanitarie “che ti accolgono nel consultorio o vengono a casa, che sono capaci di riconoscere i primi segni di difficoltà nei genitori e nel bambino, quindi aiutarli ed eventualmente indirizzarli per un intervento più specialistico” (p. 114). Il tasso di mortalità infantile è il più basso del mondo: solo 3 morti ogni mille bambini nati. In questo paese il presidente della Repubblica è una donna ed esiste una “Democrazia reale, quella con la D Maiuscola, quella che noi non sappiamo neppure da dove comincia” (Fabrizio Carbone, giornalista).

PENSIERI SOSPESI. “Solo noi siamo capaci di riflessione senza esserne inibiti nell’azione” (Pericle); “Bisogna scegliere: riposarsi o essere liberi” (Tucidide); “Se volte essere liberi, dovete lavorare” (Pericle); “Non siete liberi quando state davanti alla Tv” (Cornelius Castoriadis). La vera libertà è anche un’attività che si autolimita, nel senso che sa di poter fare tutto ma non di dover fare tutto” (C. Castoriadis); “L’uomo è un animale che desidera credere” (C. Castoriadis); “Bisognerebbe insegnare una vera e propria anatomia della società contemporanea così com’è, e come funziona. Imparare a difendersi dalle credenze, dalle ideologie” (C. Castoriadis); “Chi è cittadino? È cittadino colui che è capace di governare e di essere governato” (Aristotele); “Politica vuol dire realizzare” (Alcide De Gasperi), “La difficoltà stimola la creatività, sorella gemella della scienza e delle tecnologie” (Salvatore Giannella); “Non ho, lo riconosco, il dono dell’opportunità e della prudenza, ma si è come si è” (Leonardo Sciascia); “Nel nostro Parlamento l’idea del tempo è quella che probabilmente hanno gli immortali: si ragiona in termini di ere geologiche, non certo sulla base della durata della vita umana e degli impellenti bisogni della gente” (Franca Rame, senatrice dimissionaria, 17 gennaio 2008); “La semplificazione va considerata come un compito prioritario, che richiede strumenti dedicati e un forte impegno politico nella regia dell’operazione… la regia richiede un ministro che dedichi a questo lavoro il tempo necessario, il che vuol dire anche ridurre al minimo la proprie partecipazioni a feste, congressi, talk show televisivi”, ecc. (Franco Bassanini, docente universitario, fondatore del Partito Democratico e consulente esterno del Governo francese, www.astrid.eu).

Ed ora proviamo a sognare: negli Stati Uniti d’Europa sarebbe magnifico vedere gli spagnoli gestire la maggior parte delle ferrovie nazionali, i danesi la maggioranza degli aeroporti e i finlandesi innumerevoli progetti di ricerca e sviluppo insieme agli svedesi. E ogni paese europeo dovrebbe avere tutti i gradi delle diverse istituzioni formative strutturate per insegnare la lingua inglese come prima lingua e le lingue nazionali come seconda (come succede già in Svezia e Olanda).

Comunque dalla classe politica italiana, che quando le carceri sono piene risolve il problema mettendo fuori i delinquenti, che cosa ci si può aspettare nei prossimi anni? E pensare che l’Italia è piena di caserme dismesse facilmente riconvertibili in carceri per le persone incensurate in attesa di giudizio. Infatti sarebbe ora di finirla di mescolare i criminali occasionali con i delinquenti abituali: altrimenti quasi tutti gli occasionali imparano come diventare abituali dai recidivi e dagli avvocati dei professionisti del crimine. E poi pensiamo ai tribunali italiani che sono aperti solo per 6 ore al giorno, mentre in molti paesi degli Stati Uniti sono aperti giorno e notte. Purtroppo ci siamo dimenticati la grande lezione storica della caduta dell’Impero romano, dovuta soprattutto al clientelismo amministrativo e al caos delle leggi (Ranuccio Bianchi Bandinelli).

Occorre ripartire ripensando la politica e ricambiando la classe politica e a tale scopo segnalo alcune scuole nate per formare le nuove classi dirigenti: il Collegio Ghislieri di Pavia (www.ghislieri.it), la Fondazione Carlo Alberto di Torino (www.carloalberto.org), la Fondazione Basso di Roma (www.fondazionebasso.it). A proposito, segnalo altre fondazioni molto formative: www.fondazionemicheletti.it, www.fondazionepatriziopaoletti.org, www.nandoperettifound.org e www.levimontalcini.org (associazione che promuove l’orientamento scolastico e un nuovo contratto sociale tra le vecchie e le nuove generazioni basato sul principio della piena parità evitando gli antiquati e rovinosi rapporti di gerarchia e i patetici paternalismi pseudo-religiosi).

Così la maggior parte degli europei e degli uomini è come la maggior parte degli animali: vive imitando i propri simili, per risparmiarsi la fatica di pensare. Sfortunatamente oggigiorno gli occidentali usano la ragione quasi esclusivamente per i casi in cui c’è un tornaconto economico da valutare. E anche se tutti “Nasciamo con un amore innato per la verità, siamo pronti a liberarcene non appena sia d’impaccio” per i nostri affari (Roger Money-Kyrlee, Psicoanalisi e politica, 1982).

P. S. Lascio alcuni riferimenti europei a quei giovani che credono ancora alla dignità e alla meritocrazia, dato che nessuno di loro sembra avere voglia di combattere per una nuova Italia: www.cafebabel.com, www.cresa.eu, www.mediapolitika.com, http://europa.eu/epso (concorsi); http://europa.eu/youth (viaggi, studi, lavoro); http://ec.europa.eu/stages (stage). Ma almeno in Europa gli stage saranno dignitosamente retribuiti?

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