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Come pescare i vari ingenui. L’economia della manipolazione

Dall'introduzione di Giorgio La Malfa, un politico molto acculturato, con la doppia laurea (in Economia e Giurisprudenza), emerge l'estrema importanza di questo saggio controcorrente molto approfondito: "Phishing. L'economia della manipolazione e dell'inganno (Mondadori, nuova edizione del 2024, 238 pagine effettive, euro 15).

Si può iniziare affermando che lo Stato ha anche il compito di assicurare il normale funzionamento dei liberi mercati, però "la piena concorrenza non è una condizione sufficiente per assicurare alla società il massimo del beneficio economico". Il ruolo più ampio dello Stato è quello di assicurare il regolare funzionamento del mercato: "deve intervenire per modificare gli esiti che spontaneamente si determinerebbero" (introduzione a cura di La Malfa).

Quando il ministro francese Colbert si rivolse a un gruppo di commercianti, per capire come lo Stato potesse aiutarli, ricevette come risposta la volontà di lasciarli fare: "cioè lasciateci liberi di operare senza intralci e il risultato verrà" (introduzione). Il famoso economista John Maynard Keynes era molto realista e affermò che "Non è una corretta deduzione dai principi della scienza economica che l'interesse personale illuminato operi sempre nell'interesse pubblico". In effetti, per il grande economista inglese, "l'esperienza non dimostra affatto che gli individui, quando formano un'unità sociale, sono meno lucidi di quando agiscono separatamente". In molti casi il gruppo (più o meno spontaneo, o più o meno istituzionale), riesce a ridurre a livelli accettabili i vari limiti individuali.

Qualche tempo fa l'economista Robert Shiller, "ha mostrato che non vi è una stretta correlazione fra i valori azionari e l'andamento delle imprese: pesano sui corsi di borsa elementi irrazionali che spiegano il verificarsi di grandi boom e di altrettanto gravi fasi di depressione". Quindi viene dimostrato "che un mercato perfettamente concorrenziale, come è quello della borsa, può comunque dare luogo a prezzi non corrispondenti a una piena e corretta informazione" (introduzione). Facile quindi cogliere lo scarso valore di quasi tutta l'informazione economica televisiva.

In ogni caso "i mercati competitivi sono per loro stessa natura fonte di inganno e raggiro, proprio per quella stessa motivazione al profitto che ci assicura prosperità". Sono "cioè un'arma a doppio taglio". Quindi "i derivati finanziari e i titoli appoggiati a mutui ipotecari, nonché il debito sovrano", possono sempre causare "gravi problemi" (p. 228). Inoltre, "Se si eliminasse il sostegno della previdenza sociale, il tasso di povertà degli americani con più di 65 anni schizzerebbe dal 9 al 44 per cento" (p. 212). Comunque "Nelle democrazie i politici si contendono i nostri voti, proprio come nei liberi mercati i venditori si contendono i nostri soldi"(p. 68). E gli Stati Uniti stanno inflluenzando in maniera massiccia quasi tutta la cultura economica e sociale del pianeta.

Le persone risultano raggirabili "perché le "storie" che racconta a se stessa hanno grande peso nell'orientarne le decisioni... Le storie, di norma, hanno un andamento instabile: tendono a diramarsi, e il phishing consiste essenzialmente nell'innestare nuovi rami sulle vecchie "strorie" che le persone narrano a se stesse; a volte arriva persino a sostituire le storie vecchie con storie nuove" (p. 205). Ognuno di noi è raggirabile. Se si lavora in alto o in basso a livello gerarchico non importa. A volte più sei in alto più diventi raggirabile. Oggi in ogni libero mercato esiste non solo la libertà di scelta, ma anche la libertà economica di raggirare (p. 23).

Indubbiamente "I liberi mercati lasciano alla gente la libertà di scegliere, ma anche la libertà di raggirare ed essere raggirati. Ignorare questo fatto significa correre verso il disastro" (p. 223). Quindi si lascia l'ampia probabilità di un nuovo disastro ciclico. Viviamo in un mondo complesso con un'anima economica semplice: "Il sistema del libero mercato sfrutta le nostre debolezze in modo automatico" (p. 19). Nessuno è perfetto. Nemmeno il Libero Mercato. Le nostre vere debolezze non riguardano ciò che ci interessa davvero: "in assenza di freni al mercato, ci ritroviamo in un equilibrio economico in cui a dirigere la musica sono le scimmie sulla spalla" (i grandi limiti umani, p. 22).

Infine si può aggiungere che all'interno del saggio si possono trovare "anche storie di eroi, di gente che, in nome della propria integrità personale (piuttosto che per tornaconto economico), è riuscita a mantenere l'inganno nella nostra economia entro livelli tollerabili. Ebbene, il libro è pieno di storie eroiche di questo tipo" (p. 4). Nonostante tutto, la libertà economica è troppo importante per troppe persone. Gli uomini non sono perfetti. Il libero mercato non è perfetto. La libertà deve continuare a muoversi sopra ogni cosa danarosa.

 

George A. Akerlof è un economista e un professore presso l'Università di Georgetown e ha vinto il premio Nobel per l'Economia nel 2001 (coautore del saggio "Spiriti animali" del 2009 e di "Economia dell'identità" del 2012).

Robert J. Shiller è un economista e un professore all'Università di Yale e ha vinto il premio Nobel per l'Economia nel 2013 (coautore di Spiriti Animali del 2009). Ha pubblicato anche "Economia e narrazioni. Come le storie diventano virali e guidano i grandi eventi economici" (Franco Angeli, 2000), e "Finanza shock" (Egea, 2018).

 

Nota aforistica - In economia non puoi condannare le persone, puoi solo cercare di convincerle (John Maynard Keynes); Bisognerebbe "dividere il proprio stipendio in tre parti: il 50 per cento dovrebbe essere destinato alle cose "indispensabili", il 30 per cento a quelle "voluttuarie" e il 20 per cento al risparmio, per i tempi difficili e la vecchiaia" (una senatrice americana e la figlia, a p. 211); "Chi non riesce a smettere di mentire potrebbe fare il giornalista" (Anonimo romagnolo). In economia, come in psicologia, esiste raramente una verità assoluta valida per tutte le tipologie umane. E il Consumismo non è un'opinione.E la caccia agli ingenui perdura nei mercati finanziari (p. 186).

Nota specialistica - Il farmaco Vioxx ha "causato negli Stati Uniti tra i 26.000 e 56.000 morti per problemi cardiovascolari. Mentre si stima che la mancanca di segnalazione da parte dei medici e Big Pharma circa i sospetti che gravano sulla terapia ormonale sostitutiva sia costata alle donne circa 94.000 casi di cancro al seno. Eppure, nessuno vuole la malamedicina" (p. 13). Soprattutto negli Stati Uniti "i pubblicitari" sanno "come amplificare i nostri punti deboli" (p. 68).

Nota sulla bancarotta - Negli Stati Uniti non sono aggiornati sul tasso di reiterazione della bancarotta, ma se "chi è andato in bancarotta una volta ci finisse altre due volte nell'arco dei suoi circa cinquant'anni di vita adulta, allora a sperimentare la bancarotta nel corso della propria vita da adulto sarebbe oltre il 20 per cento della popolazione americana." Comunque nel 2009, più del 2,5 dei proprietari di case ha dichiarato di essere finito in bancarotta nell'ultimo biennio (dati del 2009; p. 37). Quasi tutti prima della grande crisi economica ciclica.

Nota finale - "Se la verità non viene trasmessa non esiste" (Giulietto Chiesa). E, dopotutto, se una parte dell'economia e della finanza digitale di oggi fosse la bella forma di una grande truffa informatica? (www.agoravox.it/Il-potere-de...). Per chi volesse approfondire questa questione vitale: www.agoravox.it/Galbraith-e-...

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