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Approfondimenti sul complottismo

Francesco Carraro ha deciso di affrontare un tema molto scottante e molto accattivante in questo preciso momento storico: "Elogio del complottismo" (Byoblu Edizioni, 2024, 400 pagine con una ricchissima sitografia di dieci pagine, euro 22).

 

Il grande problema della gestione corretta dell'informazione è più che centrale oggi. Il nipote di Freud, Edward Bernays, fu la prima figura che gestiva economicamente le grandi Pubbliche Relazioni. Bernays operava nel campo della grande "ingegneria del consenso" e intuì "come la manipolazione (un'arma non convenzionale antica quanto l'uomo) potesse essere "ingegnerizzata", cioè analiticamente studiata e soprattutto scrupolosamente applicata secondo protocolli razionali e scientifici, così da dilatare al massimo grado la sua efficacia" (p. 13). I grandi americani, che hanno sempre importato le migliori menti per gestire meglio i loro affari, non potevano fare di meglio.

Bernays affermava che un piccolo numero di persone controlla la vita di tutti. Siamo dominati dalle persone "che comprendono i processi mentali e i modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i fili che controllano la mente delle persone" (p. 13, per approfondimenti: www.agoravox.it/Bernays-le-p...).

Come scrisse Tolstoj, che fare, dunque? Si può semplificare la situazione pensando ai dieci passi da fare: 1) comprendere e spiegare che la parola complottista è polisemica, con tre significati principali (il complottista in senso stretto, in senso assurdo e in senso critico); 2) ricordare il significato "perduto" della parola complottista (il giornalista tradizionale usa la parola in modi maledettamente anormali); 3) Uno dei sensi della parola complottista è "neutro" e considera le persone che ritengono vera la cospirazione nascosta all'interno di alcuni eventi; 4) Studiare e divulgare i casi di complotto accertati storicamente (i complotti più importanti vanno conosciuti e studiati); 5) Capire il "Metodo Complottista" dei maestri del passato; 6) Sbugiardare la "Mitologia Bianca" degli anti-complottisti 7) Decontaminare il dibattito dalle scorie della "Mitologia Nera" del complotto 8) Verificare sempre le informazioni prima di divulgarle (cosa difficilissima da fare); 9) Controllare anche le informazioni delle fonti alternative; 10) Imparare a fare i piccoli archivisti e gli storici (p. 396). Questi sono i dieci comandamenti del Buon Complottista.

Quindi "L'inondazione mediatica sottrae il tempo alla riflessione. Il diluvio costante di dati e moniti proibisce il ragionamento" e "L'assenza di tempo per riflettere è la nemica giurata della ragione. Entriamo così in quella che chiamo "l'era del caos" dove si è eterodiretti e si obbedisce a capo chino" (da p. 379, Gianluca Magi, filosofo e scrittore marchigiano nato nel 1970). Oggi la televisione viene utilizzata principalmente per imbrigliare i cittadini. I dibattiti andrebbero valutati sempre molto criticamente in modo da riuscire a decontaminarli dalle varie restrizioni.

Comunque bisognerebbe anche ascoltare nel Web le parole profetiche di John Fitzgerald Kennedy, che, circa un anno prima di essere ucciso (1961), lanciò un importante messaggio televisivo (purtroppo dimenticato):

"Signore e signori, la parola segretezza è ripugnante in una società libera e aperta e noi, come popolo, ci siamo opposti, intrinsecamente e storicamente, alle società segrete, ai giuramenti segreti, e alle riunioni segrete. Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza... i suoi errori non vengono messi in evidenza, ma vengono nascosti. I suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio. Nessuna spesa viene contestata. Nessun segreto viene rivelato" (p. 12; recuperabile sul sito di ItaliaOggi). Le principali azioni dei veri cospiratori vengono semplicemente mistificate in televisione.

Anche il fratello di John, Robert, morì in un attentato nel 1968. Ma troppi cittadini non capiscono che le persone veramente serie vendono eliminate, in un modo o in un altro, da qualcuno che agisce nell'ombra più buia. Oggigiorno troppe persone insignificanti si ritrovano a fare politica. Chi vuole può vedere benissimo cosa si ritrovano a fare e cosa non si ritrovano a fare. Guerra o non guerra. Guerre o non guerre. E qualcuno continua ad agire nell'ombra più buia...

 

Francesco Carraro è uno scrittore, un avvocato e un giornalista nato a Padova nel 1970. E a Padova si è laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Formazione. Oltre allo studio legale conduce "Zonarossa" sulla web tv Il Vaso di Pandora (www.ivdp.it). E conduce le interviste one-to-one di "Sotto l'iceberg" su Byoblu. Tra i suoi saggi segnalo "Salute S.p.A." (Chiarelettere, 2020) e "Convincere per vincere" (Franco Angeli, 2016). Per approfondire le questioni riguardanti il complottismo: www.byoblu.com/2024/02/25/el...

 

Nota aforistica - "Se non hai una mente critica per natura è inutile che tu rimanga qui" (Georges Gurdieff); "La natura profonda delle cose ama nascondersi" (Eraclito); "Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media" (Licio Gelli).

Nota impegnativa - "Ci sono due modi per conquistare e sottomettere una nazione e il suo popolo. Uno è con la spada, l'altro è controllando il suo debito" (John Adams, Prestidente Stati Uniti); "Uno stato sovrano emette moneta, se non lo fa è una colonia" (Hendry Ford, probabilmente il primo vero industriale); "Il debito è asservimento" (David Graeber, antropologo americano morto in Italia in circostanze strane); "Datemi il controllo della moneta di una nazione e me ne infischio di chi fa le leggi" (Mayer Amschel Rothschild, banchiere). Quindi possiamo capire meglio "perché il legislatore ateniese Solone decretò che evitare le controversie fosse un crimine per ogni cittadino" (a pagina 13 e tramite www.informazioneconsapevole.com).

Nota molto impegnativa - "L'Intelligenza artificiale potrebbe essere la peggiore invenzione nella storia della civiltà... che ci porta pericoli come potenti armi autonome o nuovi strumenti di oppressione dei pochi sui molti [...] L'intelligenza artificiale potrebbe sviluppare una volontà propria, una volontà in conflitto con la nostra e capace di distruggergi" (Stephen Hawking, Web Summit di Lisbona del 2017).

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