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Vittoria: sì alla cannabis terapeutica anche in Italia

Vittoria finale della strategia voluta dal segretario nazionale del PRC Paolo Ferrero, la quale si volge alla normazione regionale quale strumento decisivo per proporre input nazionali e cambiare al tempo stesso il quadro normativo nazionale.

Decisiva l'azione del consigliere regionale abbruzese del PRC Maurizio Acerbo, che aveva elaborato la legge regionale che raccoglieva molteplici istanze di numerosi cittadini e del mondo sanitario e terapeutico, facendo ricorso a diversi scienziati affermati. Si è giunti così alla legge "Modalità di erogazione dei farmaci e preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche", presentata l'11 settembre 2013 ed approvata il 4 gennaio u.s..

Punti salienti della legge - ha sottolineato Paolo Ferrero - sono tra l'altro "la produzione in Italia ed a basso costo dei cannabinoidi per il Servizio Sanitario nazionale con il dovere per quest'ultimo di erogarli a chi ne ha bisogno su tutto il territorio nazionale". Maurizio Acerbo invece sottolinea l'importanza di "...affidare anche ai medici di base la prescrizione dei cannabinoidi per le cure terapeutiche...".

La decisione del Governo Renzi di non impugnare la legge Acerbo - a differenza di quanto fatto circa le leggi regionali dal governo Monti - è stata giudicata dallo stesso Acerbo quale "una vittoria del buon senso perché già il ministero aveva autorizzato l'uso terapeutico e l'Abruzzo diventa capofila perché lo ha disciplinato".

Insomma, finalmente siamo più vicini all'Europa ed agli USA.

 
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