• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Uomini nuovi a sinistra: saranno quelli giusti?

Uomini nuovi a sinistra: saranno quelli giusti?

Si sentono spesso gli autoflagellanti della sinistra fare pensosi discorsi bartaliani.

Tutto è sbagliato, tutto è da rifare, mancano le idee, manca la vision.

Sul tema voglio dire la mia.

Sono un uomo semplice, abituato a semplificare quello che appare complicato.

So già, per esperienza di uomo semplice, che quello che dirò sarà giudicato semplicistico.

Accade a tutti quelli che ragionano come me. L’altra accusa è in genere quella di superficialità.

Uomini nuovi a sinistra: saranno quelli giusti?


Ma, basta preamboli, dico come la penso.

Come dimostrano casi recenti di competizione elettorale (vedi l’ultima tornata elettorale in Gran bretagna) i programmi possono essere molto simili.

Se poi parliamo di un paese che fa parte dell’Unione Europea come il nostro, diciamo anche che ci sono dei vincoli notevoli, non solo quelli che ci derivano dai patti di stabilità, ma anche da un’infinità di altri accordi e convenzioni.
 
Cosa vuol dire questo? Che le ricette per governare il paese saranno sempre molto simili, chiunque le proponga ( il problema semmai è come verranno realizzate, con quale costanza di intenti e con quale dirittura morale)

C’è qualcuno, a destra come a sinistra, disposto in buona fede a negare che a questo paese servono


- una maggiore giustizia sociale ( in primis più welfare per i non garantiti)

- un abbattimento deciso e concreto della spesa pubblica,

- uno snellimento della burocrazia,

- una riforma della sanità e della giustizia,

- una lotta senza quartiere contro mafia, evasione fiscale, corruzione, speculazione, sprechi e ruberie?

Poi, come dicevo, servono le persone giuste.

Perchè per avere i consensi non servono i programmi ( quelli, come ho detto, spessissimo si discostano poco gli uni dagli altri) ma le facce.

E quando parlo di facce intendo facce pulite, credibili, lontane dai compromessi e dai giochi di potere.

Nella mia superficialità e ingenuità ( quando non si è superficiali si è ingenui e spesso le due qualità convivono e si rafforzano) penso che le nuove facce della sinistra le abbiamo.

Mi riferisco a Vendola, Serracchiani, Renzi e a Civati.
 
Certo, vanno ancora esaminati e messi alla prova.

Così come vanno cercati altri come loro e magari meglio di loro se ci sono e hanno voglia di fare politica. E prescindendo dal dato dell’età, ma senza compromessi per quanto riguarda valori e pulizia morale, perchè le cose da fare sono tante e vanno fatte senza cedimenti o inciuci o altri giochini.

Ripeto, se non vanno bene loro, se ne propongano altri.

Ma smettiamola di dire che non esistono le idee, che non c’è vision ( è una frase fatta, non è neanche roba che si mangia)

Accontentiamoci che in quelli che andremo a scegliere ci sia


- la volontà di fare le grandi cose che vanno fatte,

- la competenza per farle,

- l’appeal necessario a portare a casa i voti ( senza quello non si va da nessuna parte)

- l’onestà personale,

- un curriculum immacolato e al di sopra di ogni sospetto.

Non serve nè Einstein nè un politilogo di alto livello.


Servono persone, facce e carriere diverse da quelle della "cricca".
Non è sufficiente? Per me sarebbe già molto.


"Io cerco l’uomo nuovo, l’ha incontrato?"
"E’ uscito proprio adesso, che peccato".
Io cerco l’uomo nuovo e non so più che fare
chissà se è meglio andare o se restare
chissà se è meglio andare o se restare.

( Paolo Pietrangeli- Io cerco l’uomo nuovo- 1969)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares