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Un paese goliardico

Un paese goliardico

Alcuni commessi del Parlamento, ceto privilegiato della pubblica amministrazione, vengono sorpresi a far uso di badge (tesserino per entrare od uscire attraverso un tornello) clonati o di un collega, per assentarsi senza essere scoperti. Fatto gravissimo anche per la sicurezza di quell’istituzione.
 
A Piacenza è in corso una delicata indagine su tessere false dei sindacati CISL e CGIL, su prelievi forzati di contributi sindacali dai cedolini di pensionati ignari, su un accordo tra direttore provinciale del Lavoro e segretario provinciale della CISL, per evitare controlli nei cantieri delle aziende amiche.
Il sindaco di Bologna Delbono è costretto a dimettersi, per aver pagato le sue vacanze e quelle dell’ex-amante e segretaria con i soldi del Comune.
Il sottosegretario e capo della Protezione civile Bertolaso, inorgoglito dai successi ottenuti a l’Aquila, per scarso senso diplomatico, crea un incidente con gli USA, accusando l’intervento americano ad Haiti di scarsa organizzazione ed efficacia, dimenticando che là ci sono anche l’ONU e contingenti di molti altri paesi; e costringe il governo a sconfessarlo e a chiedere scusa agli Americani.
Il presidente francese Sarkozy ci sbeffeggia, affermando che la Francia non farà la fine dell’Italia e manderà a casa tutti gli stranieri clandestini.
La nostra salute è minacciata da un inquinamento crescente, soprattutto nelle grandi città. Il dibattito polemico è in corso a Milano ed in molti altri centri.
Ci apprestiamo ad assistere, per le elezioni regionali, al balletto delle primarie di molti candidati falliti come i bilanci di regioni, comuni e municipalizzate da loro amministrati. E probabilmente dovremo sorbirci la sfilata delle solite facce incallite nel tempo dall’abitudine a turlupinare i cittadini ormai sempre più lontani dalla politica, ma presi da i gravi problemi esistenziali causati dalla politica stessa.
Si ripetono quotidianamente minacce esplicite della criminalità organizzata a giudici e governanti, episodi di razzismo, di stupri, di violenza nelle forme più disparate ed efferate, che rischiano di procurare assuefazione nella pubblica opinione.
Ma un caso nazionale viene sollevato, se il calciatore Materazzi, difensore dell’Inter, festeggia la vittoria nel derby milanese indossando a fine partita una maschera di carnevale raffigurante Silvio Berlusconi. Apriti cielo! Il giudice sportivo commina un’ammonizione al calciatore, per aver offeso non il presidente del Milan, ma il presidente del Consiglio! Ed il ministro della Difesa Ignazio La Russa, tifoso interista, mette in comunicazione Materazzi e Berlusconi, perché il calciatore chieda scusa. Per una goliardata. Che baraonda!
Ministro Brunetta dove sei?

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