• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Un Popolo. Dei Giusti. Contro Grillo

Un Popolo. Dei Giusti. Contro Grillo

Allora, ho una polemica tanto asfittica da non meritare troppe parole e neppure spiegazioni contestuali. Eppure è un lavoraccio necessario, che mi prendo l’onere di portare a termine. Proviamoci: c’è una parte di opinione pubblica che non ha idea di cosa sia un blog, e cosa sia – di conseguenza – una blogosfera (che poi ci sarebbe pure la versione blogsfera, ma la trovo cacofonica). C’è un’altra parte d’opinione pubblica, che si va facendo maggioritaria, che quando sente dire blog non risponde vuoi un fazzoletto, e che immagina – o sa per esperienza – cosa sia una blogosfera (vale il medesimo discorso sulla cacofonia di prima). Questa è quella che crede che Beppe Grillo sia padre, guru ed essenza di questo universo per loro poco intellegibile, e che gli scribacchini amatoriali della rete altro non facciano che seguirne le gesta e votarne i propositi alle urne.

Poi c’è quella parte d’opinione pubblica che possiede un minimo di senso critico e usa la rete per dire e farsi la propria, a volte contro, a volte a favore di Grillo, ma che si muove con una certa indipendenza. E’ quella parte che legge e/o gestisce blog, e che in misura considerevole lo trova populista e inaccettabile. Al massimo, un paio di cosette con le quali concordare, niente più. C’è infine quell’ultima parte di opinione pubblica che usa i blog come strumento di propaganda inconsapevole – ma anche no – per il comico genovese, e che è costretta – per suo/proprio sommo piacere – a seguire l’ultima trovata del lìder, a spiegartene le ragioni e andare in tilt quando si approfondisce il tema (qui un fulgido e lacrimevole esempio).

Ciò detto: senza spostarmi sull’antropologico, parlo alle ultime due categorie, specie a quella più critica. Ecco: ci tocca emanciparci, e far sapere alle altre sfere d’opinione – e ai media, cui piace tematizzare e comprimere – che Beppe Grillo non rappresenta in alcun modo né l’agenda setting della rete, né la linea degli utenti, né l’ideologia à la carte dell’occhialuto popolo retaiolo. Voglio distinguermi, e riappropriarmi della rete per quel che è: una configurazione suppellettile della vita reale, con le sue strade e le sue piazze. E che in queste piazze, nei luoghi preposti, ci si confronta. Non ricordo un solo esempio di confronto pubblico, multimediale, blogosferico o che, di Grillo col resto della rete. Come la rete fosse lui, in grado addirittura di prendere a pernacchie le proposte di wifi pubblico – probabilmente perché non di sua firma.

Dobbiamo riappropiarci della rete, da chi impone una gerarchia di credenze a sventurati e acritici lettori. Dimostrare a quella fetta di opinione pubblica, e quella grossa porzione di giornalismo, che sente Grillo e pensa blogger. Che Grillo, numero uno, non è un blogger. Secondo, lo riteniamo un cialtrone. E terzo, non ha idea di cosa sia e come si stia nell’internet (poi vabbé, c’è un’ampia schiera di gente scelta e eletta che messianeggia su wordpress, ma partirei da qui). Avrei potuto lanciare una raccolta firme, distribuire magliette e cappellini con sue foto e una x rossa sopra, avrei potuto salvare Michael Jackson, o barattare la mia chitarra e il suo elmo con una scatola di legno che dicesse perderemo. Ma niente: única, revolución.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.135) 17 ottobre 2010 00:58

    Caro L’89


    D’accordo Grillo non ti e’ simpatico , pero’ definirlo cialtrone mi sembra francamente un po’ troppo . Ho l’impressione che tu abbia una visione eccessivamente romantica della rete che , da quello che mi sembra di aver capito , vorresti depurata dai populisti , dai santoni e dai guru , tra i quali ovviamente piazzi Grillo . Puo’ darsi che G. non sia un blogger in senso stretto , come dici tu , e allora? Chi se ne frega . E’ uno che parla a ruota libera e che per farlo usa la rete perche’ qualche birbante gli impedisce di farlo in tv (soprattutto pubblica) , dove giornalmente sfila la sagra dei cialtroni di ogni colore politico .
    Stai pensando che io sia un simpatizzante di Grillo ? Sbagliato . Grillo non mi faceva ridere quando faceva il comico e nemmeno piangere nella sua veste di arruffapopolo .
    Grillo e’ il prodotto finale della distorsione comunicativa che esiste in questo paese schiacciato da un conflitto di interessi grande come un macigno che un " santone " , circondato di adoratori dal senso critico di un bonobio , ha fatto passare per un cono gelato .

    Sulla rete incontro spesso una frase di un’altro "santone " ( Quelo ): la risposta e’ dentro di te , soltanto che e’ sbagliata .

    Comunque ti ho letto con interesse .

    paolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares