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Tsipras. S’ode a destra uno squillo di tromba, A sinistra risponde uno squillo. Confermata la propensione italica a balzare sul carro del vincitore

OK, nessun morto. La scelta di "0 Killed" tra le mille possibili interpretazioni dell'origine della locuzione d'assenso universalmente conosciuta, non è casuale. Zero morti, per ora, dopo la battaglia vinta da Tsipras in Grecia. 

Coro d'assensi bipartisan: dall'"estrema" (si fa per dire) sinistra, al centro, a destra; tanto entusiasmo fa "sorridere" (eufemismo). Gli euro burocrati e i tecnocrati che guidano di fatto l'Europa stanno sulle balle a tutti specialmente da quando i rigoristi sostenitori della politica dei sacrifici si sono convertiti in massa in critici acerrimi dei se stessi che erano negli scorsi anni. 
Borse in rialzo, a parte Atene, spread basso, mercati tranquilli. Apparentemente "tutto va ben madama la marchesa".
 
Tsipras imbarca nel governo la destra nazionalista di Kam­me­nos - prodigo di battute contro ebrei e tedeschi, incitatore al linciaggio e sostenitore dell’esistenza delle scie chi­mi­che e altre tesi com­plot­ti­ste (vi ricorda niente?). I nostri "sinistri" questa volta plaudono.
 
Il Manifesto giustifica la scelta e ci rassicura: "Nulla a che vedere con il Patto del Naza­reno. L’alleanza di governo tra Syriza e Greci Indi­pen­denti (Anel) è il con­tra­rio. Un accordo di pro­gramma, squi­si­ta­mente poli­tico: libe­rare la Gre­cia dalle catene della troika e dell’austerità." [Meglio le anticipazioni del libro «Ale­xis Tsi­pras. La mia sini­stra» di Syn­ghel­la­kis una quindicina di giorni fa: Tsipras: «La scommessa di Syriza ...]
 
Paolo Ferrero scrive sul suo profilo FB: "La costruzione di una maggioranza chiaramente contraria alla Troika e alle politiche di austerità è un'ottima notizia e una buona base di partenza per il governo Tsipras".
E Sel: "visto che non c'è risposta che non passi per un feroce scontro con la Troika e la rinegoziazione del debito e degli aiuti condizionati dai tecnocrati europei, bisogna fare un'alleanza con chi è in linea con questa posizione. Anche a costo di mettere in secondo piano differenze sì importanti"
 
Siamo uomini di mondo, nulla più ci stupisce. L'importante è dar contro a quegli spilorci di tedeschi.
Tutti spendaccioni ormai, tutti convinti cha la cosa migliore per rilanciare l'economia sia stampare soldi come carta straccia. Almeno finissero nelle tasche dei lavoratori (aumenti stipendiali), dei pensionati più poveri e di chi un'occupazione non riesce a trovarla (salario sociale) magari si rimetterebbe in moto quel circolo virtuoso che porta fuori dalla stagnazione rialzando livelli di consumi ed inflazione a quel due o tre per cento auspicato da Draghi. 
 
Ma non è così. Ad arricchirsi sempre più con le immissioni massicce di liquidità sui mercati fino ad ora è stato chi ricco lo è già a discapito di tutti gli altri (il novantanove per cento della popolazione).
Il furore contro chi pretende conti in ordine da chi ha truccato i bilanci per entrare nell'euro (Grecia) e speso forsennatamente quando gli euro li ha ottenuti arricchendo a dismisura politici e faccendieri di ogni risma fin tanto che la pacchia è finita (Italia in prima linea) è tale da offuscare a tutti la memoria. 
 
Vedremo fra non molto se la Grecia, con un potenziale economico grossomodo equivalente al Veneto, e dunque non “too big to fail” prenderà o meno un calcio in culo da quell'Europa che ha sì goduto maggiormente dei benefici della moneta unica, ma che è anche capace di mantenere sotto controllo la spesa pubblica, garantire un welfare accettabile e soprattutto pagare le tasse per far funzionare la cosa pubblica. Personalmente non me l'auguro, lo temo.
 
Gradirei infine sapere, quantunque non mi cambi la vita, che fine hanno fatto i nostri deludenti eletti eurodeputati nella lista Tsipras. Da Barbara Spinelli, Curzio Maltese ed Eleonora Fiorenza non si sente niente. Spinelli e Maltese, tanto bravi a fare articoli, sembrano inesistenti come "politici".
 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.143) 28 gennaio 2015 09:47

    non cambierà la vita all’autore dell’articolo, né la sua faziosità e disinformazione, ma sul Fatto di ieri c’era questo articolo di Barbara Spinelli: http://www.libertaegiustizia.it/201...

    • Di brizigrafo (---.---.---.219) 29 gennaio 2015 11:36
      brizigrafo

      Avevo letto la "divina sorpresa", e ne avevo condiviso e rilanciato i contenuti. La divina sorpresa che viene da Atene
      Ho appunto affermato che Spinelli e Maltese sono bravi articolisti e il più delle volte concordo con quanto dicono. È come "politici" eletti - anche con il mio voto al parlamento europeo - che mi fugge l’operato.
      Se tu, ignoto commentatore, ne sai di più scrivi e informaci perché temo che come me molti loro elettori sappiano ben poco di come si sono mossi in Europa (al netto delle polemiche sull’assenteismo e doppi stipendi delle qaali non mi frega niente)
      Il fatto è che, a parte la non sorpresa della vittoria di Syriza, che ha alle spalle un lavoro lungo anni di aiuti "materiali" ai quei greci che incolpevolmente si sono ritrovati in condizioni disperate, le cose scritte da Barbara sono risapute e rientrano nell’"ortodossia" di chi sostiene Tsipras.
      Scrivere:
      "Ricominciare a sperare nell’Europa è possibile solo in un’esperienza di lotta alla degenerazione liberista, alla fuga dalla solidarietà, alla povertà generatrice di xenofobie"
      "I partiti di centrodestra e centrosinistra continueranno a patteggiare fra loro – son diventati agenzie di collocamento più che partiti – ma la loro natura apparirà d’un tratto stantia; per esempio in Italia apparirà obsoleto qualunque presidente della Repubblica, se i nomi vincenti sono quelli che circolano negli ultimi giorni"
      equivale a sfondare porte aperte.

      Però tu consideri il mio articolo "fazioso". Perché? Perché penso sia pericoloso aver nominato uno xenofobo di destra, intenzionato ad uscire dall’euro, ministro della difesa (senza per altro aver detto se si sia fatto bene o male, non avendo elementi sufficienti per valutare la situazione interna greca)? Perché ho scarsa considerazione per Vendola e Ferrero più attenti a conservare le loro rendite di posizione, per quanto modeste, affabulando e disquisendo piuttosto che dandosi da fare a costruire un tessuto sociale sul quale innestare una lenta crescita di credibilità? Perché critico gli entusiasmi giustificazionalisti del Manifesto dell’era Rangeri, così modesto nell’analisi come non era mai stato prima?
      Ho solo cercato di porre l’accento non tanto sull’"esaltante vittoria" quanto sugli scenari potenzialmente rovinosi, per la Grecia in primis, ma anche per il resto d’Europa che la benvenuta, ma destabilizzante, conquista del potere in Grecia apre.
      Se vogliamo vedere soltanto il bicchiere mezzo pieno, va bene l’articolo della Spinelli, che comunque chiosa "Non si può naturalmente escludere che Tsipras possa deludere il proprio popolo".

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