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Tranquilli, che ora torna la Tv

Berlusconi perde consensi? Tranquilli, è l’estate: ora comincia la programmazione autunnale. Del governo? Ma no: televisiva! Già le prime avvisaglie..

Niente illusioni. Sarà vero: il Pdl vegeta, comatoso, attorno al 30%. Numeri impensabili solo qualche tempo fa, e in buona parte causa di furbissimi harakiri e rosolare finiano. Sarà vero anche che i numeri, in parlamento, cominciano a mancare, e che questo ha costretto il premier ad una pervicace campagna acquisti – non solamente parlamentare. Sarà vero anche che l’infida concorrenza della Lega al Nord sta rischiando e rischia di essere fatale, dati alla mano. Eppure non bisogna covare troppe illusioni.

Fisiologica è pure la disaffezione politica propria dei mesi estivi, e ok. Ma perché, per quale motivo, in fondo? Non è forse mancato il palinsesto invernale alla tv di luglio e agosto? E non ci si riferisce all’approfondimento, affatto. Quello, generalmente, vira a “sinistra”. I telegiornali? Neppure – già peraltro in crisi, quelli. Al governo è mancato l’apporto della lettura quotidiana della realtà da parte dei contenitori d’intrattenimento. E spiego: i Mattino 5 e i Pomeriggio 5, filtri all’informazione e alla produzione di punti di vista. Nella sola giornata di ieri, apertura della programmazione autunnale, Berlusconi s’è fatto vivo al mattino da Belpietro. Come a dire buongiorno.

Nel pomeriggio, il racconto del Paese firmato Barbara D’Urso, alla presenza di sempiterne Santanché e Mussolini. Da antologia il contraddittorio tra la prima e una ragazza musulmana, mai interpellata e fraintesa fra gli applausi tributati al neo-sottosegretario per qualche urletto travisante e populista. Per non parlare della riproduzione buoni/cattivi della discussione - dove i buoni sono chi sapete. Non meno interessante il resto della puntata, ricca di ammonimenti del genere “non siamo micacomunisti“. E manca ancora Striscia la Notizia.

Vedrete: niente sogni, signori miei. Dategli un mesetto: è tornata la tv.
U‘

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