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Tragedia di Corinaldo: quando lo sballo conta più delle vite umane

Sicuramente l'eccesso di libertà unito ad una mancanza di controllo entrambi figli di un crollo di valori e punti di riferimento hanno favorito questo tipo di degenerazioni. 

Sono nato alla fine degli anni '60, la generazione che ha conosciuto la Musica con la "M", mentre questa che appare come la generazione del "tutto e subito" senza limiti vive una involuzione notevole da questo punto di vista. 
 
Ma la differenza più grande risiede nel fatto che (nonostante non pochi esempi negativi) gli artisti di quel tempo (pur essendo spesso i simboli di una contestazione forte e radicale) rappresentavano dei punti di riferimento positivi di una contestazione sana e costruttiva. 
 
Concerti come quelli di Woodstock o dell'isola di White, le grandi marce per la pace, iniziative per il Sud del mondo come "We are the world" e "Sun City" hanno fatto epoca perché partivano da autentici monumenti della musica mondiale: Joan Baez, Bob Dylan, Richard Harrison, Stevie Wonder, Jimi Hendrix, Sly & The Family Stone, e tanti tanti altri. 
 
Queste occasioni di fratellanza, di unione contro le ingiustizie sociali e civili, per la Pace e l'Amore tra i popoli oggi non ci sono più e l'uso indiscriminato dello smartphone e dei social (in cui primeggiano le immagini che vengono diffuse rispetto ai contenuti) ne sono la più arida interpretazione perché oggi a differenza di allora i giovani hanno enormi occasioni di comunicare e di superare barriere e pregiudizi e invece risultano essere più isolati di quanto lo fossimo noi e rimangono troppo spesso confinati nel limbo della Rete che invece di emanciparli li opprime e li soffoca facendoli diventare vecchi e disillusi prima del tempo. 
 
E questo è l'aspetto più sconfortante di un'epoca in cui lo sballo è uno dei tanti elementi (dominanti) di business in cui tutto viene giustificato, perfino quello di essere autorizzati a stipare la gente come polli in uno spazio angusto e di poter speculare tranquillamente sulle misure di sicurezza e di vigilanza col lassismo generale dei genitori che accettano queste cose come se fossero la normalità salvo poi svegliarsi dal loro torpore quando vengono colpiti i loro figli. 
 
Come appunto è accaduto nella tragedia (evitabile) di Corinaldo!
 
Yvan Rettore
Questo articolo è stato pubblicato qui

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