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Tav a rischio: la Francia ci ripensa

Il Ministro dell'economia Cahuzac ha rilasciato una dichiarazione al quotidiano Le Figaro: "Lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti. Il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni".

La Francia intende rivedere il suo piano spese sulle linee veloci ferroviarie: i progetti sono troppi mentre i soldi nelle casse dello Stato scarseggiano. Così, se dal dipartimento dei trasporti fanno sapere che l'unica certezza è che "le due linee in costruzione, Tours-Bordeaux e Metz-Nancy, e i due progetti che sono oggetto di un contratto firmato, Rennes-Le Mans-Montpellier e Nîmes bypass, non saranno cancellate", è molto probabile che vengano messe in seria discussione le linee più costose e meno utili.

Delle 14 linee previste dal governo francese, quella verso il versante italiano sarebbe la più a rischio, secondo gli esperti, anche per altre due ragioni importanti: troppo elevato il costo della Lione-Torino (12 miliardi di euro); "in più, il calo dei trasporti su quella tratta, ridotti a 4 milioni di tonnellate contro gli 11 milioni di vent'ani fa, non depone a favore del progetto", scrivono gli analisti d'oltralpe. 

Insieme alla linea verso Torino, è a rischio cancellazione anche il collegamento Marsiglia-Nizza che verrebbe a costare 15 miliardi e non ridurrebbe i tempi in maniera significativa, così come l'estensione della tratta Parigi-Boreaux verso la Spagna che solleva dubbi sia per convenienza strategica che per le proteste sul territorio Basco.

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