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 Home page > Attualità > Società > Sul caso don Corsi e il volantino shock sul femminicidio

Sul caso don Corsi e il volantino shock sul femminicidio

Dopo aver difeso a spada tratta le sue opinioni, questa mattina, secondo alcune agenzie di stampa, don Piero Corsi con una lettera aperta avrebbe dichiarato di voler abbandonare l’abito talare, del quale si sente “indegno”, per recuperare “la serenità smarrita”. Ma proprio mentre l’opinione pubblica apprendeva l’ulteriore colpo di scena dell’ormai famosa vicenda del parroco di Lerici, ecco che arriva puntuale la smentita da parte del portavoce del vescovo di La Spezia che ha dichiarato: "Non è assolutamente vero. Il vescovo monsignor Ernesto Palletti ha parlato con don Piero che gli ha negato di aver scritto la lettera". Lo stesso don Piero ha successivamente confermato che: “Quanto scritto nel comunicato di questa mattina, che non ho inviato io, è totalmente inventato”.

Per cui tutto resta come prima, per don Piero solo qualche giorno di vacanza per riprendersi dallo stress delle ultime ore.

Il polverone creatosi attorno al parroco di San Terenzo di Lerici ha avuto inizio ieri, dopo che il sacerdote ha esposto nella sua parrocchia un volantino sul femminicidio  che ha turbato le parrocchiane di Lerici tanto da spingerle a chiamare i giornalisti per porre la questione sotto i riflettori.

Il volantino in questione riprendeva un estratto di un articolo pubblicato dal sito di Pontifex nel quale si poteva leggere:

“Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni. Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici. Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (forma di violenza da condannare e punire con fermezza) spesso le responsabilità sono condivise”.

Il volantino proponeva poi uno "spunto di riflessione" sulla violenza sessuale:

“Quante volte vediamo ragazze e signore mature circolare per strada con vestiti provocanti e succinti? Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre e nei cinema? Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e poi si arriva alla violenza o abuso sessuale. Facciano un sano esame di coscienza: forse questo ce lo siamo cercate anche noi?”. 

Chiamato a rispondere del gesto inaspettato, don Corsi ha poi così risposto ad un giornalista della Rai:

"Quando lei vede una donna nuda, quali sentimenti prova? Quali reazioni? Non so se è un frocio anche lei o meno. Cosa prova quando vede una donna nuda? Non è violenza da parte di una donna mostrarsi in quel modo lì?".

Parole forti, che hanno generato immediatamente la reazione della presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: "Chiediamo alle massime autorità civili e religiose che si attivino perché venga immediatamente rimosso il manifesto affisso dal parroco che riteniamo una gravissima offesa alla dignità delle donne". Ma non solo, anche sui social, come Twitter in molti si mostrano indignati dall'atteggiamento del parroco e i toni dei numerosi tweet, che citano il prete, non sono dei più leggeri. Ecco allora che nella serata di ieri sono arrivate le scuse del parroco, probabilmente già ripreso dal vescovo di La Spezia: "Voleva essere un testo solo provocatorio, e voglio scusarmi con tutte le donne che si sono sentite offese".

La vicenda però risolleva un problema che nel nostro Paese aumenta di anno in anno: tra il 2000 e il 2011 sono stati censiti 2.061 i femminicidi in Italia, con una maggiore incidenza nel Nord Italia. Le vittime sono per lo più comprese in una fascia d’età che va dai 25 ai 54 anni e gli omicidi per lo più avvengono tra le mura domestiche.

Che sia per gli abiti che uno indossa, per gelosia, per vendetta o per qualunque altro motivo, l’omicidio è ovviamente un atto ingiustificabile, paragonare una tale forma di violenza al maltrattamento morale che un uomo può subire vedendo una donna nuda o con abiti disdicevoli è ben altro.

Commenti all'articolo

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.104) 27 dicembre 2012 15:24
    Giacomo Nigro

    Il tema e scivoloso, ma siamo sicuri che questo sia il prete peggiore che la Chiesa ha reso ministro di sacramenti?

  • Di (---.---.---.15) 27 dicembre 2012 16:21

    quidi seguendo il raggionamento di questo prete anche i pedofili sono innocenti perchè vengono "provocati" dai bambini? quando sento queste notizie penso che l’evoluzione dei cervelli sia ancora molto indietro. Franca

  • Di (---.---.---.10) 28 dicembre 2012 00:51

     Trovo l’argomento triste, coinvolgimento di fatti e persone molto tristi. Partita di basso livello. Da una parte un giornale on-line di posizione estreme ed un parroco di periferia che non ha avuto niente di meglio da fare se non quel che ha fatto, dall’altra una pletora di persone che, quasi invocando l’intervento divino, chiedono la testa del parroco. Ma si può prendere in seria considerazione chi relaziona lunghezza di gonne ad efferrati omicidi? Ma si puo essere così puerili?Non è possibile assistere a simili sceneggiate. E’ tutto uno squallore.Chi ci salverà?

     

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