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Sky lancia l’’intrattenimento di SKY1 e acquista Mike Bongiorno

Sempre più concorrenziale la tv di Rupert Murdoch, in crisi invece il biscione: Mediaset opera drastici tagli, sopprimendo il telegatto!

La crisi si fa sentire anche nel patinato mondo delle premiazioni. La tradizionale kermesse che vede assegnati dei felidi placcati in oro alle trasmissioni più viste della stagione, quest’anno non avrà luogo. A deciderlo di comune accordo è stato TV Sorrisi e Canzoni (organizzatore dell’iniziativa) con i dirigenti Mediaset che annunciano crisi, clima pesante e sponsor in fuga.


E così il biscione sacrifica una pedina: quella della venticinquesima edizione del telegatto (la tv che premia se stessa). Sarà forse che l’agguerritissima concorrenza di Sky ha toccato il ventre molle della tv generalista? Sembra proprio di si, perché la tv di Murdoch è pronta a lanciare dal primo aprile il canale SKY1 (già Sky Vivo), facendo man bassa di trasmissioni, sperimentazione e volti noti appartenenti proprio alla tv generalista: Lorella Cuccarini, Ilaria D’Amico, Giorgio Panariello, i comici di Zelig (e presto anche Luciana Littizzetto), e Fiorello, che a Roma ha fatto montare un teatro tenda in Piazzale Clodio da 2500 posti, adibito a studio televisivo, da dove per l’appunto andrà in onda il suo show per Sky alla cui prima assisteremo anche noi di AgoraVox.

E la guerra mediatica non accenna a fermarsi, visto che Sky sembra intenzionata ad assorbire – scrive Repubblica - il 50% delle famiglie, arrivando a coprire dieci milioni di abbonamenti, contro gli attuali cinque milioni. Così Sky cresce e la tv in chiaro invecchia, operando scelte anche impopolari, come aumentare oltre l’eccesso gli spazi ai Reality, valutare la possibilità di togliere i canali Mediaset su Sky (con un danno pubblicitario enorme), dare il ben servito ad alcuni volti noti come Enrico Mentana e Mike Bongiorno, affrontare tagli come quella al Telegatto. Su quest’ultimo argomento pungente è la penna di Aldo Grasso, che sul Magazine del Corriere della Sera scrive: “La crisi economica ha spinto Mediaset ad annullare i Telegatti (…) speriamo che l’anno prossimo la smettano anche con il Premio Regia Televisiva, con il Premio Saint Vincent e con tutte le altre cerimone autoreferenziali con cui la tv premia se stessa…”.

Commenti all'articolo

  • Di f (---.---.---.36) 23 marzo 2009 12:54

     io direi speriamo che la smettino. del tutto.

  • Di Fabio Barbera (---.---.---.242) 23 marzo 2009 18:37
    Fabio Barbera

    Anche Enzo Iacchetti fuorioso con Mediaset. Si legge sulla rubrica LifeStyle di Libero.it.

    Enzo Iacchetti: "Mediaset ingrata con me!"

    Gli ultimi conduttori di La sai l’ultima? sono stati, nell’edizione 2008, Lorella Cuccarini e Massimo Boldi mentre, negli anni addietro, si sono succeduti alla guida del programma Gerry Scotti, Sabina Stilo, Pamela Prati, Pippo Franco, Paola Barale, Natalia Estrada, lo scomparso Gigi Sabani e Claudio Lippi: insomma, non propriamente artisti di serie B. Eppure non è bastato l’esempio dei colleghi, a far digerire a Enzo Iacchetti la proposta dell’azienda, che intendeva affidare alla spalla di Ezio Greggio lo show per barzellettieri dilettanti.

    E sì che in questo Paese le freddure di spirito sono il cavallo di battaglia degli alti vertici dello Stato. Niente da fare: Iacchetti si indigna. E non le manda a dire: «Dopo 15 anni è questo il rispetto che avete per me? - ha risposto piccato il conduttore a Mediaset - Mi proponete barzellette? Nemmeno se mi date otto milioni di euro». Consapevole che i cocci son tutti suoi, ora, Iacchetti conclude: «Ora loro sono a posto. Quando vado a lamentarmi mi possono rispondere: "Ti abbiamo offerto uno show e tu l’hai rifiutato"». Dignità professionale che non si piega nemmeno di fronte a proposte milionarie, quindi. Altro che sbarcalunari da reality. C’è chi dice no e Iacchetti è uno di questi. Chi l’avrebbe mai detto?

    In fondo Enzino non è mai sembrato un mostro da palcoscenico. Nato artisticamente parlando al Maurizio Costanzo Show, dove intratteneva il pubblico con brevi stornelli garbati e lievemente ironici, aveva fatto fortuna poi dietro il bancone di Striscia la notizia. Senonché ora il vento è girato dall’altra parte: «Ormai ho capito quale rapporto intercorre tra me e la rete - commenta amaramente Iacchetti -. Se funziono bene, altrimenti mi tolgono di mezzo. Una cosa del genere a Ezio Greggio o a Gerry Scotti non la farebbero mai».

    Enzino si lamenta di non avere capacità "politiche": «Ho rispetto per chi mi ha scoperto e mi ha cambiato la mia vita. Il problema è che il mio rispetto non è ricambiato. Non hanno capito che per me i soldi non contano. Mi muove la passione, amo questo mestiere. E’ tutto quello che sta intorno che mi fa schifo. Troppe ipocrisie». E aggiunge con una buona dose di ingenuità, tipica di chi la tuta blu non l’ha mai indossata: «In una fabbrica se un operaio ha passione e abilità lo promuovono, non lo lasciano alla catena di montaggio».

    «Mi sento non gratificato, non è la prima volta che lo dico. Continuano a ripetermi che dovrei star zitto, ma io non ci riesco. Almeno ho la coscienza a posto, mi sento pulito. Ho sempre dato il massimo, non sono mai mancato un giorno, neppure quando stavo male, neppure quando sono stato colpito da lutti personali. Vorrei solo che mi dicessero: "Bravo Iacchetti, si vede che ha passione, sa recitare, cantare, fa i musical. Ci faccia delle proposte. Invece niente. Io sono quello che sta dietro il bancone di Striscia, punto. Nessuno dell’azienda è mai venuto a vedermi in teatro per capire cosa combino»...(Libero News)
     

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