Silvio e il passo indietro
Le 10 milioni di firme raccolte dal PD faranno dimettere Berlusconi? (Ovviamente è una domanda retorica).
Ho seguito con attenzione e senza alcun pregiudizio politico la manifestazione indotta sabato scorso, al teatro dal Verme, da Ferrara. Io che dal mio canto sono un giovane e aspirante giornalita stimo e guardo con genuina ammirazzione a Ferrara come direttore, passionale e brillante di un quotidiano che mi piace molto per varie ragioni. Non sono d'accordo con le sue idee ma cerco di capirle e riconosco in Ferrara un ottimo pensatore.
Alla manifestazione, intitolata eloquentemente Tutti in Mutande dinfendeva i peccati veniali del premier contro il falso virtuosismo dei "famigerati" neo-puritani. Ora, il guaio, dico io, è che qui c'è un processo in corso... Il Cavaliere non è più indagato, adesso è imputato, il che è ben diverso e i pm hanno richiesto e ottenuto il rito immediato. Lasciando quindi da parte i peccati veniali del premier e i suoi affari di cuore, che non mi interessano alcun che, è palese che in questo intricato momento italiano l'opinione pubblica si divide in due grandi frazioni principali, chi crede che la magistratura di milano o le cosidette "Toghe Rosse" stiano attuando un processo farsa per far cadere politicamente il Cavaliere e chi crede più semplicemente che il premiere è innocente fino a prova contraria ma che per dimostrarlo c'è solo l'aula di tribunale e che per farlo senza fare un torto all'italia debba fare il celebre passo indietro. Io non credo che la magistratura sia una massoneria deviata e credo invece che il Cav stia pericolosamente aizzando il clima fra le varie isituzioni,però che proprio il Silvio faccia un passo indietro mi pare paradossale; per tutte le raccolte firme del mondo, sappiamo benissimo che l'unico mezzo per battere il Cav sono le urna, quindi vien da se che l'iniziativa del pd è politicamente uguale a 0 e Sappiamo bene che per lui vuol dire gattarsi a capofitto sopra un burrone e, dal canto suo, non sarà certo lui a gettarsici.
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