Serbia tenta di mediare tra Slovenia e Croazia

Il Presidente della Repubblica di Serbia Boris Tadic si è detto pronto ad intervenire nel caso in cui le trattative tra Slovenia e Croazia riguardo al confine dovessero fallire.

Ecco una nuova crisi balcanica che però questa volta vede la Serbia come paciere.

Il conflitto questa volta è tra Slovenia e Croazia, la prima già membro dell’UE, la seconda candidato per l’adesione, e riguarda il confine marittimo tra le due repubbliche nonché alcune zone di frontiera che la Slovenia considera sue di diritto ma alle quali la Croazia non sembra voler rinunciare (atteggiamento che somiglia molto a quello della Serbia nei confronti della Provincia del Kosovo).

L’Unione Europea ancora una volta non sa cosa fare con questa ennesima crisi e perciò ha chiamato in causa la Serbia, il vicino di casa dei due stati nonché repubblica più grande della precedente federazione jugoslava.

La Serbia ha risposto immediatamente all’appello e si è dichiarata disposta a mediare tra le due repubbliche principalmente per due ragioni: la prima è che così facendo riconfermerà in un modo o nell’altro la sua presenza nella regione e la seconda è che un’eventuale collasso delle trattative potrebbe riattivare il veto sloveno all’ingresso della Croazia nell’UE e questo avrebbe pesantissime conseguenze sulla Serbia, prossima in lista d’attesa dopo la Croazia, che ha investito tutte le sue energie e speranze proprio nel suo ingresso nell’UE, ricordiamolo, previsto per il 2015.