Se i finiani non uscissero dalla maggioranza...
Alla prospettive di governo tecnico ed elezioni anticipate bisogna aggiungerne una terza: maggioranza coabitativa. Cosa cambierebbe nel caso in cui i finiani
continuassero a dare fiducia al Governo? Come cambierebbe il rapporto con l’elettorato?
Probabilmente sono domande fantapolitiche, ma gli esempi storici, su tutti le
coabitazioni francesi, non mancano.
Esiste quindi la terza via: rimandare il conflitto interno il più possibile, limitandosi a lavorare sulle questioni già discusse e decise. Ciò significherebbe uno stop, almeno temporaneo, alle leggi ad personam più eclatanti del Presidente Berlusconi (il chiaro riferimento è alla futura riproposizione in salsa costituzionale del fu Lodo Alfano). Uno situazione simile potrebbe prolungare ulteriormente la vita di un governo dato per già morto: la coabitazione di due anime differenti è possibile, anzi è già in atto, basti cercare quando e dove Fini ha detto: “Esco dalla maggioranza di Governo”, per rendersi conto che tali parole non sono state mai pronunciate. Fini non può correre da solo alle elezioni e sa bene che allearsi con il centro cattolico sarebbe un investimento a perdere.
L’impressione generale è che nessuno sappia realmente quale sia la prossima mossa da fare. Siamo alla fase dello studio reciproco, osservando tutte le possibilità di scacco, evitando di subire il matto prima del prossimo attacco di cavalleria. Gli italiani, come d’abitudine, resteranno a guardare come se si trattasse di uno show televisivo, proprio quando i due contendenti alla corona hanno più che mai bisogno del sostegno del popolo. Tuttavia scendere in piazza costa fatica, meglio attendere i risultati dei prossimi sondaggi.
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