• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Saviano: ennesima bufera in Rai

Saviano: ennesima bufera in Rai

Saviano: ennesima bufera in Rai

Anche questa volta i vertici della Tv di Stato sono al limite della sopportazione su tre questioni importanti per il prossimo anno. Il palinsesto 2010-2011 si doveva aprire con uno speciale di quattro puntate condotto da Roberto Saviano e Fabio Fazio su RaiTre, “Vieni via con me“, di cui si sanno già gli argomenti trattati di due puntate su quattro: una su Piergiorgio Welby – il malato di distrofia muscolare morto nel 2006 dopo una lotta durata anni con le istituzioni -, e l’altra sulla ‘ndrangheta. Le altre due, da voci confermate da Saviano ma non ancora ufficializzate, parlano dell’operato del governo in Abruzzo nel dopo terremoto, e la brutta vicenda dei rifiuti in Campania. Sono queste ultime due puntate che hanno fatto inalberare il direttore generale Mauro Masi e la maggioranza del cda Rai, e si vocifera che vorrebbero puntare solo sulle prime due ed eliminare le altre.
La risposta di Saviano è stata laconica: “Se ci tolgono due puntate non vanno in onda neanche le altre. Il programma non si fa”. Anche perché la raccolta pubblicitaria durante gli speciali di Saviano a “Che tempo che fa” è andata benissimo, e questa sui nuovi speciali va oltre ogni rosea aspettativa, per cui se dovessero veramente tagliare le quattro serate – o solo due, come dicono i vertici Rai – le ricadute economiche per la tv pubblica sarebbero notevoli. Masi dice che ancora il cda deve discuterne, ma si prospetta la possibilità di sdoppiare la serie in due anni – due quest’anno e due l’anno prossimo – anche se l’autore di Gomorra gradirebbe partire a fine ottobre con quattro puntate di fila.

La seconda gatta da pelare per la Rai è il programma di Serena DandiniParla con me“. E’ noto come Berlusconi abbia avuto da ridire sulla conduzione della presentatrice, e non è solo il premier ad essere infastidito per le scelte del programma: proprio due giorni fa il vice ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani dichiarava che la Dandini sarebbe scoraggiante, e pare che da Viale Mazzini stiano tagliando una puntata delle quattro settimanali per far spazio alle celebrazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, le quali, quest’ultime, verranno fatte delle serate ad hoc su RaiDue e RaiTre. Quindi per la Dandini si prospetta un altro anno di sofferenza come gli scorsi, solo che stavolta il punto non è combattere per andare in onda, semmai lottare per una puntata in meno o una in più. Da come si son messe le cose, io mi accontenterei…

L’altra bega per Masi si chiama Paolo Ruffini. L’ex direttore del terzo canale ha appena vinto la battaglia legale che lo proietta nuovamente tra le braccia di mamma Rai, ma Masi non è affatto d’accordo: “Sono pronto a dimettermi se verrà deciso il reintegro del mio amico Ruffini. E fino a quel momento difendo l’autonomia della rete”. Masi si dice difensore dell’autonomia della tv pubblica ed avrebbe ragione se lo facesse seriamente, ma la sentenza del giudice è esecutiva dunque irrevocabile.

Ciò significa che si deve trovare un posto a Ruffini. Antonio Di Bella, attuale direttore di RaiTre, si è detto pronto a mettersi da parte se gli trovano una degna sistemazione alternativa; stessa cosa per Corradino Mineo se il suo posto di direttore di RaiNews – oggi in sciopero per protestare contro le parole del ministro Romani e il reintegro di Rainews24 come all news – viene dato a Ruffini. La scelta auspicata dal cda è quella di metterlo a capo di RaiCinema, ma Ruffini ha già dichiarato che vuole tornare a RaiTre, dunque il problema è complicato.

Questo ambaradan porterà ad un altro intricatissimo casotto per i vertici Rai, e come al solito la politica ci metterà lo zampino come fa sempre. Non c’è altra alternativa.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares