Saviano: ennesima bufera in Rai
La seconda gatta da pelare per la Rai è il programma di Serena Dandini “Parla con me“. E’ noto come Berlusconi abbia avuto da ridire sulla conduzione della presentatrice, e non è solo il premier ad essere infastidito per le scelte del programma: proprio due giorni fa il vice ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani dichiarava che la Dandini sarebbe scoraggiante, e pare che da Viale Mazzini stiano tagliando una puntata delle quattro settimanali per far spazio alle celebrazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, le quali, quest’ultime, verranno fatte delle serate ad hoc su RaiDue e RaiTre. Quindi per la Dandini si prospetta un altro anno di sofferenza come gli scorsi, solo che stavolta il punto non è combattere per andare in onda, semmai lottare per una puntata in meno o una in più. Da come si son messe le cose, io mi accontenterei…
L’altra bega per Masi si chiama Paolo Ruffini. L’ex direttore del terzo canale ha appena vinto la battaglia legale che lo proietta nuovamente tra le braccia di mamma Rai, ma Masi non è affatto d’accordo: “Sono pronto a dimettermi se verrà deciso il reintegro del mio amico Ruffini. E fino a quel momento difendo l’autonomia della rete”. Masi si dice difensore dell’autonomia della tv pubblica ed avrebbe ragione se lo facesse seriamente, ma la sentenza del giudice è esecutiva dunque irrevocabile.
Ciò significa che si deve trovare un posto a Ruffini. Antonio Di Bella, attuale direttore di RaiTre, si è detto pronto a mettersi da parte se gli trovano una degna sistemazione alternativa; stessa cosa per Corradino Mineo se il suo posto di direttore di RaiNews – oggi in sciopero per protestare contro le parole del ministro Romani e il reintegro di Rainews24 come all news – viene dato a Ruffini. La scelta auspicata dal cda è quella di metterlo a capo di RaiCinema, ma Ruffini ha già dichiarato che vuole tornare a RaiTre, dunque il problema è complicato.
Questo ambaradan porterà ad un altro intricatissimo casotto per i vertici Rai, e come al solito la politica ci metterà lo zampino come fa sempre. Non c’è altra alternativa.
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