Regionali 2010. Bossi vuole il Pirellone, Formigoni non molla

Fermento politico nella Regione Lombardia dove i dissapori e le divergenze tra la Lega e il Popolo della Libertà sono in ascesa.

Divisi su tutto, Bossi non crede assolutamente all’integrazione con i musulmani e si schiera contro la costruzione di moschee a Milano; il Premier, Lombardo, Formigoni, Ciellino, anima cattolica del Pdl sostengono con fermezza e autorevolezza che i musulmani debbano avere il proprio spazio di preghiera. 

Dopo quindici anni di strapotere formigoniano, Bossi vuole "costi quel che costi", per uno dei suoi colonnelli, l’ambitissima poltrona del Pirellone e prepara Castelli ad entrare da Papa nel conclave. Chi certamente non ne uscirà Cardinale è l’attuale Ministro dell’agricoltura, Luca Zaia, candidato per la Regione Veneto nonostante le sue continue smentite. 

Formigoni dal canto suo ritiene la partita chiusa, forte di un accordo con Silvio Berlusconi che sicuramente lo porterà alla sua quarta rielezione. Dunque un Formigoni marcatore sulle mire espansionistiche della Lega Nord nel Nord.