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 Home page > Attualità > Cronaca > Reggio Emilia: Staffetta di lettura con brani di Gomorra

Reggio Emilia: Staffetta di lettura con brani di Gomorra

Come preannunciato,ho partecipato sabato pomeriggio, raccogliendo l’appello della Associazione Reggio Fahrenheit, alla lettura di alcuni brani di Gomorra di Saviano in piazza Casotti a Reggio Emilia.
Ero il 43^ lettore su oltre 70 partecipanti.Un’esperienza estremamente positiva e coinvolgente, di genuina riscoperta democratica.

L’iniziativa, a cui ha assistito e partecipato un folto pubblico, è durata oltre tre ore, sforando ampiamente i tempi previsti , proprio per la massiccia partecipazione-testimonianza di tanti cittadini che hanno voluto manifestare così la loro solidarietà a tutte le persone colpite o minacciate dalle mafie e la loro avversione verso ogni tipo di organizzazione malavitosa.

Due considerazioni a margine:

Lo scrittore Roberto Saviano, come un giovane partigiano/brigante, non ci ha pensato due volte ad usare la forza delle sue parole per raccontare gli orrori camorristici, per questo rischia ora la vita.

A lui tutta la nostra riconoscenza e solidarietà.

La libertà di pensiero e di informazione è sancita dalla nostra Costituzione.
Questa Costituzione che ora i "poteri forti" vorrebbero cambiare o cancellare è nata per il coraggio dei tanti che si sono ribellati all’ingiustizia e all’illegalità.


La sua forza è nella difesa dei più deboli per una società solidale, idee raggiungibili attraverso legalità e giustizia sociale.

Il conto perciò torna! Le mafie non vogliono nè l’una nè l’altra!!

Tutte le dittature sanno che ogni individuo, se sottratto all’oblio, è capace di riprendersi la propria libertà di pensiero, per questo combattono contro ogni forma di conoscenza.

Saviano con il suo libro non solo denuncia le mafie ma ci sottrae dall’oblio.
Ci ricorda che il silenzio può distruggere il nostro futuro democratico.

A noi ora il compito di "sfruttare" la pista aperta da Saviano per diffondere la verità sulla radice storica proibita delle "mafie", che da 150 anni opprimono la nostra Patria . Portare sempre più a conoscenza a chi e a cosa sono "servite" ed evidentemante ancora "servono" le mafie, sottrarre appunto dall’oblio in un percorso storico educativo che risvegli la coscienza di popolo per capire come e chi ci ha fatto piombare in un’oscurità che sembra senza fine.

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