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Referendum per l’acqua pubblica in forse. Come ti blocco il cittadino

SPECIALE: Leggi la guida al voto di AgoraVox

Nessun dubbio ormai sul fatto di trovarci di fronte ad un regime camuffato. Il governo ha fatto i suoi conti e, temendo l'effetto Fukushima, ha per prima cosa messo fuori gioco il quesito referendario sul Nucleare con un provvedimento votato al Senato, ed ora parte deciso all'attacco di quello sull'acqua! In ballo ci sono interessi miliardari, appetiti dalle multinazionali del settore. Chissenefrega di cosa pensa il Cittadino! Salute, ambiente, diritti? Il Caterpillar Berlusconiano cerca di demolire pezzo per pezzo le ragioni del referendum su Acqua e Nucleare richiesto da un milione e quattrocentomila cittadini Italiani. Troppo grave per non essere sottolineato, troppo importante l'argomento... Ma ancora più grave risulta l'attacco senza precedenti al diritto dei Cittadini di esprimersi in merito a tematiche di assoluta rilevanza. Ciò che sta accadendo è ancora più grave in quanto si cerca di togliere alla Popolazione ogni tipo di strumento che sia in grado di contrastare quelli che risultano essere gli obbiettivi di un governo che pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi.
 

Se qualcuno poteva avere dei dubbi adesso credo si possa ricredere. Il regime “morbido” torna a colpire andando all’assalto dei quesiti Referendari previsti per il prossimo giugno. “Cifre e i numeri ci sono contro? Nessun problema, aggiriamo l’ostacolo.” Ed ecco che la macchina Berlusconiana, della quale si può dir tutto ma non che manchi di tempismo, accelera sulla “rivisitazione” prima del Nucleare e poi, come da notizie dell’ultim’ora, sulla privatizzazione dell’acqua. Stiamo parlando di un argomento che dovrebbe restare fuori da logiche politiche ed invece si cerca di speculare anche su questo! Il bene comune, la salute, il futuro dei Cittadini sembra non essere una priorità rispetto all’interesse economico. Viene calpestato tutto, demolito pezzo per pezzo; ogni volta che il Cittadino viene sensibilizzato e coinvolto, come nel caso del nucleare e del prezioso bene comune rappresentato ovviamente dall’acqua, (che rischia di passare sotto l’interessata gestione del “privato”) tanto da far sentire la propria voce attraverso la richiesta di una consultazione Popolare, accolta in virtù di un milione e quattrocentomila firme, il carrozzone degli affabulatori riesce a cambiare il palinsesto della rappresentazione. E’ improprio a questo punto parlare di regime? Ormai non serve neppure richiamarsi alla dignità che latita sfacciatamente da anni; siamo assuefatti da questi modi di gestire la vita della Gente e non riusciamo a meravigliarci più di tanto. Altro che illazioni o allarmismo!

Il Destino ha reso evidente il pericolo di un percorso che minerebbe le sorti della stessa Umanità e l’opinione pubblica ne ha preso coscienza, forzatamente ma l’ha fatto. In sostanza il Governo, temendo l’effetto Fukushima, ha varato un emendamento con il quale si “congela” l’argomento “Nucleare” togliendolo di fatto dai quesiti referendari. Si può allora pensare ad una vittoria ambientalista in quanto riconosciuta la pericolosità e la non percorribilità della via al Nucleare? Assolutamente no, anzi, come spiega il giurista Stefano Rodotà, “..le parti dell’emendamento che prevedono l’abrogazione delle norme oggetto del quesito referendario, sono incastonate tra due commi con i quali il governo si riserva di tornare sulla questione, una volta acquisite “nuove evidenze scientifiche mediante il supporto dell’agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea”. E lo farà entro dodici mesi adottando una “Strategia energetica nazionale”, per la quale furbescamente non si nomina, ma neppure si esclude, il ricorso al nucleare”. 

Bene, come se questo non bastasse ecco spuntare il secondo ariete governativo che ber bocca del ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, “suggerisce” di fare un approfondimento legislativo anche sul tema dell’acqua. L’evidenza di prendere nel sonno la Popolazione è più che palese; nessuno si affanna a dire cosa si cela dietro tutto questo, tanto meno si accenna al fatto che quando si parla di “Acqua e Nucleare” è come parlare di un valore di oltre 100 miliardi di euro che oscillano verso una direzione precisa… Ad attenderli ci sono le Multinazionali dell’energia e dell’acqua. Si può tacere su questo? Possiamo sorvolare sul fatto che tutto questo equivale a scippare il già misero portfolio del Cittadino? La risposta è ovviamente no!

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.146) 23 aprile 2011 01:32

    Scippo Refendario e Assassinio della Democrazia

    Frediani fa bene a denunciare i grossi interessi che, con le consuete maxitangenti, ruotano intorno al nucleare e all’acqua; Rodota’ fa benissimo ad evidenziare come il governo si prepari la strada per poi legiferare in spregio alle volonta’ referendarie, ma il punto su cui –secondo me- si deve battere, e’ la totale distorsione del concetto di democrazia, in nome della quale si uccide proprio l’autentica democrazia.

    Berlusconi e i suoi complici utilizzano i loro ampissimi spazi nei media per ribadire che chiunque ostacoli la maggioranza e’ antidemocratico.

     Il mantra, sistematicamente ripetuto, suona cosi’:

    “Chi ha perso le elezioni deve tacere e imparare da chi sa vincerle, chi ha vinto le elezioni puo’ fare tutto quel che cazzo vuole, perche’ il popolo lo ha eletto proprio perche’ cosi’ faccia. Se poi il popolo e’ convinto che la maggioranza governi male o faccia il contrario di quanto e’ stato promesso, il popolo deve rispettosamente aspettare che termini il mandato per poi eleggere qualcun altro. Se poi questo qualcun altro fara’ ancor di peggio, il popolo deve tacere, perche’ e’ colpa sua che li ha eletti”.

     E’ quindi il caso di svegliarsi ed affermare chiaro e forte che il mantra e’ una menzogna ripetuta, perche’ la democrazia e’ tutt’altro: Giorgio Gaber cantava che la democrazia e’ partecipazione, e cosi’ cantando toccava proprio il punto principale.

     Le folle che sempre hanno applaudito i dittatori recitano una farsa della partecipazione, perche’ quelle folle non sono soggetti informati che hanno attivamente contribuito alle scelte del dittatore: semplicemente le subiscono, e applaudono il dittatore quando e’ cosi’ generoso da informarli sul loro futuro.

     Le scelte di governo sono spesso scelte complesse, che dovrebbero essere le migliori scelte disponibili a quel momento: E’ proprio su questi punti che si misura la partecipazione dei cittadini nell’indirizzare e controllare i loro rappresentanti.

     L’espressione della volonta’ dell’elettorato attraverso i referendum sarebbe una delle forme piu’ alte e piu’ efficaci di democrazia. Purtroppo in Italia i referendum sono condizionati da una legislazione  illogica che ne diminuisce l’efficacia, o -forse meglio- da una legislazione cosi’ ben architettata da renderli poco efficaci: possono essere soltanto abrogativi, il che rende difficile all’elettorato esprimere chiaramente il proprio parere e ottenerne la realizzazione, inoltre sono condizionati da un quorum illogico che permette ai conservatori di far vincere il  “no ad ogni cambiamento”, attribuendosi illegittimamente tutte le astensioni, come se fossero voti favorevoli al “ no “.

     Malgrado tutti questi limiti e difetti, i referendum, le poche volte che “hanno sfondato”, sono stati tappe fondamentali della nostra storia: il divorzio, l’aborto, e -per l’appunto- il nucleare.

     Oggi accade che la maggioranza si permetta di sfuggire alla verifica referendaria , rubando i referendum e uccidendo cosi’ la democrazia, per di piu’ preparandosi, dopo aver evitato la sconfitta, a fare esattamente il contrario di cio’ che vogliono gli elettori. E la maggioranza lo sa bene cosa vuole l’elettorato: lo ha appreso e misurato con i sondaggi, ed e’ proprio per i risultati di quei sondaggi che oggi la maggioranza fugge dalla prova elettorale: perche’ sa che non sarebbe piu’ maggioranza.

     E siccome quei politici –forse tutti i politici- sono dei professionisti della truffa, usano il loro potere sull’informazione per convincere gli italiani che va bene cosi’, che non c’e’ ne’ scippo ne’ assassinio, anzi che quella porcata sarebbe la vera democrazia, perche’ sarebbe una porcata fatta da gente eletta, come se gli elettori li avessero eletti esattamente con il mandato di farli fessi…

     Saremo capaci di far risuonare chiara e forte la nostra voce a fronte di queste rapine di referendum e di democrazia?

     Saremo capaci di affermare in maniera chiara e inequivocabile che chi si presta a tali porcate ha perso ogni legittimita’ a governarci?

     Altri popoli, finora governati da dittatori supportati dall’islamismo, ne sono stati capaci.

     E noi? Noi che saremmo la democrazia nata dalla resistenza al fascismo abbiamo gia’ dato tutto il possibile sessantacinque anni fa?

    Se non sapremo reagire, vorra’ dire che perdiamo una democrazia in cui noi non crediamo piu’.

     

    Geri Steve

    • Di Franco Frediani (---.---.---.197) 23 aprile 2011 15:34
      Franco Frediani

      Devo sinceramente ringraziarTi Steve, non solo per il fatto di condividere ciò che hai puntualizzato, ma perchè hai completato il mio articolo rendendo piu ampio e chiaro il significato che si trova dietro a queste tappe fondamentali, alle quali, se vogliamo davvero invertire una piramide assurda, dovremo saper partedipare e rispondere come Cittadini. 
      La partecipazione! Aggiungerei a quanto da Te scritto, anche se è implicitamente "detto" nel tuo commento, che sarà questo l’elemento decisivo per le sorti della Nostra democrazia. Se la politica attraverso i partiti e i movimenti dovrà spendersi al meglio, l’altra componente di cui non potremo mai fare a meno ed anzi, dovremo fare sempre di piu per coinvolgerla, sarà indubbiamente costituita dalla Gente, dalle Persone, dai Cittadini! ...Che ciascuno impari a prendersi le proprie responsabilità però! Inutile celarsi dietro le mancanze della politica (che non possiamo davvero negare) senza però spendersi almeno in maniera sufficiente per dire "ci sono"! Il Cittadino deve dare il suo apporto e pretendere che Gli sia fatto posto in questi percorsi. Si può dare sostegno anche attraverso una forte sollecitazione "a fare", attraverso l’incalzare, dicendo "ci sono"... Il riferimento allo scippo della Democrazia da parte delle Forze conservatrici Berlusconiane è AZZECCATISSIMO! Riconquistare il diritto democratico, il diritto alla scelta partecipativa e non passiva, che stanno tentando di rubarci, è quanto di piu urgente ci possa essere, è assolutamente fondamentale e prioritario. Questo non deve presupporre il fatto di aspettare che sia solo la parte politica (con errori o meno) a cambiare qualcosa... Reagiamo! E’ sinceramente la mia piu grande speranza.

      Saluti
      Franco Frediani

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